rotate-mobile
Venerdì, 31 Marzo 2023
Stangata sulle vacanze

Benzina, il prezzo sale ancora: "Lo sconto di 30 centesimi è inutile"

Secondo i dati del Mite, il prezzo medio della verde è salito a 2,073 al litro, mentre quello del gasolio è arrivato a  2,033 euro al litro. Le associazioni dei consumatori denunciano: "Sconto inutile, sarà una batosta per gli italiani"

Nonostanta l'apparente calma nei distributori, il prezzo medio della benzina verde continua a salire, arrivando a 2,073 al litro, con un rialzo di 1,05 centesimi, pari ad un +0,51%). La brutta notizia, l'ennesima ormai sul caro-carburante, arriva dalle rilevazioni del ministero della Transizione ecologica effettuate nella settimana tra il 20 e il 26 giugno. Rispetto alla settimana precedente, sempre secondo i dati del Mite, aumenta anche il gasolio che si attesta a 2,033 euro al litro (+2,7 centesimi pari ad un rialzo dell'1,39%). Benzina e diesel continuano quindi a veleggiare verso il prezzo di 2,1 euro al litro, al netto dello sconto di 30,5 centesimi prorogato dal Governo fino al 2 agosto.

"Lo sconto di 30 centesimi è inutile"

Uno sconto giudicato "inutile" dal segretario generale di FederAgenti, l'associazione degli agenti di commercio sul territorio nazionale, Luca Gaburro: ''La misura deve essere accompagnata da una seria e rigorosa politica di controllo dei prezzi alla pompa di benzina. Che in 5 mesi si sia controllato solo il 6% dei distributori, metà dei quali è risultato non a norma, dà la misura di quanto ancora si possa e si debba fare. Federagenti - prosegue il segretario generale - rappresenta gli agenti di commercio, lavoratori che in media percorrono 50.000 km l'anno". "Proprio a tutela della categoria, è necessario mettere in atto maggiori controlli del prezzo nelle stesse strutture di rifornimento e - conclude Gaburro - come già richiesto più volte alle istituzioni competenti, l'associazione sollecita l'attuazione di misure ad hoc per la categoria di agenti di commercio sul territorio nazionale, colpita duramente da rincari esorbitanti e assolutamente non giustificati''.

La stangata sulle vacanze

I rincari dei carburanti coincidono con l'arrivo delle vacanze estive, con un elevato rischio "batosta" per le famiglie, come denunciato dal Codacons: "Sulle vacanze estive degli italiani sta per abbattersi una maxi-stangata legata agli spostamenti per raggiungere le località di villeggiatura. Oggi un litro di benzina costa oltre 1/4 in più rispetto allo stesso periodo del 2021, con il prezzo che sale del 27,7% su base annua; il gasolio costa addirittura il 37% in più. Per un pieno di benzina si spendono in media 22,5 euro in piu' rispetto al 2021, spesa che sale a +27,4 euro per un pieno di gasolio". "La maggiore spesa su base annua - calcola il Codacons -raggiunge oggi quota +540 euro a famiglia in caso di auto a benzina, e addirittura +658 euro in caso di auto diesel, solo per i maggiori costi di rifornimento e senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio. È evidente che il taglio delle accise prorogato al 2 agosto non è una misura sufficiente - attacca il presidente Carlo Rienzi - Ciò che realmente serve è bloccare i prezzi di benzina e gasolio alla pompa a tornare a listini amministrati dallo Stato".

Benzina, da inizio guerra +12,1%

Immediata la reazione anche di Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: "Non c'è pace per gli automobilisti. Le speculazioni proseguono indisturbate senza che nessuno intervenga. Anche se il rialzo settimanale non è da record, in appena 7 giorni un pieno di benzina da 50 litri sale di oltre 50 cent (0,53), uno di gasolio di 1 euro e 39 cent".

benzina-prezzi-unc-2

"Da quando è iniziata la guerra - prosegue Dona - nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa oltre 22 cent in più, con un rialzo del 12,1%, pari a 11 euro e 20 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 31 cent al litro, con un balzo del 18,1%, pari a 15 euro e 57 cent a rifornimento. Rispetto all'inizio dell'anno, la benzina e' aumentata del 20,6%, pari a 17 euro e 72 cent per un pieno di 50 litri, 425 euro su base annua, il gasolio e' lievitato del 28,3%, 22 euro e 43 cent a rifornimento, equivalenti a 538 euro annui - ha concluso Dona - Un disastro. È di tutta evidenza che la proroga del Governo fino al 2 agosto è come cercare di svuotare il mare con un secchiello se non si ferma prima questa pericolosa escalation dei prezzi, ormai fuori controllo. Bisogna tornare ai prezzi amministrati o ridurre l'Iva dal 22 al 10 per cento, alzando anche il taglio delle accise di altri 10 cent, altrimenti non se ne esce".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Benzina, il prezzo sale ancora: "Lo sconto di 30 centesimi è inutile"

Today è in caricamento