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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le cose da sapere

Bollette gas: cosa cambia col nuovo metodo delle tariffe aggiornate ogni mese

L'Arera introduce un nuovo computo del costo della materia prima per i clienti domestici ancora in tutela, dal mese di ottobre 2022. L'intervento adottato mira a rendere più sicure le forniture ai consumatori. Ecco come funziona

C'è un nuovo metodo per calcolare il prezzo del gas nelle nostre bollette. L'autorità per l'energia, le reti e l'ambiente (Arera) introdurrà dal primo ottobre 2022 alcune misure a tutela dei consumatori e a garanzia della continuità delle forniture. Nel dettaglio, dal primo ottobre 2022, con il prossimo aggiornamento tariffario, cambia il metodo di computo dei costi della materia prima per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela (oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, pari a circa il 35,6%). Cosa cambia in concreto? 

Il prezzo pagato nella bolletta del gas è determinato da quattro voci: la spesa per la materia prima, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, la spesa per gli oneri di sistema e le imposte. Arera interverrà sulla spesa per la materia gas. L'ente ha deciso di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all'ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all'ingrosso "Psv" italiano, aumentando la frequenza di aggiornamento del prezzo che diventa mensile e non più trimestrale.

Bollette del gas: il nuovo metodo con le tariffe aggiornate ogni mese

Il riferimento per la determinazione del prezzo non sarà più, come oggi, il "Ttf" (title transfer facility), il mercato di riferimento di Amsterdam, protagonista di fortissime oscillazioni negli ultimi mesi dopo l'avvio dell'invasione russa in Ucraina, ma la media dei prezzi del mercato all'ingrosso italiano Psv. Il Psv è l'hub italiano attraverso il quale avvengono le compravendite di gas, un sistema elettronico conosciuto come "punto di scambio virtuale" e gestito da Snam, l'azienda a partecipazione pubblica che si occupa della rete nazionale di gasdotti per il trasporto del gas.

Questo nuovo metodo, legato alla situazione di emergenza, sarà in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023 (ma già slittato molte volte). Il valore della componente materia prima verrà pubblicato sul sito dell'Arera all'inizio di ogni mese successivo al mese di riferimento. L'intervento adottato mira a rendere più sicure le forniture ai consumatori, soprattutto perché la disponibilità del gas risente della situazione geopolitica internazionale e della guerra in Ucraina.

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Malgrado gli interventi del governo Draghi contro il caro energia, la bolletta elettrica per i mesi tra ottobre 2021 e settembre 2022 segnerà un +91% rispetto ai dodici mesi equivalenti di 2020 e 2021 (per un totale di 1.071 euro). Quella del gas, invece, segnerà un +70,7%, assestandosi a 1.696 euro. Nonostante l'azione di forte contenimento della variazione dei prezzi, resta ancora evidente la differenza di spesa rispetto all'anno scorrevole precedente, perché i prezzi all'ingrosso si mantengono su valori elevati, "influenzati dalla grande incertezza per il conflitto russo-ucraino", dice l'Arera.

Tornando al nuovo metodo per calcolare il costo del gas in bolletta, secondo il presidente di Arera Stefano Besseghini, il ricorso a un meccanismo più dinamico di formazione del prezzo "permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni, come il tetto al prezzo del gas, che si dovessero assumere a livello europeo". Diverse e opposte, invece, sono le reazioni degli utenti. Per l'Unione nazionale consumatori (Unc) si tratta di un'ottima notizia. "Accolte le richieste che facevamo da mesi all'authority. Ora però anche il governo Draghi deve fare la sua parte e intervenire immediatamente per rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il primo gennaio 2023, come chiede oggi Arera e ha già chiesto da mesi", ha commentato Marco Vignola, responsabile del settore energia di Unc.

Diverso è il parere del Codacons: "Siamo decisamente contrari alla decisione di Arera di aggiornare mensilmente le tariffe del gas, una scelta che non mette al riparo gli utenti dalle forti fluttuazioni delle quotazioni energetiche". Critica anche Assoutenti: "La validità della misura varata oggi da Arera dovrà essere verificata sul campo, per capire se determinerà benefici o, come molti temono, svantaggi per le famiglie. Ciò che è certo e molto grave è che Arera abbia provveduto a decidere un cambiamento così importante senza avvisare preventivamente le associazioni dei consumatori e senza un confronto con chi rappresenta coloro che pagano le bollette".
 

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