Bolletta da 17.800 euro, lo sfogo di Andrea Fassi: "Dovrò vendere 9mila coppette di gelato"
"Per ora reggo, è solo l’ansia che sale, ma non vi mollo" scrive su facebook l'imprenditore, titolare di una storia gelateria nel quartiere romano dell'Esquilino. Lo scorso anno, per lo stesso periodo, aveva pagato "solo" 4.741 euro
Una bolletta della luce da 17.862 euro per il periodo che va dal 1° al 31 luglio. A postare la foto della fattura questa volta è Andrea Fassi, titolare della storica e omonima gelateria fondata nel 1927 in via Principe Eugenio, nel quartiere romano dell'esquilino. Il confronto con lo scorso anno è impietoso: allora il conto era stato di 4.741 euro e rotti, quasi quattro volte di meno.
In un lungo sfogo su facebook, l'imprenditore definisce la bolletta ricevuta "un insulto a tutto quello che ho fatto fino ad ora" e anche "l'esempio limpido del venir meno di un patto fondamentale tra stato e imprese, violenta i miei limiti, il mio ego, la mia onestà, i ragazzi che lavorano con me. E vale per tutti". E ancora: "Polverizza la speranza, inaridisce i desideri" scrive Fassi. "È una goccia densa di tutto quanto ci sia di sbagliato al mondo oggi, della direzione storta di questo presente".
Fassi, pronipote del fondatore del "Palazzo del Freddo" e rappresentante della quinta generazione degli storici mastri gelatieri, non intende certo alzare bandiera bianca. Il suo è un post di denuncia, ma anche un modo per farsi portavoce delle centinaia di imprenditori che in questi mesi stanno lottando per tenere aperta la loro attività.
Il post prosegue con una promessa venata di amara ironia. La bolletta? "La pagherò, venderemo novemila coppette da due euro al mese solo per pagare la corrente o forse diventerò un influencer su Tik Tok per non pensarci. Il punto - spiega l'imprenditore - è che io questo lavoro non volevo farlo, e così non è più neanche divertente. E io mi annoio subito e quando mi annoio, o forse quando ho paura, distruggo tutto. Ecco, in Italia, a lavorare bene, anche un animo come il mio con energie infinite si annoia e ha paura. Per ora reggo, è solo l’ansia che sale, ma non vi mollo, sia mai lasci spazio al gelato all’amatriciana o al sorbetto di funghi porcini o, peggio ancora, a quelle poltiglie scolorite e gonfie".
Il post ha ricecuto migliaia di reazioni, commenti e condivisioni. Sono sempre di più gli imprenditori che decidono di pubblicare sui social le bollette che via via ricevono per i consumi delle proprie attività. Un modo per denunciare la condizione di precarietà di molte attività e forse anche per sentirsi meno soli di fronte a una situazione che diventa ogni giorno più preoccupante e mette a rischio la tenuta di tante imprese.