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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il prezzo aggiornato della bolletta della luce per il 2023

L'Arera ha pubblicato le nuove tariffe dell'energia elettrica per il primo trimestre del 2023. Ci sono dei miglioramenti, ma per l'Unione nazionale consumatori "le bollette restano da ricovero"

Nel 2023 la bolletta della luce costerà meno, almeno per i primi tre mesi. Con il calo delle quotazioni all'ingrosso dei prodotti energetici e gli interventi previsti dal governo Meloni nella legge Bilancio, per il primo trimestre del 2023 il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per la famiglia tipo in tutela si ridurrà del 19,5 per cento. Lo rende noto l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Già nel quarto trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell'elettricità (Pun) è risultato in calo del 48 per cento circa rispetto ai livelli molto elevati del terzo trimestre 2022. La crescita straordinaria dei prezzi dell'energia nell'ultimo anno ha avuto forti ripercussioni sulla spesa per la bolletta elettrica: in termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole - compreso tra il 1° aprile 2022 e il 31 marzo 2023 - sarà di circa 1.374 euro, +67 per cento rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente  - 1° aprile 2021- 31 marzo 2022. 

Quanto costeranno le singole voci in in bolletta nel 2023

La variazione del prezzo finale pagato dai clienti elettrici risente anche degli ordinari aggiornamenti di fine anno delle tariffe di rete che, soprattutto per la dinamica inflattiva in corso, subiscono un leggero adeguamento, ma il cui impatto resta nel complesso molto limitato (+0,3 per cento sull'utente tipo). In base a quanto previsto dalla 'legge Bilancio', l'Arera anche per il I trimestre 2023 è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole per il settore elettrico a tutti i clienti domestici e ai non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e per il gas alla generalità degli utenti. In questo contesto giova segnalare che la fiscalizzazione dei cosiddetti ''oneri nucleari'' a partire dal 2023 assume carattere definitivo: gli stessi saranno sostenuti direttamente dal Bilancio dello Stato e non saranno più presenti in bolletta.

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È stata inoltre confermata l'applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Interventi che si affiancano alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5 per cento. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l'energia elettrica la variazione del -19,5 per cento del prezzo finale della famiglia tipo (che risulta così di 53,11 centesimi di euro al kWh, comprensivo delle imposte) è sostanzialmente legato alla diminuzione della voce energia Pe, -23,4 per cento, ad adeguamenti della voce dispacciamento (Pd) +0,4 per cento e della voce perequazione (Ppe) +3,2 per cento. Leggera variazione anche per l'annuale aggiornamento delle tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura), +0,3 per cento. Rimasti invariati, ancora a zero, gli oneri generali di sistema per la famiglia tipo.

"Le bollette restano da ricovero"

"Bene ma non basta: il calo è certo positivo ma insufficiente per compensare i rincari record dei trimestri precedenti. Le bollette restano da ricovero", afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, infatti, se per una famiglia tipo il -19,5 per cento significa spendere su base annua 348 euro in meno, la spesa totale nel 2023 - non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, nell'ipotesi di prezzi costanti - arriva in realtà alla cifra lunare di 1434 euro - 112 euro in più rispetto ai 1322 spesi nel 2022 secondo Arera-, che sommati ai 1714 del gas dovuti all'aggiornamento di un mese fa, determinano una stangata complessiva pari a 3148 euro. 

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Se il prezzo della luce scende del 19,5 per cento rispetto a quello attuale del quarto trimestre 2022, sale del 15,4% rispetto a un anno fa, ossia rispetto al primo trimestre 2022 e del 164,8% nel confronto con il 2021. La bolletta del trimestre gennaio-marzo 2022 crescerà di 48 euro nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno, passando, per la famiglia tipo, da 310 a 358 euro. "Il Governo deve intervenire immediatamente. La riduzione di oggi è dovuta esclusivamente al fortunato buon andamento dei prezzi all'ingrosso dell'energia elettrica e al clima mite, non certo alla manovra o al Dl Aiuti quater nei quali ci si è limitati a copiare quanto fatto da Draghi, con l'unica eccezione dell'innalzamento della soglia Isee da 12 a 15 mila euro per i bonus sociali. Urge rinviare la fine del mercato tutelato del gas prevista per i condomini e le associazioni tra appena 3 mesi, il 1° aprile 2023" conclude Vignola.

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