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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Buoni benzina fino a 200 euro per i dipendenti: a chi spettano e come ottenerli

Al beneficio possono accedere i datori di lavoro del settore privato e possono essere erogati ai dipendenti per supportarli nella spesa per il carburante: tutte le regole e le istruzioni fornita dall'Agenzia delle Entrate

Tra le novità introdotte dal Governo con il Dl Aiuti c'è anche la possibilità per i datori di lavoro del settore privato di erogare ai propri dipendenti dei buoni carburante per supportare i lavoratori alle prese con gli aumenti di benzina e diesel. Ma come si possono richiedere? Qual è l'importo dei buoni? L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni per ottenere i bonus, che potranno essere erogati soltanto nel 2022 e avranno un valore massimo di 200 euro, e inoltre non sono tassati in capo ai dipendenti e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa. Nella circolare n° 27/E dell'Agenzia sono contenute tutte le istruzioni rivolte a datori di lavoro e dipendenti che intendono ottenere i buoni carburante e tutte le regole da seguire.

Buoni carburante fino a 200 euro: a chi spettano

In base alla norma, possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati. A questo proposito, il documento di prassi chiarisce che rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Sono invece escluse dall’agevolazione le amministrazioni pubbliche. Quanto alla categoria di lavoratori destinatari dei buoni benzina, è essenziale che si tratti di titolari di reddito di lavoro dipendente. Considerato che la norma è volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possano essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

Bonus e regole da seguire

I buoni benzina sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano). Sul punto, la circolare specifica che dà diritto all’agevolazione anche l’erogazione di buoni (o titoli analoghi) per la ricarica di veicoli elettrici. Il bonus benzina di 200 euro non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir; va quindi conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit. Ne consegue che, al fine di fruire dell’esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina). I buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive. In questa ipotesi, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”, nel rispetto della normativa prevista, per i premi di risultato, dall’articolo 1, commi da 182 a 190, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.

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