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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bollette, occhio agli aumenti per il condizionatore: i trucchi per risparmiare

Per combattere le temperature estive il condizionatore diventa il principale alleato, ma occhio agli aumenti in bolletta: ecco alcuni consigli per risparmiare e ottenere benefici ambientali

Con l'arrivo del caldo estivo i condizionatori diventano i principali amici di chi abita in zone afose e con temperature sopra la media. Difficile farne a meno soprattutto nelle grandi città, dove l'afa arriva in molte occasioni ai limiti del sopportabile. La necessità di rinfrescare gli ambienti nelle giornate più calde viene esaudita dai climatizzatori, che però rischiano di avere anche ripercussioni negative, soprattutto per quanto riguarda la bollette elettriche, che a causa di un maggiore utilizzo possono 'lievitare', diventando anche delle vere e proprie batoste. Ma allora, come si può risparmiare sulla bolletta senza rinunciare al fresco del condizionatore?

L'Enea, l'ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie e agisce sotto l'egida del Ministero dello Sviluppo economico, ha pubblicato alcuni consigli che permettono di  facilitare un uso efficiente dei condizionatori, ottimizzando il rinfrescamento degli ambienti e salvaguardando il comfort senza 'surriscaldare' le bollette.

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Condizionatori, come risparmiare in bolletta

Seguendo delle semplici indicazioni sulla classe energetica, la posizione e la manutenzione degli apparecchi, è possibile ottenere benefici ambientali e risparmi fino al 7% sul totale della bolletta elettrica. Ecco alcuni consigli utili:

  1. Attenzione alla classe energetica: Sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore, che comportano un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Un nuovo condizionatore di classe A consuma all’anno circa il 30% in meno rispetto a un vecchio modello di classe C, con una riduzione equivalente di emissioni di CO2.
  2. Preferite gli inverter: In fase di acquisto preferire apparecchi dotati di tecnologia inverter che adeguano la potenza all’effettiva necessità e riducono i cicli di accensione e spegnimento. Questa tipologia di climatizzatori è più costosa rispetto a quella dotata di tecnologia on-off, ma riduce sensibilmente i consumi di energia elettrica. Gli inverter rappresentano la prima scelta quando si prevede di accendere l’aria condizionata per molte ore di seguito.
  3. Approfittate degli incentivi: Per l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire: del bonus casa, dell’ecobonus, del Conto termico 2.0.
  4. Attenzione alla posizione: In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: infatti, l’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.
  5. Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità: Due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può essere sufficiente l’attivazione della funzione 'deumidificazione', perché l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura molto più elevata di quella reale.
  6. Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore: Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà il solo ambiente ad essere raffrescato.
  7. Non lasciate porte e finestre aperte: Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di 'nuova' aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.
  8. Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione: Se esposti direttamente ai raggi solari rischiano di danneggiarsi. Inoltre è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al Sole e alle intemperie.
  9. Usare il timer e la funzione ‘notte’: In questo modo è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio. Inoltre, evitare di lasciare il climatizzatore acceso per l’intera giornata, ma solo quando si è presenti in casa.
  10. Occhio alla pulizia e alla corretta manutenzione: I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove si annidano frequentemente muffe e batteri dannosi per la salute, quale il batterio della legionella che può essere mortale. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas.

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