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Giovedì, 28 Marzo 2024
Rincari reali

Per chi aumentano le bollette

Stangata sulle bollette scongiurata? Non proprio, o almeno non per tutti. Gli aumenti saranno praticamente azzerati per le oltre 3 milioni di persone. Per altri azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Assoutenti: "Siamo totalmente delusi"

Stangata sulle bollette scongiurata? Non proprio, o almeno non per tutti. È assolutamente fondamentale "una prospettiva di lungo periodo per ragionare su interventi che strutturalmente lavorino sul costo dell'energia e una leva importante, che abbiamo più volte evidenziato, è quella di trasferire progressivamente gli oneri generali di sistema sulla fiscalità generale". Lo afferma il presidente dell'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente (Arera), Stefano Besseghini, in un colloquio con Il Sole 24 Ore.

Commentando il decreto sulle bollette varato ieri dal governo afferma: "È un intervento importante e siamo soddisfatti di aver dato una mano nello sviluppare degli strumenti destinati a contenere l'impatto di questi aumenti per famiglie e microimprese".

Besseghini auspica poi che vengano dedicate alla riduzione degli onri di sistema quote del ricavato delle aste CO2: "Ne ho parlato la prima volta, nel 2018, durante un'audizione alle Camere. Allora, però valevano 300 milioni, sembrava quasi una provocazione. Oggi i proventi ammontano a circa 2,4 miliardi e bisognerà decidere qual è l'extragettito rispetto al quale avviare questo tipo di valutazione".

Decreto bollette: chi evita la stangata

Il decreto contro il rincaro delle bollette c’è, ma la stangata sarà evitata solo in parte. Di fatto gli aumenti saranno praticamente azzerati per le oltre 3 milioni di persone che beneficiano del bonus energia: nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui; nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli); percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute, utilizzatori di apparecchiature elettromedicali.

Per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese (con utenze in bassa tensione fino a 16,5kW) e per circa 29 milioni di clienti domestici, sono invece azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema, per il quarto trimestre 2021. 

Capitolo gas: per circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del bonus sociale gas sono tendenzialmente azzerati gli effetti del previsto aumento della bolletta. Per tutti gli altri utenti l'Iva oggi prevista al 10 e al 22% a seconda del consumo, è portata al 5% e gli oneri di sistema sono azzerati. Per il provvedimento anti-stangata sono stati stanziati oltre tre miliardi, di cui due miliardi per 'tagliare' gli oneri di sistema, evitando il rincaro delle bollette di luce e gas, 480 milioni per sterilizzare l'Iva al 5% sui consumi di gas metano e altri 450 milioni per rafforzare il bonus sociale (finora l'Iva è stata al 10%).

Il taglio degli oneri sulle bollette è stato parzialmente compensato con l'utilizzo di una quota di 700 milioni di euro provenienti dalle aste delle quote di emissione di CO2, mentre altri 500 milioni arriveranno dal trasferimento alla cassa per i servizi energetici e ambientali. Il bonus sociale, come spiegavamo sopra, è rivolto "ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute" e servirà ad azzerare gli effetti dei rincari.

Aumento bollette: perché l'Italia rischia più di altri

Il governo interviene così per la seconda volta in pochi mesi per contenere i nuovi aumenti dell'elettricità e del gas. L'effetto della salita dei prezzi del gas si era fatto sentire già nei mesi corsi quando l'esecutivo era intervenuto con 1,2 miliardi. 

Questa volta l'importo è più alto perchè più alti sono gli aumenti attesi, tra il 30 e il 40%. Gli incrementi hanno colpito indistintamente tutti i paesi per un serie di ragioni contingenti e strutturali, le prime legate alla ripresa le secondo al cambiamento tecnologico in atto con la decarbonizzazione che stanno portando a una richiesta maggiore di gas, soprattutto nei paesi dell'est asiatico. Ma l'Italia è tra quelli più subisce l'impatto per il suo mix produttivo: dipende per circa il 73% dalle importanzioni di energia e il gas è la prima fonte con una copertura pari al 40% del fabbisogno mentre il petrolio è al 33%.

L'aumento delle bollette 

"Ci sarà un incremento che purtroppo al momento è inevitabile ma nel frattempo entro la fine dell'anno lavoreremo per una modifica più strutturale per il futuro perchè è chiaro che questi aumenti sono aumenti globali e continueranno a pesare sulle bollette". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervenuto a Piazza Pulita. "Si dovrà innanzituttutto ristrutturare la bolletta per come è strutturata e sono importanti gli interventi di efficentamento energetico", ha detto Cingolani,

"E poi bisogna fare una riflessione su cosa fare del gas come mezzo di transizione, da un lato produce anidride carbonica ma meno del carbone e dall'altro bisogna dare continuità alle rinnovabili che nel frattempo devono fare una corsa pazzesca", ha aggiunto il ministro.

"Siamo totalmente delusi dalle misure varate dal Governo per limitare i rincari delle bollette di luce e gas, e le famiglie si aspettavano sicuramente di più da questo esecutivo" dicono da Assoutenti, che boccia il pacchetto di misure approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

"Ridurre Iva e oneri di sistema a tempo determinato non significa risolvere il problema delle tariffe dell'energia e i maxi-rincari delle bollette di luce e gas sono solo rimandati, non certo sventati - afferma il presidente Furio Truzzi - Il Governo doveva e poteva fare di più, anche in considerazione dell'andamento dei prezzi delle materie prime che produrrà nel 2022 nuovi rialzi sul fronte delle tariffe energetiche".

"Di fronte alle deludenti misure adottate dall'esecutivo e contro i rincari che rischiano di abbattersi sugli italiani, Assoutenti vuole - assieme a tutte le altre associazioni dei consumatori - organizzare una giornata nazionale di lotta, un vero e proprio #boicottiamoglispeculatori, e chiede al ministro dell'Economia, Daniele Franco e a quello della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, di ridefinire in modo strutturale e assieme alle associazioni dei consumatori i criteri di calcolo delle tariffe energetiche, introducendo meccanismi di adeguamento più equi e in grado di sterilizzare le speculazioni sui mercati e tutelare le tasche degli utenti e consumatori italiani", conclude Truzzi.

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