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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bollette a 28 giorni, respinto il ricorso delle compagnie: scattano i rimborsi

Il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi presentati da Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Le associazioni dei consumatori festeggiano: ''Adesso i rimborsi'', ecco di quanto sarà l'importo

Bollette a 28 giorni: c'è la svolta ed è a favore dei consumatori. Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati da Vodafone, Wind Tre e Fastweb contro le decisioni del Tar del Lazio relative alle bollette telefoniche a 28 giorni. La decisione concerneva la delibera Agcom sulle bollette e la relativa contestazione alle compagnie telefoniche di non avere osservato la cadenza mensile. Il Consiglio di Stato (sezione VI) ha deciso in camera di consiglio il 4 luglio respingendo l'appello principale e quello incidentale.

'Bocciando' il ricorso incidentale i giudici del Consiglio di Stato hanno respinto anche la richiesta dell'Agcom di confermare l'iniziale entità delle sanzioni (1.160.000 euro) dimezzate dal Tar del Lazio a 580.000 euro. I giudici amministrativi avevano fatto riferimento al fatto che la violazione commessa risaliva al giugno 2017, quando il massimo edittale della sanzione era appunto di 580.000 euro.

Bollette a 28 giorni, Codacons: "Rimborsi tra i 30 e i 50 euro"

La decisione del Consiglio di Stato è stata ben accolta dalle associazioni dei consumatori. In particolare il Codacons, dalle cui denunce ad Agcom e Antitrust è nata tutta la vicenda delle bollette a 28 giorni. Il presidente Carlo Rienzi ha commentato così la notizia della bocciatura del ricorso di Vodafone, Wind Tre e Fastweb:  ''Ora si apre definitivamente la strada ai rimborsi diretti in favore degli utenti che, attraverso il meccanismo della compensazione dei giorni erosi con le fatturazioni future, dovrebbero ricevere un indennizzo quantificabile tra i 30 e i 50 euro ciascuno per le maggiori spese sostenute a causa dell’illegittima pratica delle bollette a 28 giorni".

"Le compagnie telefoniche, come denunciato dal Codacons nei giorni scorsi – conclude Rienzi - stanno giocando d’anticipo offrendo ai propri clienti indennizzi sotto forma di minuti e traffico internet gratis, ma i consumatori devono prestare massima attenzione: tali offerte sono infatti a costo zero per le società della telefonia e potrebbero non compensare il credito vantato dagli utenti per le fatturazioni a 28 giorni".

Bollette a 28 giorni, Unc: "Si chiude una vicenda vergognosa"

"Habemus rimborsum. Era ora: finalmente si chiude una brutta e vergognosa vicenda e viene riconosciuto il sacrosanto diritto dei consumatori di riavere quello che le compagnie telefoniche hanno indebitamente percepito violando le delibere dell'Authority".

Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, dopo che il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati dalle compagnie telefoniche Vodafone, Wind-3 e Fastweb contro le decisioni del Tar relative alle bollette telefoniche a 28 giorni.

"Ora le compagnie dovranno restituire i giorni illegittimamente erosi. I giorni di rimborso che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti dovrà riguardare - ricorda Dona - il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile, ossia i primi giorni di aprile 2018. Gli operatori dovranno posticipare la data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli erosi (eventualmente spalmati su più fatture)" conclude.

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