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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

104 miliardi per la mobilità in Italia. Il piano di Aspi

"Mercury schiera 5 società controllate del Gruppo - spiega Tomasi, ad di Aspi e vice presidente Aiscat - già impegnate nel programma di ammodernamento e manutenzione della rete autostradale previsto nel Piano industriale da 21,5 miliardi di euro"

Sono in arrivo 104 miliardi di euro per trasformare nei prossimi dieci anni il sistema della mobilità in Italia. Lo ha reso noto il ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovanni partecipando in video-collegamento a "Nuovi modelli di mobilità in Europa. La svolta tecnologica e la Vision zero", il convegno organizzato a Madonna di Campiglio da Asecap-Aiscat (le organizzazioni che raccolgono a livello europeo e nazionale le concessionarie autostradali), in collaborazione con l'Autostrada del Brennero e la Polizia di Stato. Giovannini ha specificato che la rivoluzione della mobilità si muoverà su due binari, quello della pianificazione e quello finanziario. Dal Pnrr arriveranno 61 miliardi fino al 2026, ma grazie alla legge di bilancio e ad altri fondi stanziati si arriverà a 104 miliardi in 10 anni.

"Il primo obiettivo - ha detto il ministro - è quello della sicurezza, con interventi su rete stradale, ponti e viadotti". Sarà inoltre varato un vademecum per la progettazione delle strade, simile a quello ferroviario: "I cambiamenti non riguardano solo i finanziamenti e il "cosa", ma anche il "come", ha aggiunto Giovannini. "I concessionari sono chiamati a trasformazioni forti e ad una revisione dei piani economico-finanziari: il covid - ha detto ancora - ha colpito i bilanci di tutti i soggetti del trasporto, dalle autostrade alle aziende". Sul fronte della transizione ecologica dell'automotive, ha poi concluso il ministro, ci sono tante sfide che possono portare ad un periodo di incertezza. "Non possiamo dotare le strade di tutte le possibili alternative di combustili ecologici", ha concluso.

Mercury: il piano di Autostrade da 21,5 miliardi

E' Mercury la risposta di Aspi, Autostrade per l'Italia, alle nuove sfide della mobilità, che vanno ben oltre i confini autostradali. Lo ha detto Roberto Tomasi, ad di Aspi e vice presidente Aiscat, nel corso del convegno. "Mercury schiera 5 società controllate del Gruppo - spiega Tomasi, ad di Aspi (Autostrade per l'Italia) e vice presidente Aiscat - già impegnate nel programma di ammodernamento e manutenzione della rete autostradale previsto nel Piano industriale da 21,5 miliardi di euro". Le cinque società vanno dal settore delle costruzioni alla produzione di energia pulita (con l'ambizioso progetto di installare pannelli fotovoltaici lungo i 3mila chilometri), passando all'installazione di cento stazioni di ricarica elettrica ad alta capacità. Un altro progetto, già in fase sperimentale in Liguria, è quello del pedaggio modulare, ovvero la possibilità di pagare il pedaggio modulato sul tempo di percorrenza nella tratta percorsa dall'utente. Anas nel medio-lungo periodo investirà invece 1 miliardo nelle smart-road, sulle strade "attive" in grado di dialogare con le persone e le centrali operative. Lo ha detto, sempre intervenendo a Campiglio, Edoardo Valente, presidente Anas. Valente ha portato l'esempio dell'Alemagna, della Roma-Fiumicino e soprattutto della Fernetti-porto di Trieste, dov'è già attivo un sistema di sensori che velocizza le operazioni di sdoganamento.

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