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Martedì, 16 Aprile 2024
I nostri stipendi

Buste paga più pesanti (forse già da maggio): arriva il decreto

Il provvedimento sul taglio del cuneo fiscale dovrebbe vedere la luce verso fine mese. Sul tavolo ci sono 3,4 miliardi di euro. L'obiettivo è ridurre la pressione fiscale di 3-4 punti percentuali per i redditi medio-bassi

Sul taglio del cuneo fiscale i tempi sono stretti. Il decreto, assicurano dalla maggioranza, arriverà a breve. "Stiamo lavorando affinché [il taglio] possa valere dal mese di maggio. Quindi è verosimile che possa arrivare entro la fine del mese". A dirlo, ospite su Radio24, è stato il sottosegretario all'Economia Federico Freni. Sul tema vanno registrate anche le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, secondo cui il taglio sarà di 4 punti percentuali per "i lavoratori con reddito medio-basso", mentre per altri contribuenti (resta da capire la soglia di reddito) sarà di 3 punti.

I benefici per i lavoratori dunque dovrebbero scattare già dal prossimo mese. Il provvedimento, atteso per fine aprile, resterà valido fino a dicembre 2023. Nel 2024 per confermarlo bisognerà stanziare altre risorse. Al momento sul tavolo ci sono 3,4 miliardi di euro.  L'esecutivo intende "andare avanti gradualmente, fino a raggiungere 5 punti nell'arco di questa legislatura" ha detto Urso, intervenendo all'assemblea della Cisal. L'ambizione del governo è indubbia. Certo, per il momento con i quasi tre miliardi e mezzo stanziati non si potrà fare molto.

Gli effetti sugli stipendi

Come cambierà dunque la busta paga dei lavoratori? Premettendo che i dettagli del decreto sono ancora sconosciuti, si possono avanzare alcune ipotesi. Secondo i primi calcoli il taglio potrebbe tradursi sulle buste paga dei lavoratori in circa 25-30 euro in più al mese per i redditi sotto i 25mila euro, ovvero una somma che può oscillare da 300 a 360 euro annui. Si tratta ovviamente di una stima sommaria. Per conoscere gli importi per fascia di reddito bisognerà attendere almeno la bozza del provvedimento.

I 3,4 miliardi stanziati si aggiungono agli altri 4,6 miliardi con cui il governo Meloni aveva confermato il taglio di 2 punti ai redditi fino a 35mila euro varato da Draghi, con l'aggiunta di un ulteriore punto percentuale per i redditi fino a 25mila. In sostanza, per molti lavoratori la sforbiciata al cuneo dovrebbe raddoppiare. 

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