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Giovedì, 28 Marzo 2024
Le cose da sapere

Il bonus 200 euro non arriva a tutti in busta paga

Luglio è il mese in cui più di 30 milioni di italiani riceveranno l'assegno una tantum da parte dell'Inps. Alcuni cittadini però non ne hanno diritto, mentre altri devono rispettare alcuni rigidi parametri. Facciamo il punto

Ci siamo: il bonus da 200 euro sta per arrivare nelle tasche di 30 milioni di italiani, anche se con tempistiche e modalità di erogazione diverse. A ricevere per primi l'incentivo una tantum contro i rincari introdotto dal governo Draghi, nel mese di luglio 2022, saranno i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, i pensionati e i percettori di reddito di cittadinanza. Alle altre categorie invece spetterà ad ottobre. L'indennità una tantum da 200 euro non arriverà però a tutti i cittadini: alcune categorie sono infatti state escluse dal benefit inserito nel decreto aiuti, varato dal governo Draghi il 3 maggio scorso, e poi ritoccato il 5 maggio proprio per allargare la platea del bonus e raggiungere colf, stagionali e percettori del reddito di cittadinanza. Come hanno denunciato la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, e i segretari confederali di Cisl e Uil Giulio Romani e Domenico Proietti, ad essere esclusi sono "i lavoratori precari, gli agricoli, i lavoratori dello spettacolo che abbiano meno di cinquanta giornate lavorate nel 2021, oltre a stagisti e tirocinanti". Ma andiamo con ordine, passando in rassegna le categorie escluse dal bonus.

Il bonus 200 euro non è per tutti: chi è escluso?

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, quelli cioè con un contratto regolare al primo luglio 2022, la legge ha fissato alcuni paletti per richiedere il bonus da 200 euro, come avere un reddito inferiore ai 35mila euro all'anno e aver beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8% per almeno una mensilità, tra il primo gennaio e il 23 giugno 2022. In tal modo sono esclusi tutti coloro che sono stati assunti nel mese di giugno, quindi che non beneficiano dello sgravio in questione, e coloro hanno un contratto con termine a fine giugno e non gli viene rinnovato, perché non diventano subito disoccupati.

Nel caso dei collaboratori domestici, invece, è importante verificare la data di assunzione: per ottenere il bonus 200 euro, infatti, questi lavoratori devono risultare assunti alla data del 18 maggio (come specificato nell'articolo 32, comma 8 del decreto aiuti). Se si è stati assunti dopo non si ha diritto all'assegno, ma se si è stati licenziati dopo quella data si ha comunque diritto a ottenerlo. In ogni caso, la categoria in questione ha tempo fino al 30 settembre 2022 per presentare la domanda. Situazione simile per i co.co.co (collaboratori coordinati e continuativi): chi ha un reddito annuale superiore ai 35mila euro o non ha un contratto parasubordinato alla data del 18 maggio non ha diritto al bonus. Allo stesso modo però, secondo l'articolo 32 al comma 11, non c'è l'obbligo di avere un rapporto di lavoro attivo a luglio per ricevere il bonus 200 euro.

Anche i disoccupati senza sussidio restano fuori dalla lista dei beneficiari del bonus da 200 euro: per riceverlo, infatti, devono risultarne titolari anche nel mese di giugno. Quindi se il sussidio termina prima o finisce dopo non possono riceverlo. È incerta invece la questione per coloro che iniziano a percepire la Naspi o la Dis-coll nel corso del mese, anche se potrebbe bastare un solo giorno per ricevere il beneficio una tantum.

E veniamo ai lavoratori stagionali, che possono essere esclusi dal benefit in due casi. Il primo è che i lavoratori che risultano assunti a luglio restano fuori dall'erogazione dell'incentivo se non rispettano gli stessi requisiti dei dipendenti. L'altra possibilità è che coloro che non hanno un contratto attivo a luglio restano fuori se il reddito del 2021 è superiore ai 35mila euro e ci sono almeno 50 giornate lavorative nello stesso anno.

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