Il bonus 550 euro per alcuni lavoratori: a chi spetta e come fare domanda
L'incentivo economico contenuto nel decreto Aiuti sarà stanziato dall'Inps e non concorre alla formazione del reddito. Tutto quello che c'è da sapere
Un sostegno economico una tantum per aiutare chi lavora con contratti part time solo alcuni periodi dell'anno: è l'obiettivo del bonus 550 euro, contenuto nel testo del decreto Aiuti, diventato un provvedimento definitivo dopo l'ok definitivo dal Senato. A chi spetta questo incentivo, e come richiederlo? Il bonus 550 euro si rivolge ai dipendenti di aziende private che nel 2021 sono stati titolari di un contratto di lavoro cosiddetto "a tempo parziale ciclico verticale". Il contratto in questione deve avere le seguenti caratteristiche: prevedere periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e nel complesso non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane.
Il bonus 550 euro: a chi spetta e come richiederlo
Il bonus 550 euro non entra in conflitto con il bonus 200 euro, il cui testo è sempre contenuto nel dl Aiuti. In altre parole, l'assegnazione del contributo per i lavoratori part time non esclude la possibilità di ottenere anche l'eventuale bonus di 200 euro contro il caro energia. Può presentare domanda chi non è titolare di un altro rapporto di lavoro dipendente e non percepisce Naspi o pensione. Sui tempi dell'erogazione sarà tuttavia necessario attendere il decreto attuativo.
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Il bonus 550 euro è versato una tantum (una sola volta) direttamente dall'Inps e non concorre alla formazione del reddito. La procedura per inviare la richiesta, come previsto dal decreto semplificazioni, avverrà con il sistema telematico attraverso il portale dell'Inps, il cui accesso prevede l'utilizzo dello Spid, della carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o della carta nazionale dei servizi (CNS). La domanda potrà anche essere inviata tramite patronati o consulenti fiscali.
Come detto, il bonus 550 euro è contenuto nel testo del decreto Aiuti che, nonostante la crisi del governo Draghi, è riuscito a passare sia alla Camera che al Senato: è stato convertito in legge il 16 luglio scorso. "La ratio è quella di risarcire una platea di lavoratori, in particolare quelli occupati nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, destinatari di un part time verticale ciclico, spesso involontario, che vedranno sospesa la loro attività e la loro retribuzione e attendono pertanto un sostentamento economico", ha dichiarato il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
