rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Bonus mutuo: così una rata la paga il Fisco

Detraendo gli interessi passivi e gli oneri accessori sul mutuo, il contribuente può usufruire di una detrazione Irpef: ecco come funziona

Con la possibilità di detrarre gli interessi passivi del mutuo, si trasforma per i contribuenti in un vero e proprio risparmio, equivalente ad una rata del mutuo stesso. Cerchiamo di capire come.

Bonus mutuo: detrazione Irpef

Una rata del mutuo la paga lo Stato? In poche parole sì. Tale risparmio, riservato a chi ha acceso un mutuo per l'acquisto di un immobile, consiste nella possibilità di detrarre dall'Irpef il 19% delle spese pagate dal contribuente a titolo di interessi passivi del mutuo. L'agevolazione fiscale spetta ai contribuenti che per la dichiarazione dei redditi utilizzano in modello 730 (sia ordinario, sia precompilato) e anche a chi utilizza il modello Unico, a patto che la dichiarazione sia relativa all'acquisto di un'immobile da utilizzare come abitazione principale. Un vantaggio molto evidente per i mutui di lunga durata.

Cambiare mobili e finestre spendendo la metà: ecco come fare

Bonus mutuo: l'importo

L'Agenzia delle Entrate prevede la possibilità di detrarre il 19% delle spese pagate dal contribuente a titolo di interessi passivi del mutuo e di oneri accessori. Tale detrazione diminuisce con il passare del tempo, così come diminuisce anche il capitale da restituire. Il tetto massimo per la detrazione sul mutuo è di 4mila euro. Tra gli oneri accessori detraibili figurano le seguenti voci:

  • la commissione spettante agli istituti per la loro attività di intermediazione;
  • gli oneri fiscali come ad esempio l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato;
  • la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti;
  • le maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni di cambio relative a mutui stipulati in Ecu o altra valuta;
  • le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica.

Bonus condizionatori 2018, cos'è e come funziona

Bonus mutuo: separazione o divorzio

Ma cosa succede alla detrazione in caso di separazione o divorzio? Nella prima ipotesi, il coniuge separato rientra ancora tra i familiari, invece, nella seconda, il coniuge che ha trasferito la sua dimora abituale, mantiene il diritto alla detrazione per la quota di competenza, se nell’immobile vivono in maniera abituale i suoi familiari. Anche l'usufruttuario di un immobile può detrarre gli interessi passivi del mutuo. 

Bonus risparmio energetico 2018: come ottenere lo sconto Irpef

Bonus mutuo, come perderlo

La detrazione degli interessi sul mutuo è legata all'utilizzo dell'immobile in questione come prima casa. Se l'abitazione perde tale qualifica, viene meno anche la detraibilità, ovviamente dall'anno successivo a quello in cui si smette di usare l'immobile come abitazione principale. Se tale condizione dovesse cambiare nuovamente, il contribuente potrà usufruire della detrazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bonus mutuo: così una rata la paga il Fisco

Today è in caricamento