Bollette del gas, novità per gli utenti dal 1° gennaio 2019
Stop alle bollette pazze: i tempi di prescrizione vengono ridotti da cinque a due anni
Ne avevamo già parlato tempo fa. Dal primo gennaio 2019, in attuazione di un norma varata dal precedente governo, i tempi di prescrizione delle bollette non pagate saranno più che dimezzati. La riduzione della prescrizione da 5 a 2 anni era già prevista per le forniture elettriche dallo scorso 1° marzo, ma tra qualche settimana - come comunica Arera - diventerà effettiva anche per le bollette del gas.
Bollette, cosa cambia per i consumatori
Nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione per responsabilità del venditore o del distributore, il cliente potrà dunque eccepire la prescrizione e pagare solo gli importi fatturati relativi ai consumi più recenti di 2 anni. E' il caso ad esempio dei conguagli: se ci arriva una maxi bolletta il cui consumo si riferisce ad un periodo antecedente i 48 mesi, non siamo tenuti a pagare nulla.
Per una maggiore trasparenza sugli importi prescrittibili e per rendere più facile al cliente esercitare il proprio diritto, si legge nella nota dell'Authority, "i venditori saranno tenuti a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi risalenti a più di 2 anni". In alternativa, spiega Arera, "tali importi dovranno essere evidenziati in maniera chiara e comprensibile nella fattura contenente anche gli importi per consumi più recenti di 2 anni. In ogni caso, i venditori sono tenuti ad informare il cliente della possibilità di eccepire gli importi prescrittibili e a fornire un format che faciliti la comunicazione della sua volontà di non pagare".
Nella bolletta saranno evidenziati gli importi andati in prescrizione
Dal nuovo anno il venditore di luce e gas dovrà quindi emettere una fattura contenente esclusivamente gli importi oggetto di prescrizione oppure darne separata e chiara evidenza all'interno di una fattura di periodo o di chiusura.
In entrambi i casi, dovrà informare il cliente della possibilità di non pagare l'ammontare di tali importi mediante una pagina iniziale aggiuntiva contenente un format (disponibile anche sul proprio sito e presso eventuali sportelli fisici) di pronto utilizzo per eccepire la prescrizione, nonché indicare un recapito postale o fax e una mail a cui inviare tale comunicazione.
Inoltre, gli importi oggetto di prescrizione dovranno essere automaticamente esclusi dai pagamenti nel caso fosse stata scelta la domiciliazione bancaria/postale o su carta di credito come modalità di addebito.
E se a sbagliare è stato il cliente?
Nel caso di presunta responsabilità del ritardo di fatturazione di consumi risalenti a più di due anni attribuibile al cliente, invece, il venditore dovrà indicare nella bolletta l'ammontare degli importi relativi a tali consumi - che devono essere pagati -, nonché i motivi della presunta responsabilità del cliente e le modalità per inviare un eventuale reclamo al venditore. Qualora il venditore rinunciasse autonomamente ai crediti prescrittibili, dovrà unicamente fornirne adeguata informativa al cliente.