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Giovedì, 28 Marzo 2024
ECONOMIA

Banche salvate, pensionato suicida: "Il governo è responsabile"

Per il premier "abbiamo salvato conti correnti e posti di lavoro". Renzi scarica le colpe sull'Europa e apre a una commissione d'inchiesta sul sistema bancario. Ma Bruxelles non ci sta: "Vendevano prodotti inadatti"

ROMA - Si accende la polemica politica dopo il suicidio di un pensionato di Civitavecchia che ha perso tutti i suoi risparmi, 110mila euro in obbligazioni subordinate presso la Banca Etruria (vendute come titoli garantiti e affidabili e non ad alto rischio). E l'Unione Europea è al centro del rimpallo di responsabilità con Bankitalia e il governo italiano per le misure adottate ed entrate in vigore a partire da gennaio sul bail-in (cos'è: la scheda). E' chiaro e secco il giudizio del commissario Ue ai servizi finanziari Jonathan Hill sul caso delle quattro banche salvate dall'Italia:

CariChieti, CariFerrara, Cassa Marche e Banca Etruria hanno venduto prodotti inappropriati a persone che forse non sapevano cosa compravano e questo ha avuto conseguenze molto dure e difficili. Dobbiamo avere cittadini che si sentono sicuri nell'investire, e per questo ci servono sistemi che garantiscano che le persone sanno cosa comprano.

BOTTA E RISPOSTA RENZI-UE - Hill ha difeso il fatto che devono essere rispettate le regole sugli aiuti di Stato previste nell'Unione, ma ha di fatto attribuito le responsabilità del salvataggio al governo italiano: "E' il governo italiano a essere alla guida del processo di salvataggio delle quattro banche italiane ed ha la responsabilità per questo. Il governo ha discusso a lungo con la Commissione, in particolare con la Direzione generale concorrenza che ha ritenuto che le misure prese erano compatibili con la legislazione Ue sui salvataggi bancari". La querelle Bruxelles-Roma sul "salva-banche" si alimenta con le parole di Matteo Renzi, intervenuto nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Non sono abituato a strumentalizzare la vita e la morte di alcune persone - dice il premier - Il governo esprime il proprio dolore e fa le condoglianze alla famiglia dell'uomo che si è tolto la vita dopo aver perso i suoi soldi, ma è al lavoro per trovare soluzioni".

LA DIFESA DEL SALVA-BANCHE - Il presidente del Consiglio ha difeso il decreto salva-banche che ha permesso il salvataggio di quattro istituti, CariChieti, CariFerrara, Cassa Marche e Banca Etruria. E si è detto favorevole all'apertura di una commissione di inchiesta parlamentare su ciò che è avvenuto nel sistema bancario italiano ed europeo negli ultimi quindici anni.

Il governo italiano quando ha visto che quattro banche rischiavano di chiudere e rischiavano di perdere migliaia di posti di lavoro e i soldi dei contribuenti è intervenuto e sono molto lieto delle misure che ha preso perché ha salvato i soldi dei conti correnti e i posti di lavoro. 

Renzi ha continuato: "E' impossibile per le regole europee salvare gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati. Tuttavia stiamo cercando con grande impegno e tenacia di trovare una soluzione che permetta soprattutto agli obbligazionisti di avere una forma di ristoro, vedremo le modalità, vedremo se sarà possibile, ci stiamo lavorando". "Le regole delle banche adesso le decide l'Europa - ha ribadito Renzi - Molti Paesi hanno messo molti soldi per salvare le banche, anche la Germania. L'Italia no. Oggi le regole sono cambiate, anche se volessimo non potremmo fare come hanno fatto altri Paesi in passato. Il sistema italiano è oggettivamente più solido di quello tedesco, ma alcune realtà avevano bisogno di interventi immediati".

NUOVE NORME SUI DEPOSITI BANCARI - Proprio oggi l'Ue ha invitato l'Italia a recepire la nuova direttiva sui depositi. La Commissione europea ha chiesto all'Italia di dare piena attuazione alla direttiva sul sistema di garanzia dei depositi attraverso l'invio di un parere motivato, secondo passo della procedura di infrazione. Se l'Italia non si conformerà alla richiesta entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirla alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Oltra all'Italia, la lettera è stata inviata anche a Belgio, Cipro, Estonia, Grecia, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovenia e Svezia. Secondo gli obiettivi della nuova direttiva, i depositanti "beneficeranno di rimborsi più rapidi e di una rete di sicurezza più solida", e una maggiore uniformità delle prescrizioni in materia di finanziamenti "garantirà che i sistemi di garanzia dei depositi siano prefinanziati e adempiano con maggior efficienza i loro obblighi nei confronti dei depositanti". Per gli Stati membri aderenti all'unione bancaria, l'attuazione della direttiva è un prerequisito per poter utilizzare in futuro il sistema europeo di assicurazione dei depositi proposto dalla Commissione. Il termine per il recepimento di queste norme negli ordinamenti nazionali era il 3 luglio 2015.

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