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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Sigarette, l'aumento nel 2019 rischia di essere "doppio"

La legge di bilancio, come sempre, impone più o meno leggeri aumenti di imposte e tasse. Stretta in arrivo anche su giochi e vincite, come già nel decreto Dignità

Non è certo una novità, è così da decenni: la legge di Bilancio, la manovra, quella che un tempo si chiamava "la Finanziaria", avrà conseguenze immediate sulle tasche dei contribuenti italiani. In che senso? La legge di bilancio spesso impone più o meno leggeri aumenti di imposte e tasse. Ad esempio, 370 milioni in più ce li si aspetta da tabacchi e gioco d'azzardo. Ma anche su Irpef e Imu salta lo stop degli scorsi anni: a meno di chiare modifiche in Parlamento, le amministrazione locali potranno portarle fino ai massimi di legge.

Sigarette, l'aumento del prezzo è "doppio"

L'aumento del prezzo delle sigarette, dei tabacchi da "rollare" e dei sigari appare inevitabile. Conti alla mano, per incassare 132,6 milioni in più a partire dal prossimo anno, è preventivabile un aumento di 10 centesimi a pacchetto. Per la gioia dei fumatori (siamo ironici, s'intende), per il 2019 l'aumento delle sigarette sarà doppio. Com'è possibile? Lo spiega oggi il Sole24Ore. All'aumento previsto dalla manovra va infatti sommato anche l'aumento automatico dovuto all’indicizzazione dell’onere fiscale minimo entro il 1° marzo 2019 per le fasce di prezzo medio-alte. Probabile così l'aumento di altri 5 centesimi a pacchetto. 

Ora come ora si ipotizza che l’aumento sulle sigarette possa essere assorbito direttamente dai produttori. Ma tra tutte le possibilità studiate per definire la misura, il Governo ha scelto la forchetta massima di aumento delle accise. Quindi un ulteriore intervento in Parlamento farebbe sì che la stangata si rifletterebbe tutta sui fumatori. Detto in altre parole: il prezzo dei pacchetti aumenterà probabilmente di circa 10 centesimi nel 2019, ma forse anche di più.

Stretta su giochi e vincite

Il governo legastellato ha già dimostrato di voler mettere mano al settore dei giochi, infatti il cosiddetto decreto Dignità ha già aumentato il prelievo su Newslot e Vlt, procurando – secondo quanto riporta Il Sole24 Ore – una vera e propria stangata per il settore che produrrà effetti fino al 2023, ma sembra ormai confermato anche un pesante intervento della legge di Bilancio. La manovra, infatti, prevede un ulteriore incremento del prelievo erariale unico (Preu) sugli apparecchi da intrattenimento tale da garantire tra vecchie e nuove macchinette un maggiore gettito per 239,1 milioni nel 2019. 

L'aumento non avrà conseguenze solo sui concessionari di gioco, ma anche su chi gioca d'azzardo. Per il giocatore infatti ogni giro di vite del Preu porta una, ormai inevitabile, riduzione del payout, ovvero delle vincite. Con i tempi tecnici necessari ad adeguare tutti gli apparecchi questo fenomeno, secondo la stessa amministrazione finanziaria, si potrebbe concretizzare sulle vincite erogate da Newslot e videolotteries a partire dal 1° aprile 2019

Bonus e rincari, tutti i micro-interventi della manovra 

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