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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Il 2021 parte male: aumentano luce e gas

A comunicare il rialzo dei prezzi è Arera: gli incrementi saranno pari a 4,5% per l'elettricità e al +5,3% per il gas. Protestano le associazioni dei consumatori

Aumenta il costo di luce e gas. Le alte quotazioni delle materie prime all'ingrosso, tornate sui livelli di un anno fa, nel primo trimestre del 2021 portano a un incremento delle bollette dell'energia per la famiglia tipo in tutela del +4,5% per l'elettricità e del +5,3% per il gas. Dato, quest'ultimo, legato anche alla consueta stagionalità con la relativa crescita invernale della domanda. Lo comunica Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. 

Bollette: aumentano gas ed elettricità

Gli aumenti dovrebbero dunque scattare dal 1° gennaio. Per il gas naturale, Arera spiega che "l'andamento è determinato da un aumento della componente materia prima, con un impatto del +4,9% sul prezzo finale della famiglia tipo, legata alle quotazioni attese nei mercati all'ingrosso nel prossimo trimestre, da una leggera crescita delle tariffe regolate di trasporto e gestione del contatore +0,3% sul prezzo finale e da un lieve aggiustamento, +0,1%, per gli oneri generali di sistema. Si arriva così al +5,3% per l'utente tipo in tutela". 

Anche l'aumento dell'energia elettrica secondo l'Autorità di regolazione "è legato principalmente al rialzo della componente materia energia, con un impatto del +4% sul prezzo finale della famiglia tipo (scomponibile in +3,5% per effetto della voce energia PE, -1,5% legato alla voce di dispacciamento PD, +1,8% per la voce di perequazione PPE e +0,2% per le componenti di commercializzazione). Leggero incremento per le tariffe regolate di rete +0,57%, (trasmissione, distribuzione e misura e componente di perequazione), mentre nel loro complesso rimangono sostanzialmente invariati gli oneri generali di sistema (-0,03%)".

"La variazione di questo trimestre ci restituisce una dinamica sostanzialmente in linea con gli andamenti stagionali e con valori delle materie prime non dissimili da quelli dello scorso anno", afferma il Presidente di Arera, Stefano Besseghini"Nel complesso, le anomalie di prezzo e di volume legate all'emergenza Covid, hanno consentito un risparmio alle famiglie nel corso dell'anno con un beneficio residuo che si protrarrà anche nel primo trimestre del 2021. Le prospettive di recupero dell'economia e l'augurio che la situazione sanitaria evolva per il meglio, richiedono ora più che mai di focalizzare l'attenzione su quegli interventi e investimenti che possono contribuire al miglioramento della bolletta degli italiani".

Aumentano le bollette: "La stangata manda in tilt i bilanci delle famiglie"

Ma le associazioni dei consumatori non ci stanno e fanno notare che il nuovo anno si apre con nuovi aumenti. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori parla di una "doccia gelida per i consumatori" con "un rialzo tra i più elevati di sempre: il nono più alto per la luce ed il settimo per il gas". "Se poi si considera che si aggiunge al rincaro record del trimestre precedente, quando con il +15,6% della luce ed il +11,4% del gas si era raggiunto il primato storico, ecco che la stangata non può che mandare in tilt i bilanci delle famiglie, già in difficoltà per via dell'emergenza Covid".

Secondo uno studio dell'Unione Nazionale Consumatori, una famiglia tipo spenderà nel 2021 (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, nell'ipotesi di prezzi costanti), 23 euro in più per la luce e 50 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 73 euro.

Per Federconsumatori gli aumenti "rischiano di aumentare le disparità esistenti anche in tale settore, accrescendo il fenomeno della povertà e della discriminazione energetica. In quest'ottica, come rivendichiamo da tempo, è giunto il momento di agire concretamente sul versante della tassazione mettendo in atto una riforma complessiva di oneri accise e balzelli. Particolarmente onerosi gli oneri di sistema in bolletta per una riforma dei quali abbiamo sostenuto una petizione". Questi oneri, lamenta Federconsumatori "servono a finanziare tra le altre cose gli sgravi alle imprese energivore (ovvero quelle aziende che consumano enormi e smisurate fronti di energia), la cui applicazione continua a perpetrare una politica in totale contraddizione rispetto gli annunci del Governo all'insegna di una svolta green". L'associazione conclude ricordando come dal 1 gennaio l'opzione del mercato tutelato "non sarà più possibile per le pmi, ma non per le famiglie, il cui obbligo di passaggio al mercato libero è slittato al 1 gennaio 2022". 

Proteste arrivano anche da Consumerismo. "Sull'aumento delle tariffe luce e gas - si legge in una nota - pesa il mancato adeguamento delle modalità di determinazione del prezzo, ancora eccessivamente legate ai mercati energetici e alle loro fluttuazioni e speculazioni. Abnorme poi la tassazione che vige sulle bollette: a partire dall’1 gennaio i consumatori pagheranno il 34% di oneri e imposte sulle bollette della luce e addirittura il 44,2% su quelle del gas".

"Invitiamo Arera - spiegano - ad individuare ogni possibile forma di calmierazione dei prezzi onde evitare un ulteriore peggioramento della già grave situazione di famiglie e imprese italiane impoverite dall’emergenza sanitaria – afferma il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – Occorre inoltre intervenire sul fronte della pressione fiscale, perché il livello di tassazione vigente sulle bollette italiane pone il nostro paese ai vertici in Europa per il caro-tasse sull’energia".  

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