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Martedì, 16 Aprile 2024
La misura

Bonus acqua potabile fino a 1.000 euro: chi può fare domanda

Pronte le regole per fruire del "Bonus acqua potabile", il credito d'imposta previsto dalla Legge di Bilancio 2021 per chi acquista sistemi utili a migliorare la qualità dell'acqua da bere in casa o in azienda e ridurre il consumo di contenitori di plastica

Il senso della misura è sostenere chi acquista sistemi utili a ridurre consumo di plastica. Pronte le regole per fruire del "Bonus acqua potabile", il credito d'imposta previsto dalla Legge di Bilancio 2021 per chi acquista sistemi utili a migliorare la qualità dell'acqua da bere in casa o in azienda e ridurre, conseguentemente, il consumo di contenitori di plastica. Ad annunciarlo è l'Agenzia delle Entrate spiegando che si tratta, in particolare, di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

Bonus acqua potabile: chi può fare domanda 

Un Provvedimento firmato ieri dal Direttore dell'Agenzia definisce i criteri e le modalità di fruizione del bonus e approva il modello di comunicazione che i contribuenti devono trasmettere all'Agenzia dal 1° al 28 febbraio dell'anno successivo a quello in cui hanno sostenuto la spesa. Prima finestra, febbraio 2022 per comunicare le somme pagate nel corso del 2021. Il credito d'imposta del 50% riguarda quindi le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l'acquisto e l'installazione di sistemi di vario tipo. 

Il credito d'imposta è pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 1.000 euro di spesa per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5.000 euro per ogni immobile adibito all'attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d'impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

"Tuttavia, considerato che il tetto per la spesa complessiva è di 5 milioni di euro l'anno" l'Agenzia "calcolerà la percentuale rapportando questo importo all'ammontare complessivo del credito d'imposta risultante da tutte le comunicazioni validamente presentate". Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea. L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

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Tutte le info e il provvedimento sono sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

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