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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Germania

La Bayer acquista Monsanto per 63 miliardi e cancella il marchio

Giovedì 7 giugno sarà la giornata del closing. Il colosso chimico farmaceutico tedesco sopprimerà il marchio: tutti i prodotti diventeranno parte del portafoglio Bayer

Il marchio statunitense Monsanto si prepara a sparire per sempre. La multinazionale di biotecnologie agrarie verrà acquistata dal colosso tedesco Bayer per un prezzo intorno ai 63 miliardi di dollari. Giovedì 7 giugno sarà la giornata decisiva per il closing e la firma ufficiale dell'accordo, che renderà il colosso tedesco unico azionista di Monsanto. 

Addio al marchio Monsanto

Bayer prevede di completare l'acquisizione di Monsanto il 7 giugno, in seguito al ricevimento di tutte le approvazioni richieste dalle autorità di regolamentazione. Bayer rimarrà il nome dell'azienda. Monsanto non sarà più un nome aziendale. La società ha dichiarato che i prodotti acquisiti manterranno i loro marchi e diventeranno parte del portafoglio Bayer.

Secondo l'approvazione condizionata del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, l'integrazione di Monsanto in Bayer può avvenire non appena le cessioni di Basf sono state completate. Questo dovrebbe avvenire tra circa due mesi. Bayer prevede un contributo positivo all'utile base per azione a partire dal 2019. Dal 2021 in poi, il contributo dovrebbe essere una percentuale a due cifre. Aggiustata per le cessioni, Bayer prevede che le sinergie forniranno un contributo annuo di 1,2 miliardi di dollari all'Ebitda a partire dal 2022.

Bayer ha annunciato l'intenzione di acquisire Monsanto a maggio 2016 e ha firmato un accordo per 128 dollari per azione nel settembre 2016. Attualmente corrisponde a un costo totale di circa 63 miliardi di dollari tenendo conto del debito di Monsanto.

Coldiretti: “63% semi e 75% agrofarmaci in mano a 3 multinazionali”

"Con l'acquisizione di Monsanto da parte della Bayer, dopo la fusione tra DuPont e Dow Chemical e l'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina, il 63% del mercato delle sementi e il 75% di quello degli agrofarmaci è concentrato nelle mani di sole tre multinazionali con un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori". E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare la chiusura l'acquisizione di Monsanto da parte della tedesca Bayer decisa: per il 7 giugno per un prezzo di 63 miliardi di dollari.

Il miliardo e mezzo di produttori agricoli mondiali, si legge in una nota, "sono stretti in una tenaglia da pochi grandi gruppi multinazionali che dettano le regole di mercato nella vendita dei mezzi tecnici necessari alla coltivazione e all'allevamento nelle aziende agricole, a partire dalle sementi, ma anche nell'acquisto e nella commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentare".

La perdita di potere contrattuale, continua la Coldiretti, si traduce in difficoltà economiche e occupazionali per gli agricoltori a livello globale, ma l'elevata concentrazione mette a rischio anche la libertà di scelta dei consumatori e gli standard di qualità e sicurezza alimentare, oltre che la stessa sovranità alimentare dei vari Paesi e la biodiversità dei singoli Paesi.

E' evidente la necessità per l'Italia di rafforzare il sistema dei Consorzi Agrari che sono l'unica struttura degli agricoltori italiani in grado di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici.

Oggi i Consorzi agrari, rileva Coldiretti, sono il riferimento di 300mila aziende diffuse capillarmente su quasi tutto il territorio, comprese le aree più difficili, ed hanno esteso la propria operatività, dall'innovazione tecnologica ai contratti di filiera, dalle agroenergie al giardinaggio, dalla fornitura dei mezzi tecnici alla salvaguardia delle sementi a rischio di estinzione e possono vincere la sfida del futuro con nuovi investimenti la sfida dell'agricoltura di precisione e dell'utilizzo dei big data.

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