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Domenica, 2 Aprile 2023
Sistema ko

Il bonus patente 2023 è un flop

La piattaforma messa a disposizione dal ministero dei Trasporti è andata in tilt nel giro di qualche ora, non reggendo l'onda d'urto delle migliaia di richieste ricevute. "Un flop annunciato", come denuncia Confarca

Falsa partenza per il bonus patente, che nella giornata di ieri, martedì 14 febbraio, ha fatto il suo "esordio" tra mille problematiche. Nel giro di un'ora sono stati erogati 5 milioni di euro a circa duemila autisti, tra rallentamenti e sistema di erogazione in tilt che hanno evidenziato non poche difficoltà nelle fasi di registrazione. La misura, introdotta nel giugno del 2022 dall’ex ministro Giovannini, prevede lo stanziamento di una somma fino a 2.500 euro per gli aspiranti autisti e autotrasportatori, pari all’80% delle spese sostenute, ma la piattaforma messa a disposizione per presentare le domande ha manifestato subito enormi criticità. "Un flop annunciato", come ha commentato Paolo Colangelo, presidente della Confarca,  confederazione italiana che rappresenta oltre duemila autoscuole su tutto il territorio nazionale, secondo cui il sito indicato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha retto l’onda d’urto delle migliaia e migliaia di richieste ricevute in poche ore. Ricordiamo che il bonus è utilizzabile esclusivamente per conseguire una delle seguenti patenti: C, C1, CE, C1E, D, D1, DE ,D1E, CQC-Carta di Qualificazione del Conducente.

Bonus patente, sistema in tilt

Il sistema gestito dalla Sogei è andato in down più volte, con ogni probabilità a causa di un sovraccarico del server: evento assolutamente prevedibile, rincara Colangelo, il quale snocciola tutte le perplessità avanzate lo scorso anno durante gli incontri al dicastero con l’ex ministro al ramo. "Abbiamo sempre criticato le modalità di erogazione di questo bonus - afferma il presidente della Confarca - perché il precedente governo non aveva fatto i conti con l’enorme richiesta che proviene da tutto il territorio nazionale. La profezia si è avverata ieri, con blocchi continui del sistema e cinque milioni di euro erogati per duemila richieste, vale a dire la totalità del fondo a fronte di una richiesta di circa 30mila aspiranti autisti".

"Un bonus strutturato male"

Bonus strutturato male, fa notare ancora Colangelo, poiché "questi soldi rischiano di non rispondere alla reale domanda proveniente dalle varie regioni italiane, destinando risorse in maniera generica e senza tener conto della spesa di ogni richiedente per l’ottenimento del titolo di guida”. “Ci sono aspiranti autisti che hanno bisogno di una sola patente di guida e a cui saranno destinati momentaneamente 2.500 euro, fondi che non saranno utilizzati del tutto e che saranno sbloccati solo tra prossimi 18 mesi, oppure all’ottenimento della patente - chiosa il rappresentante della confederazione - Il rischio concreto è che queste risorse vengano sprecate senza soddisfare la reale richiesta dei vari comparti legati all’autotrasporto".

La falsa partenza

Alla luce della falsa partenza di ieri, Colangelo pone l’attenzione anche sul funzionamento della piattaforma per l’ottenimento del bonus patente, "la stessa già utilizzata per l’erogazione del bonus biciclette". "Ad oggi, ci sono colleghi delle autoscuole che ancora non sono riusciti a registrarsi sul portale - aggiunge il presidente della Confarca  - La gestione Sogei, società che ha il compito di far funzionare questo sistema, percepisce più di un milione di euro per una piattaforma che allo stato attuale è inefficiente. Abbiamo sin da subito avviato le interlocuzioni con il viceministro Galeazzo Bignami, il quale ha mostrato la massima disponibilità nei confronti degli operatori, per cercare delle soluzioni percorribili ed eque, a vantaggio delle migliaia di aspiranti autisti di cui necessita il comparto e, più in generale, il territorio italiano".

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