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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

"Non ci sarà nessun aumento dell'Iva": la promessa più difficile di Salvini

L'aumento dell'Iva è uno spettro che incombe sulla ripresa: "Le clausole Iva non sono scattate e non scatteranno, stiamo lavorando con tutti i nostri uomini che si occupano di imprese e bilanci" assicura Salvini al Forum di Confcommercio

Una promessa che non sarà semplice mantenere, ma il governo è al lavoro e non da oggi, lo assicurano i diretti interessati. "Le clausole Iva non sono scattate e non scatteranno, stiamo lavorando con tutti i nostri uomini che si occupano di imprese e bilanci. Non scatterà nessun aumento dell'Iva, su questo potete avere la mia parola". Lo ha detto il vice premier Matteo Salvini, al Forum di Confcommercio.

L'aumento dell'Iva è uno spettro che incombe sulla ripresa e "a pagare il conto più pesante sarebbero gli oltre 4,5 milioni gli italiani che vivono in condizioni di assoluta povertà" secondo un report di qualche mese fa di Confcooperative.

Il tema è molto serio, e non se ne parla probabilmente a dovere. Facciamo chiarezza. L'aumento dell'Iva potrebbe scattare a partire dal 1° gennaio del 2020, a meno che il Governo non riesca ad impedire alle clausole di salvaguardia di scattare. Infatti, come previsto dalla legge di Bilancio redatta da Lega e Movimento 5 Stelle, dal 2020 è in programma un aumento dell'Iva al 25,2%, che poi passerà al 26,5% nel 2021. Un'eventualità ancora lontana, ma se tutto ciò divenisse realtà le famiglie italiane in media andrebbero a spendere circa 538 euro in più l'anno.

Aumento Iva, un macigno per le famiglie italiane

Secondo alcune stime del Sole 24Ore l'incremento di spesa sarebbe un macigno soprattutto per i nuclei familiari più numerosi e per le imprese. Le Regioni in cui si pagherebbe di più l'eventuale aumento dell'Iva sarebbero Lombardia e in Trentino Alto Adige, con una aggravio che oscilla tra i 658 e i 654 euro, anche se in termini percentuali il 'conto' più salato sarebbe quello delle famiglie dell'Emilia Romagna, dove l'aumento medio sarebbe di 629 euro. La vera stangata sarà quella per le famiglie con più di 3 figli, con un vero e proprio salasso a 743 euro annui. Ma secondo altre stime l'extraprelievo sfiorerebbe addirittura 900 euro a famiglia in certi casi.

L'eventuale aumento dell'Iva provocherebbe rincari su ogni genere di prodotto. Tra i più colpiti i beni con l'aliquota al 22% come calzature o capi d'abbigliamento, mentre l'effetto sarebbe minore per i beni tassati al 4% come pasta, pane o verdura. L'effetto non risparmierebbe neanche i prodotti con l'aliquota al 10% con un conseguente aumento dei prezzi anche per il pesce e la carne.

Incubo aumento Iva: le famiglie rischiano di pagare 500 euro in più

Clausole di salvaguardia Iva scatterebbero dal 1 gennaio 2020

"Serve un percorso rigoroso per disinnescare il rischio dell’aggravio Iva da 52 miliardi per il prossimo biennio" ha detto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, dal forum di Cernobbio. Per il 2019 l’Ufficio studi dell’organizzazione prevede Pil e consumi in crescita dello 0,3%, mentre per il 2020 il Pil dovrebbe avanzare di mezzo punto. A condizione che non scattino le clausole di salvaguardia Iva, che si tradurrebbero in un extraprelievo da 382 euro a testa o di quasi 900 euro a famiglia (secondo le stime del centro studi di Confcommercio). 

Le dichiarazioni del vicepremier Salvini, ancor più rilevanti perché fatte proprio davanti ai rappresentanti  della confederazione generale italiana delle imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo, gettano acqua sul fuoco dei timori e delle polemiche.

Aumento Iva, incubo soltanto rimandato? Cosa succede con le nuove clausole di salvaguardia

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Zingaretti: "Da Salvini solo propaganda,  conti pubblici sono fuori controllo"

"Come abbiamo visto in questi mesi gli impegni presi da Salvini servono solo ad alimentare la sua propaganda, come è accaduto anche sul tavolo per il prezzo del latte dei pastori sardi, che nonostante le promesse di Salvini, non è mai arrivato ad 1 euro al litro. Salvini può raccontare quello che vuole ma la realtà è che l'economia sta andando male, i conti pubblici sono fuori controllo e per gli italiani c'è il rischio concreto che stia per abbattersi un salasso di 23 miliardi di euro di aumento dell'Iva, 538 euro a famiglia". Lo scrive in una nota il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.

"Questo c'è scritto nella legge di Bilancio approvata dalla maggioranza gialloverde e questo, molto probabilmente, accadrà in mancanza di soluzioni serie da parte del Governo. In alternativa, arriveranno prelievi forzosi nelle tasche degli italiani e tagli drastici alla spesa sociale, a partire da sanità e pensioni", mette in guardia il leader democratico. "Questa è la verità, al di là della propaganda di Salvini. Prepariamoci e vigiliamo, dunque, perché dopo nove mesi di governo Salvini-Di Maio l'economia è in recessione, il deficit e il debito si stanno impennando e le peggiori previsioni sull'Italia sono destinate ad avverarsi. Salvini e Di Maio - rimarca ancora Zingaretti - devono dirci cosa vogliono fare e come vogliono cambiare una politica economica che ci sta portando alla deriva. Senza una forte opposizione e vigilanza democratica può accadere di tutto".

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