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Venerdì, 19 Aprile 2024
Rincari

Cosa farà il governo contro l'aumento delle bollette nel 2022

L'aggiornamento delle bollette di luce e gas è previsto a fine dicembre per il primo trimestre dell'anno prossimo: il governo sfrutterà i due miliardi di risorse messe a disposizione dalla manovra contro i rincari energetici con interventi che saranno decisi "nelle prossime settimane"

Con 354 sì, 38 astenuti e nessun contrario la Camera ieri sera ha dato il via libera al decreto legge Bollette, che calmiera il prezzo dell'energia e blocca per tre mesi i rincari dovuti all'aumento dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale. Il provvedimento è stato convertito in legge. Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha annunciato interventi contro il caro bollette nelle prossime settimane

Nella legge di bilancio per la riforma del fisco sono circa 8 miliardi (all'anno nel prossimo triennio) quelli che stanzierà il governo: "E' importante siano usati per sostenere le famiglie e la nostra competitività, e che gli interventi siano coerenti con quello che si farà poi con legge delega" ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, durante l'attesa audizione sulla manovra alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. Il ministro ha aggiunto che il governo sfrutterà i due miliardi di risorse messe a disposizione dalla manovra contro i rincari energetici con interventi che saranno decisi "nelle prossime settimane". Il prossimo aggiornamento delle bollette di luce e gas da parte dell'Arera è previsto a fine dicembre per il primo trimestre 2022.

Cosa farà il governo contro l'aumento delle bollette

"Stiamo affrontando quella che abbiamo già definito una vera e propria 'pandemia energetica' che si ripercuote su famiglie e attività produttive. Limitare gli impatti dei rincari è subito diventata una priorità del MoVimento 5 Stelle - dice Davide Crippa, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, a margine dell`esame del decreto legge bollette - Abbiamo sollecitato il Governo a intervenire con 3,5 miliardi di euro per ridurre gli effetti dall`impennata dei prezzi dell`energia elettrica e del gas. Nella legge di Bilancio abbiamo inserito altri 2 miliardi di euro e siamo pronti a fare ancora di più per proteggere i soggetti economicamente più deboli". "Non servono solo altre risorse da inserire nella Manovra - prosegue - ma anche un`attenzione ai soggetti più esposti al rischio di povertà energetica. Vanno aiutati e protetti i soggetti che spesso per pagare le bollette spendono una percentuale elevata del proprio reddito e che ora affrontano difficoltà ancora maggiori a causa della pandemia. Bisogna evitare che dal 1° gennaio 2023, data della fine della maggior tutela, queste persone siano esposte a un incontrollato aumento dei prezzi". "Insieme a tutto questo si dovrà continuare a investire per aumentare la produzione di energie dalle rinnovabili e potenziare i sistemi di stoccaggio. E` la strada che ci porterà ad affrancarci dalla dipendenza dalle fonti fossili, vera causa dei rincari che ci stanno colpendo. Diciamo quindi basta alla propaganda di chi parla ancora di aumentare la produzione di gas o di inceneritori", conclude Crippa.

"Il problema è che il caro bollette dipende dall`aumento enorme del prezzo del gas. La speranza è che nella seconda metà del prossimo anno il prezzo del gas scenda, è chiaro che siamo nelle mani di un mercato globale e l'Italia è molto debole perché noi purtroppo importiamo quasi tutta l`energia", ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. "Noi abbiamo promesso di combattere il cambiamento climatico, ma a parità di volume di gas consumato ogni anno io cercherei il più possibile di prenderlo dai nostri giacimenti piuttosto che importarlo. Costerebbe meno. L'opzione non è trivellare di più, ma utilizzare al massimo i giacimenti che già ci sono e che casomai sono stati chiusi ma che in un anno si possono riaprire". "Trivellazioni nell'artico? Queste sono operazioni internazionali - spiega Cingolani - partite molto tempo fa che vedono coinvolte aziende italiane. Noi possiamo come paese non sponsorizzare nuove estrazioni, ma c`è un mercato già attivo. Se dovesse ricapitare l'occasione noi possiamo opporci, ma come si fa a fermare un`azienda? Le nostre aziende devono competere sul mercato internazionale".

Bollette, si va verso nuova stangata

Si va verso una nuova stangata sulle bollette energetiche degli italiani. Lo afferma Assoutenti, che esprime preoccupazione per i nuovi rialzi del prezzo spot dell'elettricità in Italia che ha raggiunto i 289 euro/megawattora poco distante dal record storico assoluto di 300 euro/megawattora toccato nel mese di ottobre.
“La corsa del prezzo dell’elettricità e le tensioni sui mercati internazionali dell’energia fanno presagire brutte notizie per i consumatori italiani – spiega il presidente Furio Truzzi – Si va verso nuovi rialzi delle tariffe di luce e gas a partire dal prossimo 1 gennaio, rincari che andranno ad aggiungersi ai maxi-aumenti scattati lo scorso ottobre e che peseranno come un macigno sulle tasche delle famiglie”. “Le misure e i fondi stanziati dal Governo per contrastare il caro-energia non appaiono sufficienti, e nuovi rialzi delle tariffe luce e gas renderebbero insostenibile nel 2022 la spesa per l’energia per milioni di famiglie, con effetti depressivi sui consumi – prosegue Truzzi – Per tale motivo chiediamo al Premier Draghi di intervenire prima che sia troppo tardi, adottando misure per contrastare le speculazioni sui mercati dell’energia, ridurre la tassazione che vige sulle bollette e impedire una nuova stangata a danna degli italiani”.

Cosa ha già fatto il governo contro il caro bollette

Senza nuovi correttivi da parte del governo, nuovi rincari sarebbero certi nel primo quadrimestre 2022. Il richiamo dell’Arera è arrivato con l’audizione nei giorni scorsi del suo presidente, Stefano Besseghini, davanti alla X Commissione Attività produttive della Camera ed è stato messo nero su bianco nella memoria consegnata a valle ai parlamentari. Ma cosa dice l’Arera? Ai deputati, Besseghini ha innanzitutto ricordato le due manovre messe in campo dall’esecutivo per attutire l’impennata che si è registrata prima a fine luglio e poi a monte dell’ultimo aggiornamento trimestrale.

Con il Dl 73 del 2021 (convertito con la legge 106/21), governo e Parlamento hanno stanziato 1,2 miliardi di euro per finanziare la riduzione della componente Asos (la voce che in bolletta è destinata soprattutto a finanziare lo sviluppo delle rinnovabili) per il terzo trimestre 2021. Poi Arera ha affiancato altre misure intervenendo anche sugli oneri rimanenti (componente Arim). Con il risultato che l’aumento delle bollette elettriche è stato ridotto al +9,9% (sarebbe stato di oltre il 20 per cento).

A fine settembre, altra manovra in considerazione delle nuove tensioni sui prezzi. L'esectuvio in collaborazione con l'Autorità, ha concepito un nuovo intervento per complessivi 3,5 miliardi di euro che hanno consentito di frenare l’effetto degli aumenti di luce e gas per 29 milioni di famiglie e oltre 6 milioni di utenze elettriche "non domestiche" e di neutralizzare l’impatto dei rincari per i titolari dei bonus sociali. Servirà molto altro.

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