rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Caso per caso

Bonus 200 euro, a chi arriva dimezzato

Come cambia il bonus 200 euro a seconda della composizione del nucleo familiare. Vediamo in quali casi sarà dimezzato e quanto spetta ai lavoratori part-time

In arrivo con la busta paga di luglio il bonus 200 euro varato con il Decreto Aiuti, misura che dovrebbe aiutare 31,5 milioni di persone per far fronte al caro vita e che peserà sulle casse dello Stato per 6,3 miliardi di euro. Si tratta di un sostegno una tantum rivolto a tutti i lavoratori e pensionati che hanno redditi sotto i 35mila euro, visti i rincari generalizzati dei beni e servizi, l’aumento delle bollette e del prezzo dei carburanti. Il bonus 200 euro, però, in alcune famiglie arriverà dimezzato, vediamo perché. Quanto spetterà invece ai lavoratori part-time?

Bonus 200 euro in anticipo: a chi arriva già con lo stipendio di giugno

Bonus 200 euro dimezzato per le famiglie con reddito o pensione di cittadinanza

Bonus 200 euro dimezzato? La risposta potrebbe essere sì se si considera l’intero nucleo familiare. Il bonus 200 euro spetta a tutti i lavoratori dipendenti con reddito sotto i 35mila euro lordi e a tutti i percettori di reddito o pensione di cittadinanza. Nel caso di una famiglia in cui lavorano due persone, dunque, il bonus totale sarà di 400 euro. La stessa cosa però non vale se in famiglia c’è un percettore di reddito o pensione di cittadinanza. Vediamo perché. Il comma 18 dell’articolo 32 del Decreto Aiuti recita: “Ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza di cui decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, è corrisposta d’ufficio nel mese di luglio 2022, unitamente alla rata mensile di competenza, un’indennità una tantum pari a 200 euro. L’indennità non è corrisposta nei nuclei in cui è presente almeno un beneficiario delle indennità di cui all’articolo 31, e di cui ai commi da 1 a 16 del presente articolo”.

Secondo un report di approfondimento redatto dalla Fondazione studi dei Consulenti del lavoro questo vuol dire che in un nucleo familiare dove c’è un lavoratore dipendente e un percettore di reddito o pensione di cittadinanza, solo quest’ultimo avrà diritto al beneficio. Nell’autodichiarazione che il dipendente privato è tenuto a presentare al datore di lavoro per ricevere il bonus 200 euro, infatti, bisogna dichiarare:

  • di non aver già ricevuto il bonus se si è titolare di due o più rapporti di lavoro (in quel caso si dovrà scegliere un solo datore che gli fornisca l’incentivo);
  • che nel proprio nucleo familiare non ci siano soggetti che percepiscono reddito o pensione di cittadinanza o un trattamento previdenziale sociale di qualsiasi tipo.

Bonus 200 euro: quanto prende chi fa part-time

Un altro dubbio che in molti si pongono è sui lavoratori part-time. Per loro il bonus 200 sarà dimezzato? Pare proprio di no, perché l’articolo 31 del Decreto Aiuti parla genericamente di lavoratori dipendenti, senza specificare se a tempo pieno o parziale. Nessuna specifica è stata fatta neanche sulla tipologia contrattuale dei lavoratori assunti. Non solo dipendenti, pensionati, disoccupati, ma anche titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, percettori del reddito di cittadinanza e collaboratori domestici, lavoratori a tempo determinato, stagionali, intermittenti, lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, lavoratori autonomi occasionali ex art. 2222 codice civile. Per gli autonomi e i professionisti, invece, bisognerà ancora attendere il decreto attuativo: prevista una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro per l’anno 2022. Per concludere va comunque detto che senza ogni ombra di dubbio anche il lavoratore part-time avrà diritto all’intero importo del bonus 200 euro, e non di una quota inferiore come alcuni temevano.

Bonus 200 euro: cosa significa che è "semiautomatico", chi deve fare l'autocertificazione (e chi no)

Come si ottiene il bonus 200 euro

Fatte queste precisazioni è bene ricordare come si ottiene il bonus 200 euro. Per i dipendenti pubblici, i percettori di reddito e pensione di cittadinanza l’erogazione del bonus è automatica e avverrà nel pagamento di luglio mentre tutti gli altri lavoratori dipendenti dovranno presentare un’autocertificazione all’azienda nella quale si dichiara di essere in possesso di determinati requisiti. Stando alla normativa per ricevere il bonus 200 euro bisogna dichiarare di:

  • non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del medesimo decreto Aiuti (reddito cittadinanza, NASPI, pensione, ecc.)
  • di aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% previsto dall’articolo 1, comma 121, della Legge n. 234 del 2021 nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità (eventuale per coloro che non risultavano in forza nel primo quadrimestre 2022).

Bonus 200 euro: tutti gli articoli

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bonus 200 euro, a chi arriva dimezzato

Today è in caricamento