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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Dopo il reddito arriva il matrimonio di cittadinanza? Ma il bonus non è per tutte le coppie

Fino a 20mila euro per le coppie under 35, ma solo se si sposano in chiesa: gli sgravi sono previsti in una proposta di legge all'esame della Commissione finanze della Camera

Un aiuto ai giovani sposi: 20mila euro in 5 anni da detrarre dalle tasse per le coppie che decidono di convolare a nozze. Lo prevede una proposta di legge presentata come primo firmatario dal deputato della Lega Domenico Furgiuele e sottoscritta da altri 51 deputati. Il testo, su cui sono in corso gli approfondimenti dell'apposita commissione della Camera circa al sostenibilità economica della misura, non manca di far discutere per via dei paletti cui ascrivere l'aiuto economico. 

Il bonus per le coppie infatti è riservata solo agli sposi under35, a basso reddito e che convolano a nozze in chiesa. 

Bonus matrimonio, niente sgravi per le unioni civili

L'idea di introdurre il "bonus matrimonio" nasce dalla constatazione del crollo dei matrimoni religiosi (-34%)passati dagli oltre 162mila registrati nel 2006, agli appena 107mila celebrati nel 2016.

Come spiega la proposta di legge il bonus matrimonio le coppie che convoleranno a nozze secondo il rito religioso avranno la possibilità di usufruire della detrazione del 20% delle spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso quali: ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il servizio di coiffeur e di make-up e, in fine, il servizio del wedding reporter.

Bonus matrimonio, a chi spetta

Secondo la proposta di legge il bonus matrimonio spetta alle coppie under 35 anni che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2018 non superiore a 23.000 euro e non superiore a 11.500 euro a persona.

Le spese detraibili connesse alla celebrazione del matrimonio religioso sono stabilite nella cifra massima di 20.000 euro e sono ripartite tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

bonus matrimonio

Bonus matrimonio, solo agli italiani

Le spese devono state essere sostenute nel territorio dello Stato italiano e, in fine, i beneficiari del bonus devono essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni. La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello redditi persone fisiche). Occorre, pertanto, effettuare i pagamenti delle spese con bonifico ovvero con carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto tramite bonifico, non è necessario utilizzare quello appositamente predisposto dalle banche e dalla società Poste italiane Spa.

I documenti da conservare al fine di usufruire del bonus matrimonio sono la ricevuta del bonifico, la ricevuta di avvenuta transazione per quanto riguarda i pagamenti con carta di credito o di debito, la documentazione di addebito sul conto corrente e tutte le fatture di acquisto, riportanti la natura, la quantità e qualità dei beni e dei servizi acquistati.

Bonus matrimonio, quanto costa

Il "Bonus matrimonio" secondo quanto si legge nel testo dei proponenti costerebbe allo Stato 65 milioni di euro per l’anno 2019, in 75 milioni di euro per l’anno 2020 e in 85 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.

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