Bonus ristrutturazione al 110%, due buone notizie: estensione e proroga
Il governo è al lavoro per estendere il superbonus al 110% per l'efficientamento energetico e le misure antisismiche fino al 2022 anche alle seconde case: proposta di modifica condivisa da Pd e Movimento 5 stelle. Facciamo chiarezza
Bonus ristrutturazione al 110%, ci sono due buone notizie: si va verso un'estensione della misura, con proroga della maxi detrazione al 2022, aumentando i fondi. Di cosa stiamo parlando? L'ecobonus al 110% per interventi di efficientamento energetico, antisismici o di installazione di pannelli solari potrebbe essere esteso anche alle seconde case, purché non di lusso: è quanto prevede un emendamento della maggioranza al decreto Rilancio. La proposta di modifica - condivisa da Pd, Movimento 5 stelle e Italia Viva - prevede anche l'estensione del bonus agli impianti sportivi e agli alberghi fino a tutto il 2022, con un aumento delle risorse.
In tal modo, l'ecobonus sarebbe applicabile a tutte le prime case e alle seconde case, purché non di lusso. "Abbiamo fatto un grande lavoro. La maggioranza si è incontrata ed ha provato ad apporre delle modifiche importanti al testo, trovando la giusta sinergia, quindi si tratta di un grande successo che consolida il governo. Meno litigi e più emendamenti comuni, come in questo caso rappresentano un modello di buon auspicio per il lavoro futuro", ha spiegato all'Adnkronos la deputata Pd Martina Nardi, tra i firmatari della proposta di modifica.
Bonus ristrutturazione al 110%, le due buone notizie
Il bonus ristrutturazione consiste in forti detrazioni fiscali che possono coprire il 110% delle spese sostenute, e sarà possibile usufruirne - secondo le disposizioni vigenti al momento - a partire dal 1 luglio fino alla fine del 2021. Gli interventi, se non ci saranno cambiamenti ma il governo sembra orientato diversamente, sono possibili in condominio o nelle abitazioni unifamiliari. Secondo questa proposta di modifica condivisa dalla maggioranza di governo, la detrazione al 110% si applicherebbe alle spese sostenute dal primo luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2022, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo nei casi, tra gli altri, di interventi di isolamento termico; sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di riscaldamento con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto. Inoltre, nei condomini dove non fosse possibile, la detrazione si applicherebbe alla singola unità immobiliare.
Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha commentato l'ok all'emendamento che prevede l'estensione del superbonus: "Accolgo con favore le proposte trasversali volte a estendere il superbonus al 110% per l'efficientamento energetico e le misure antisismiche fino al 2022, anche a tutte le seconde case. È ed è sempre stato questo il mio obiettivo, infatti la proposta iniziale che ho presentato prevedeva proprio questo ampio margine temporale e di applicazione per il super ecobonus e il super sisma bonus. Ben venga quindi che ci sia tale consenso, espresso non solo dalla maggioranza ma anche dalle forze di opposizione, per tornare alla formulazione originaria di una misura che consentirà di rilanciare in maniera decisa la crescita economica e tutelare l'ambiente".
Come sfruttare il superbonus al 110% negli immobili in condominio
Come sfruttare al meglio il superbonus del 110% negli immobili in condominio? E' stato questo il tema al centro di una riunione del Coordinamento condominiale Confedilizia, alla quale hanno partecipato legali, tecnici, esperti del settore ed amministratori. Dallo scorso 18 maggio - come confermato da una recente faq della Presidenza del Consiglio - è possibile convocare le assemblee in presenza. "Occorre quindi organizzarsi sui passi da compiersi per riuscire ad adottare, in breve tempo, le delibere per avviare i lavori utili ad accedere ad ecobonus e sismabonus potenziati", sottolineano gli esperti. Nel corso della riunione è stato ricordato che per approvare gli interventi volti alla riqualificazione energetica degli edifici individuati attraverso un attestato di prestazione energetica o una diagnosi energetica, è sufficiente una maggioranza molto ridotta, la più bassa che ci sia in ambito condominiale (la stessa utile per approvare, ad esempio, un rendiconto consuntivo o un bilancio preventivo). Allo stesso tempo, però, si sono anche evidenziate le difficoltà di assumere decisioni del genere entro la fine del 2021. Soprattutto per gli interventi antisismici, infatti, è emerso che occorre eseguire una serie di indagini preliminari che richiedono necessariamente del tempo. Per questo, l'appello unanime di tutti i partecipanti è stato per un rinvio della scadenza almeno di un anno (al 2022), così da consentire a tutti i condomini interessati di usufruire delle speciali agevolazioni fiscali previste.