rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Banche, la promessa della Lega: 500 milioni per i risparmiatori truffati

Il sottosegretario Bitonci annuncia che la somma sarà inserita nella manovra. E rilancia sulla pace fiscale: "Tetto di 1 milione"

Oltre 500 milioni di euro per i rimborsi ai risparmiatori vittime delle crisi bancarie. E' quanto promette il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci, che fa parte del gruppo economico della Lega che sta mettendo a punto le proposte per la manovra. Una manovra che, dice lo stesso Bitonci, potrebbe contenere anche due regimi semplificati per la flat tax e la pace fiscale "con un tetto di 1 milione a contribuente”. Una cifra, quest'ultima, ben più alta di quella prevista finora. Tanto che c'è già chi parla di "maxi-condono".

Il fondo per i risparmiatori

Se flat tax e pace fiscale sono ancora oggetto di trattative interne al governo (ma anche esterne, visto l'incontro nelle prossime ore tra Matteo Salvini e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi), la questione dei rimborsi ai risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie dovrebbe avere strada più agevole. Almeno spera chi è stato truffato. "Prevediamo di mettere una somma superiore al mezzo miliardo", promette Bitonci che aggiunge: “Il fondo per i rimborsi ai risparmiatori sarà almeno quintuplicato cambiando completamente il sistema sia di identificazione del mis-selling (vendita fraudolenta, ndr) che del pagamento che deve essere celere. Il principio - osserva - è quello che è passato con il Milleproroghe e che permetterà alla Consob di liquidare i primi 700 risparmiatori truffati. E' solo l'inizio di una procedura che apra a tutti i risparmiatori truffati”. 

Flat tax e pace fiscale

Se il leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio, in una intervista al quotidiano El Mundo, aveva parlato di “almeno tre aliquote” per la flat tax, a stretto giro di posta la Lega rilancia con l'idea di due regimi semplificati: "La prima aliquota al 15% potrebbe riguardare chi ha ricavi fino a 65mila euro, senza contabilità e Iva" mentre si pensa "a un 5% in più, quindi flat al 20%, fino al tetto da 100mila euro di redditi", sempre Bitonci. Tra le novità possibili anche una mini flat tax con un'aliquota al 5%, per tre-cinque anni, per le start up di giovani under 35, con ricavi fino a 65mila euro.

Ma il vero terreno di scontro tra M5s e Lega sarà sulla cosiddetta pace fiscale: per il sottosegretario leghista la manovra potrebbe essere accompagnata da un decreto fisco collegato con pace fiscale "con un tetto di 1 milione a contribuente" e nuova voluntary disclosure. Una somma ben più alta del tetto di 100mila euro citato da Salvini nelle settimane scorse e che per alcuni, soprattutto negli ambienti vicini al Movimento, costituirebbe una sorta di maxi-condono fiscale.  

Reddito di cittadinanza

Se la Lega, attraverso l'attivismo di Bitonci, rilancia sui media i temi più cari al suo elettorato, Di Maio fa lo stesso promettendo che “il reddito di cittadinanza sarà uno dei pilastri della manovra economica”. Intervistato da El Mundo, il ministro ha spiegato: “Riformeremo i centri per l'impiego e accompagneremo le persone che sono rimaste fuori dal mondo del lavoro in un percorso di formazione e ricerca. Nel corso di questo periodo garantiremo un reddito che dia dignità alle persone e le porti fuori dalla soglia di povertà relativa. Alla terza proposta di lavoro rifiutata viene perso il reddito". Dove prenderà i soldi lo Stato per realizzare questa operazione? "Non bisogna sottovalutare l'Italia, siamo un grande Paese con incredibili potenzialità inespresse”. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Banche, la promessa della Lega: 500 milioni per i risparmiatori truffati

Today è in caricamento