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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Soldi in busta paga

Bonus 200 euro: cosa significa che è "semiautomatico", chi deve fare l'autocertificazione (e chi no)

Spetta a lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, disoccupati. Si è andato chiarendo il quadro normativo dell’indennità una tantum prevista per i dipendenti. Pensionati, disoccupati con sussidio e percettori di reddito di cittadinanza non dovranno fare nulla: riceveranno i 200 euro in automatico. Si aspettano le regole per gli autonomi.

Ai lavoratori dipendenti servirà l'autocertificazione per ottenere il bonus di 200 euro che a luglio renderà un po' più ricca la busta paga. Ma non a tutti, come vedremo più avanti. Il bonus 200 euro, come ormai arcinoto, spetta a lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, disoccupati. Nelle scorse ore si è andato chiarendo il quadro normativo dell’indennità una tantum prevista per i dipendenti. L'erogazione è semi automatica: ovvero, il datore di lavoro eroga la somma, ma destinatari e destinatarie devono presentare preventivamente una autodichiarazione utile ad escludere che il beneficio si ottenga in altre forme.

Bonus 200 euro

L'articolo 31 del Decreto Aiuti prevede un’indennità da riconoscersi "per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022" e che "nel mese di luglio 2022, il credito maturato per effetto dell’erogazione dell’indennità è compensato attraverso la denuncia" Uniemens. Ma come si ottiene il bonus 200 euro? L’indennità verrà riconosciuta in via automatica, in misura uguale per tutti, una sola volta e previa acquisizione del datore di lavoro di una dichiarazione del lavoratore nella quale afferma "di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18", ossia di non essere percettore di pensione e Reddito di cittadinanza (così come previsto dalla norma per quanto riguarda i destinatari del bonus).

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I 200 euro verranno riconosciuti a tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dal fatto che assumano o meno la natura di imprenditore, purché venga rispettato il limite della retribuzione mensile (imponibile ai fini previdenziali) di 2.692 euro, quei famosi 35.000 annuali. L’Inps specifica poi in modo chiaro che "l’indennità una tantum di cui al comma 1 spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro". Pertanto, nel caso in cui un lavoratore abbia più rapporti di lavoro, avrà la possibilità di richiedere il bonus a un solo datore dichiarando a questi di non aver già fatto una richiesta uguale a qualcun altro.

Ma se il lavoratore non fosse onesto e chiedesse più volte il bonus? In tale evenienza l’Inps comunicherà a ciascun datore di lavoro 'truffato' la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente. L’importo indebitamente riconosciuto al lavoratore non verrà recuperato per intero da tutti i datori ma suddiviso in parti uguali. Quindi, se ad esempio un dipendente ottiene da due differenti datori di lavoro l’indennità, dopo la segnalazione dell’Inps questi potranno recuperare solo 100 euro a testa.

In ogni caso, una volta concesso il bonus, il datore di lavoro avrà la possibilità di compensare in sede di denuncia contributiva mensile l’erogazione effettuata in modo che gli garantisca un credito.

Qui il modulo autocertificazione per il bonus 200 euro

Dipendenti pubblica amministrazione senza obbligo di certificazione

Per il bonus da 200 euro contro l'inflazione galoppante, riconosciuto quindi solo ai lavoratori sotto i 35mila euro, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono esonerati dall’obbligo di certificazione dei redditi. Lo precisa oggi il Sole 24 Ore, che nota come l’esclusione sia prevista dallo schema di decreto legge sulle semplificazioni fiscali atteso questa mattina in Consiglio dei ministri. La norma prevede infatti che limitatamente ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, i cui servizi di pagamento delle retribuzioni del personale sono gestiti dal sistema informatico del ministero dell’Economia e delle Finanze, l’individuazione dei beneficiari avverrà con apposite comunicazioni tra il ministero dell’Economia e l’Inps. Lo scambio di dati tra i due enti, si legge nella norma del nuovo decreto legge, avverrà nel rispetto della normativa, europea e nazionale, sulla privacy. La diretta conseguenza è che i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, come detto, non saranno tenuti a rendere la dichiarazione sostitutiva attestante i redditi complessivi sotto la soglia dei 35mila euro.

Pensionati, disoccupati con sussidio e percettori di reddito di cittadinanza non dovranno fare nulla: riceveranno i 200 euro in automatico. Si aspettano le regole per gli autonomi, per i lavoratori domestici (circa 750mila), quelli dello spettacolo (altri 650mila), quelli a termine, gli stagionali e i Co.co.co.

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