Bonus auto da 4000 euro: le ultime novità sul maxi sconto per chi acquista un veicolo
La proposta di Pd, Leu e Italia Viva prevede sostanziosi incentivi per chi compra un'auto nuova (anche senza rottamazione). Resta da risolvere il nodo coperture: ecco a che punto siamo
Che fine ha fatto il bonus auto? Della misura, proposta con un emendamento al decreto rilancio da Pd, Leu e Italia Viva, avevamo parlato a inizio giugno. Per convertire in legge il decreto, ricorda Il Sole 24 Ore, ci sono ancora tre settimane di tempo ma a quanto pare, per mancanza di coperture, l’introduzione dell’incentivo potrebbe slittare ancora di qualche giorno. Ma andiamo con ordine. L’emendamento, primo firmatario Gianluca Benamati (Pd), prevede uno sconto fino a 4mila euro per l'acquisto di una vettura nuova euro 6 entro fine 2020, che scende a 2.000 euro nel 2021, a fronte della rottamazione di un usato con almeno 10 anni.
Rottamazione, come funziona il bonus auto da 4mila euro
In sostanza, lo Stato si impegna a versare fino a 2000 euro come contributo per l'acquisto di un’auto euro 6 con emissioni di CO2 superiori a 61 g/km condizionato ad uno sconto dal venditore "almeno pari alla misura del contributo statale". Per il cliente lo sconto effettivo diventerebbe dunque di 4mila euro.
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Bonus dimezzato senza rottamazione
Il bonus però potrebbe essere corrisposto anche se in misura minore, anche senza la rottamazione di un veicolo usato: il contributo in questo caso da parte dello Stato è limitato a 1000 euro sempre a condizione che sia praticato uno sconto almeno pari dal venditore.
Nel 2021 il contributo scenderebbe a euro 1.000 euro "a condizione che le motorizzazioni siano omologate nella classe euro 6 e abbiano emissioni di CO2 comprese fra i 61 g/km e i 95 g/km ed a condizione che sia praticato dal venditore uno sconto almeno pari al doppio della misura del contributo statale". Anche in questo caso, in assenza di rottamazione, l’importo del bonus verrebbe dimezzato.
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Bonus auto, a che punto siamo?
La misura, ovviamente molto attesa dalle aziende del settore automotive, non ha per adesso messo d’accordo i partiti di maggioranza, sembra a causa della riluttanza del M5s a concedere un bonus non solo per le elettriche, ma anche per l’acquisto di auto benzina e diesel.
Tuttavia, riferisce sempre "Il Sole" l’impasse sembra vicina a sbloccarsi: in cambio del sì, il M5s potrebbe ottenere la garanzia di un rafforzamento degli incentivi per elettriche e ibride oltre che rassicurazioni sul fatto che il bonus, se dovesse ottenere il sì dell’aula, contribuirebbe a svecchiare anche il parco auto circolante. Una manna sia per i clienti che per l’ambiente. Restano da definire i dettagli: l’importo del bonus non dovrebbe discostarsi molto da quello indicato nell’emendamento Benamati, ma bisognerà trovare una quadra anche per quanto riguarda le soglie limite in termini di emissioni per godere dell’incentivo. Resta il problema delle coperture. Secondo "Il Sole", proprio per mancanza di fondi, la misura potrebbe essere approvata con il decreto che Gualtieri ha annunciato per metà luglio.