Il bonus lockdown che arriva dall'Inps per ristoranti e bar
È una delle novità del decreto Ristori: dovrebbe arrivare a novembre. Ecco cos'è e come funziona
Il cosiddetto "bonus lockdown" è un nuovo indennizzo previsto nel decreto Ristori che l'Inps dovrebbe erogare alle attività, come ristoranti o bar, maggiormente colpite dall'ultimo Dpcm con le nuove restrizioni per limitare i contagi da coronavirus. Cos'è e come funziona? Facciamo chiarezza. Secondo le anticipazioni, per poter richiedere questo bonus un'azienda deve aver registrato una riduzione del proprio fatturato di almeno il 20%. Per un massimo di quattro mesi, i datori di lavoro avranno la possibilità di scontare il totale dei contributi dei propri dipendenti. Se le perdite confermate della società sono invece meno del 20%, il bonus lockdown erogato sarà al 50%.
A chi verrà erogato il "bonus lockdown"
Questo bonus Inps dovrebbe arrivare a novembre, ma non è ancora stata comunicata una data ufficiale. Il bonus verrà erogato a tutte quelle attività - come bar, ristoranti, palestre o cinema - che vengono maggiormente colpite dal nuovo Dpcm (quello del 24 ottobre). Non tutti i settori commerciali potranno richiedere questo bonus: per esempio, è stato escluso il settore agricolo. Il bonus lockdown si va ad aggiungere a un altro indennizzo previsto dall'Inps per un'altra categoria di lavoratori: quelli stagionali del turismo, dello spettacolo e gli intermittenti dello sport. L'ipotesi sarebbe quella di confermare gli importi dei primi bonus erogati durante il lockdown, cioè un aiuto una tantum di importo pari a 600 o mille euro.
Dpcm entro il 9 novembre: come sarà il nuovo lockdown
Previsto anche un bonus Inps per i lavoratori dipendenti e autonomi, che dovrebbe arrivare fino a 1.800 euro. I beneficiari dell'indennizzo devono aver cessato, ridotto o sospeso la propria attività o il proprio rapporto di lavoro, e non devono aver avuto accesso alle misure previste dal decreto Cura Italia. Per questa categoria di lavoratori l'importo riconosciuto è di 600 euro al mese per il periodo di marzo, aprile e maggio.
Tra le altre novità inserite nel decreto Ristori c'è anche la terza proroga del divieto di licenziamento, portato a fine gennaio 2021 e poi prolungato fino a fine marzo: non sarà più legato alla fruizione della cassa integrazione introdotta per il coronavirus.