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Giovedì, 25 Aprile 2024
Telefonia

Aumento delle tariffe telefoniche, ecco come denunciare e farsi valere

In caso di modifica unilaterale al contratto le compagnie telefoniche non dovrebbero addebitarci alcun costo per il recesso anticipato del contratto. Ma non sempre va così

Come detto e scritto più volte, qui e altrove, in caso di modifiche al piano tariffario da parte della compagnia telefonica, l’utente ha il diritto di recedere anticipatamente dal contratto senza pagare alcuna penale.

Peccato che, come riferisce l’Aduc, sono centinaia le segnalazioni di utenti che si ritrovano addebitati nelle bollette finali i costi di recesso. Spesso, scrive l'associazione dei consumatori, "questi utenti sono costretti ad avviare un lungo contenzioso o, ancor più spesso, a subire il sopruso". Come comportarsi allora in questi casi?

L'Aduc consiglia innanzitutto di denunciare il fatto allo Sportello dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (www.agcm.it), "affinché queste pratiche scorrette e illecite vengano sanzionate".

"Sarà necessario anche contestare tali addebiti, dapprima inviando un reclamo scritto al gestore in cui si intima lo storno di qualsivoglia costo di recesso. Se il gestore non risponde in modo soddisfacente (il che accade spesso), sarà necessario attivare una conciliazione gratuita presso il Corecom della propria Regione, richiedendo anche gli indennizzi per mancata gestione del reclamo: link . Se neanche la conciliazione ha esito positivo, ci si potrà nuovamente rivolgere al Corecom o all'Agcom per ottenere la definizione gratuita della controversia".

Insomma, è importante far valere i propri diritti. Anche alla luce del fatto che le leggi italiane non sono proprio ostili ai gestori telefonici.

"I fornitori dei servizi di telecomunicazioni hanno un privilegio che non è concesso a nessun altro business: possono cambiare le tariffe e le condizioni contrattuali quando vogliono, senza doverne giustificare il motivo. Se infatti per ogni altro operatore economico è necessario un "giustificato motivo" contrattualmente indicato per poter variare unilateralmente il contratto, le compagnie tlc possono farlo a proprio insindacabile giudizio, per gentile concessione del legislatore italiano in sede di recepimento della normativa europea. L'unico limite previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche è il divieto di applicare costi di recesso a coloro che comunicano di non voler accettare le modifiche imposte dal gestore".

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