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Venerdì, 29 Marzo 2024
La misura della discordia

Bonus edilizi e superbonus al 110%, si cambia ancora: ecco le nuove regole

Allo studio un decreto per sbloccare la cessione multipla dei crediti, ma solo a istituti vigilati dalla Banca d'Italia e fino a un limite di tre volte. Ci sarà anche un "bollino anti-frode"

Le regole su bonus e superbonus verranno riviste, ma il decreto è ancora tutto da definire, almeno nei dettagli. L’obiettivo del provvedimento è ovviamente quello di mettere un freno alle truffe di cui molto si è parlato negli ultimi giorni e che potrebbero costare allo Stato oltre 4 miliardi di euro. Stando ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, i bonus più utilizzati per frodare lo Stato sono stati il bonus facciate (46%) e l'eco-bonus (34%), bonus locazioni (9%), sisma-bonus (8%) e solo in ultimo il superbonus (3%). Il meccanismo utilizzato per le truffe in molti casi sarebbe simile. Sotto accusa c’è la norma sulla cessione senza limiti dei crediti di imposta, una possibilità introdotta dal governo Conte e cancellata dall’esecutivo in carica che per mettere fine alle frodi ha introdotto il divieto di cedere i crediti più di una volta.

Il quadro, ha fatto sapere venerdì il ministro dell'Economia Daniele Franco, "era caratterizzato da una mancanza di strumenti di verifica. Mancanza che ha fatto sì che questa moneta fiscale potesse circolare molto facilmente ma anche essere falsificata".

La stretta introdotta da Draghi in ogni caso non è piaciuta alle forze politiche e ha fatto arrabbiare gli imprenditori edili che in molti casi si sono trovati a non poter più cedere il proprio credito alle banche per finanziare i lavori. E dunque? A quanto pare si tornerà al passato, ma per arginare le truffe saranno comunque previsti dei paletti. Una delle ipotesi, ventilata dallo stesso ministro Franco in conferenza stampa, è quella di consentire "non una sola cessione, ma 2 o 3 cessioni" e "attribuire un codice a ogni operazione". 

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Come cambieranno le regole sulla cessione dei bonus

In base alle indiscrezioni delle ultime ore, la cessione dei crediti dovrebbe tornare fino a un massimo di tre volte e solo a banche o intermediari finanziari vigilati dalla Banca d'Italia come chiesto da varie forze politiche. Inoltre verrà introdotto un bollino antifrode: si tratta del codice identificativo di ogni operazione di cessione di cui parlava il ministro Franco. In questo modo l’Agenzia delle Entrate dovrebbe riuscire, nel caso in cui si configuri un’operazione sospetta, a individuare il primo titolare del credito. Questo almeno è l'auspicio, poi come sempre la realtà è un po' più complessa.

Uno degli escamotage più usati dai truffatori è stata proprio la cessione a ripetizione dei crediti fiscali a più soggetti: un credito generato in maniera farlocca veniva poi ceduto più volte in modo da confondere le acque e rendere impossibile per l'Agenzia delle Entrate risalire al primo titolare del credito.  "Su un depliant delle Poste – ha osservato venerdì il premier Draghi - c'è scritto che non è necessario fare nessuna documentazione, che è sufficiente verificare di essere titolari del credito. Se ci troviamo in questa situazione è perché si è voluto costruire una sistema con pochissimi controlli". 

La stretta introdotta con il dl Sostegni avrebbe bloccato questo meccanismo, ma d’altro canto avrebbe altresì "depotenziato" i bonus rendendoli meno appetibili. Dunque si cambierà di nuovo. L'esecutivo dovrebbe intervenire con un decreto ad hoc, ma non è neppure esclusa una modifica al decreto Sostegni ter in sede di conversione (in questo caso però i tempi potrebbero essere troppo lunghi).

Perché Draghi e il M5s stanno litigando sui bonus edilizi (e sul superbonus)

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