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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Italia

Banche, è sempre allarme conti: "Scarsi progressi sui crediti deteriorati"

Dal settore immobiliare e dalle piccole e medie imprese nuovi problemi per le banche italiane: secondo Moody's è stato raggiunto il picco delle sofferenze. Per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca si apre la settimana decisiva

Tempi duri per gli istituti di credito italiani, che nei prossimi mesi potrebbero vedere aumentare le cartolarizzazioni dei crediti in sofferenza: problemi che secondo Moody's continueranno ad essere generati dal settore immobiliare e delle piccole e medie imprese. L'agenzia di rating in un report sull'Italia precisa che l'indice delle sofferenze potrebbero aver toccato il picco e che con l'attuale livello di capitale è improbabile che sia sufficiente ad assorbire le perdite derivanti da una pulizia accelerata delle poste di bilancio".

A chiarire quale sia la situazione delle banche italiane è anche la presidente della vigilanza europea sulle banche presso la Bce, Danièle Nouy in un'ampia intervista a Repubblica: "Sono stati fatti scarsi progressi sul fronte dei crediti deteriorati". 

"In Italia il grande nodo sono le attività precedenti alla centralizzazione della supervisione, soprattutto il rischio di credito e i crediti deteriorati. Vanno affrontate. Dobbiamo essere certi che le banche non investano tutte le loro energie per sopravvivere e che non si focalizzino soltanto su queste attività invece di fare il loro mestiere, che è finanziare l'economia italiana ed europea".

Nel frattempo si gioca nelle prossime quattro settimane il destino di due dei principali cantieri bancari italiani:  Martedì si riuniranno i Cda della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. I board dovranno fare il punto sullo schema del progetto di fusione.

La road map non può prescindere da un aumento di capitale da quasi 2,5 miliardi per mettere in sicurezza i conti deteriorata da crediti inesigibili. Nei piani, la dose massiccia dei 9 miliardi di sofferenze lorde delle due ex popolari verrebbe riversata in una bad bank. Per coprire il deficit di capitale si guarda all'intervento dello Stato e ai 20 miliardi di euro del pacchetto Salva-risparmio di fine dicembre.

Sempre il nodo dei crediti deteriorati riguarda Monte dei Paschi di Siena che dovrà presentare nelle prossime due settimane il nuovo piano industriale. Mps, su cui pesano 27 miliardi di rosso è al lavoro per l'emissione del primo bond con garanzia pubblica da 2 miliardi.

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