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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Blutec, la 'cassa' è salva: ammortizzatori prolungati fino a dicembre

La scadenza degli ammortizzatori sociali era prevista per il prossimo 30 giugno. Fiom-Cgil: "Scongiurato un problema drammatico, adesso serve un piano concreto"

Continua il via-vai dal Ministero dello Sviluppo Economico, alle prese con diversi tavoli di crisi da Mercatone Uno a Whirlpool. Oggi, venerdì 21 giugno, è stata la volta della vertenza Blutec, gruppo della componentistica commissariato il 12 marzo scorso, in seguito a procedimenti giudiziari nei confronti dei vertici aziendali. Dopo l'incontro odierno, riferiscono dal Mise, è stato un verbale di accordo che consente il rifinanziamento della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dello stabilimento Blutec di Termini Imerese, a partire dal 1 luglio e fino al 31 dicembre 2019.

 I ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro mettono a disposizione fino a 30 milioni di euro mentre la Regione Siciliana si impegna a destinare circa 12 milioni di euro, facenti parte dei 20 milioni di euro già finanziati, per le due Aree di Crisi Complessa di Termini Imerese e di Gela. Con questo accordo siglato anche dalla Regione Siciliana, da Blutec e dai sindacati consentirà al Commissario giudiziale di avere il tempo necessario per poter presentare un piano su tutto il perimetro aziendale, individuare nuovi investitori e salvaguardare i lavoratori.

Blutec, ammortizzatori sociali fino a dicembre

Il Commissario giudiziale in apertura ha illustrato la situazione trovata a marzo scorso e quella attuale, con una perdita mensile del gruppo ridotta da un milione al mese a circa 350mila euro. Il gruppo, secondo quanto inoltre affermato dal commissario, ha avviato un piano di manutenzione degli impianti e accresciuto il fatturato in questi ultimi mesi. Sulla questione di urgenza più immediata, la scadenza degli ammortizzatori sociali al 30 giugno prossimo per lo stabilimento di Termini Imerese, è intervenuto Menziani del ministero del Lavoro, dichiarando che è allo studio lo strumento per la copertura del biennio 2017/18, essendo venuta meno la causale per la quale erano stati disposti gli ammortizzatori sociali. Dopo un 'furente' dibattito, la Regione Sicilia si è detta disponibile a coprire la cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento di Termini Imerese per il 2019, utilizzando i fondi per le aree di crisi complessa. Il governo, invece, si farebbe carico, con un decreto, del finanziamento degli ammortizzatori sociali del 2017 e 2018.

Fiom-Cgil: "Scongiurato un problema drammatico"

Per Simone Marinelli, Fiom nazionale, e Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia, "l'intervento di oggi ha scongiurato quello che poteva essere un problema drammatico per tutto il gruppo, del quale lo stabilimento di Termini costituisce una parte, seppur molto consistente". "Come Fiom - continuano - auspichiamo che l'erogazione degli ammortizzatori sociali, sul quale vigileremo, avvenga nel minor tempo possibile, tenendo presente che si tratta di lavoratori che da anni affrontano sacrifici economici, dopo anni di crisi seguiti alla dismissione da parte di Fiat nel 2011. Inoltre, cercheremo una soluzione per i 62 lavoratori dell'indotto esclusi dal primo gennaio dagli ammortizzatori sociali". 

"Dopo l'atto di oggi è necessario utilizzare questo tempo per costruire un progetto concreto - a partire dal positivo lavoro messo in campo dal commissario e dall'intesa tra le istituzioni locali e il governo - trovando una soluzione per la reindustrializzazione dello stabilimento siciliano, anche attraverso una interlocuzione con Fca."

"Ridare vita allo stabilimento di Termini - concludono Marinelli e Mastrosimone - vuol dire non soltanto dar lavoro ai 691 lavoratori ex Fiat e agli oltre 300 dell'indotto, ma a tutto un territorio".

M5s: "Figuraccia della giunta Musumeci"

In una nota ufficiale i deputati Davide Aiello e Filippo Perconti del MoVimento 5 Stelle hanno lanciato un attacco alla giunta Musumeci: "Solo dopo che abbiamo con forza fatto notare alla Regione Sicilia l’assurdità della loro scelta di non autorizzare i 12 milioni di euro per la cassa integrazione ai lavoratori Blutec, Musumeci e la sua giunta hanno fatto un passo indietro firmando finalmente per pagare gli ammortizzatori sociali ai lavoratori. Volevano fare un agguato al governo, ma ciò che hanno ottenuto è stata solo una magra figura”. 

“Forse adesso otterremo dalla Regione Sicilia quella collaborazione istituzionale che auspichiamo da tempo e che sappiano essere fondamentale per dare delle risposte a un territorio e a una realtà martoriata da anni di cattiva politica”, concludono i deputati.

Assessori Sicilia: "Pagheremo la cig, ma Di Maio latita"

"La Regione pagherà la cassa integrazione per il 2019 ai lavoratori Blutec di Termini Imerese". A dirlo sono gli assessori al Lavoro e alle Attività produttive della Regione siciliana, Antonio Scavone e Mimmo Turano, per i quali la notizia secondo la quale la Regione sarebbe pronta a non fare la propria parte nei confronti delle tute blu dell'ex stabilimento Fiat del Palermitano è "una balla ridicola per la quale chiediamo formalmente al ministro Di Maio un'immediata smentita. "Di Maio, come Toninelli, cerca un capro espiatorio nella Regione per sfuggire alle proprie responsabilità".

"Per tutte le aree di crisi dell'Isola - continuano gli esponenti del governo Musumeci - disponiamo solo di 18 milioni di euro e abbiamo assicurato di destinare le risorse necessarie per coprire la cassa integrazione per la Blutec per quest'anno, con l'impegno del ministero che nel 2020 le risorse saranno rimpinguate. Ma vogliamo anche sapere: cosa ha fatto lo Stato? Quali proposte ha per l'area? Dopo 7 anni il ministero continua a parlare di cassa integrazione e non di piani d'investimento. E' chiaro che la Regione farà la sua parte - sottolineano Scavone e Turano -, ma il ministro dello Sviluppo economico continua a latitare nell'interlocuzione con Fca. Da tempo chiedevamo a Di Maio un incontro per concordare un piano di cofinanziamento del programma quadro, ma anche oggi la nostra richiesta è rimasta inascoltata. I primi a non volere più assistenza sono proprio i lavoratori della Blutec", concludono i due assessori.

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