Il bonus rottamazione cambia ancora: sorpresa da 500 euro per chi ha il motorino
Nell'ultima versione del dl Clima il bonus mobilità è stato allargato anche ai motocicli: l'importo dell'agevolazione sarà di 500 euro, ma soltanto per alcune tipologie veicoli
Bozza dopo bozza, il decreto legge sul clima subisce cambi e variazioni, soprattutto per quanto riguarda le sue misure chiave. La misura più soggetta a modifiche fino a questo momento è senza dubbio quella riguardante il bonus rottamazione, chiamato anche “bonus mobilità”, passato prima da 2.000 euro a 1.500, con la platea che è stata allargata ai veicoli Euro 3 (nella prima scrittura era fruibile soltanto con la rottamazione di vetture immatricolate come Euro 4). Nell'ultima verisone del testo c'è una sorpresa che farà felici i possessori di un motociclo: il bonus mobilità vale anche per la rottamazione delle due ruote, avrà un importo di 500 euro e sarà valido per i motorini Euro 2 ed Euro 3 a due tempi.
Bonus rottamazione per auto e motorini: come funziona
Il bonus, 1.500 euro per le auto e 500 per i motorini, potrà essere utilizzato nei tre anni successivi per l'acquisto di abbonamenti al servizio di trasporto pubblico e altri servizi.
''Al fine di ridurre le emissioni climalteranti - si legge nell'articolo 5 della bozza del dl clima - coloro che rottamano "entro il 31 dicembre 2021 autovetture omologate fino alla classe Euro 3, ottengono, nel limite di spesa di 5 milioni di euro per il 2019 e 125 milioni per il 2020 e 2021 e fino ad esaurimento delle risorse un 'buono mobilità' pari a 1.500 euro per essere utilizzato, entro i successivi tre anni, per l'acquisto anche a favore di un convivente, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi ad esso integrativi, nonché di biciclette anche a pedala assistita". Il 'buono mobilità', si legge ancora, "non costituisce reddito imponibile del beneficiaro e non rileva ai fini del computo del valore dell'indicatore della situazione economica equivalente".
Il discorso rimarrà simile anche per i motorini, con l'unica variante rappresentata dall'importo del bonus e dalle restrizioni riguardanti i motocicli con cui sarà possibile usufruire dell'agevolazione che, ricordiamo, dovranno essere Euro 2 ed Euro 3, con motore a due tempi. Vale invece sia per le auto che per i motorini, il fatto che l'agevolazione sia riservata ai residenti nelle città interessate da procedura di infrazione comunitaria per ridurre le emissioni co2. Da questo punto di vista i “cartellini gialli” dell'Ue non sono certo pochi: la procedura 2014/2147 riguarda Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio, mentre la procedura 2015/2043 coinvolge Liguria, Toscana, Molise e Sicilia.
Dl Clima, le altre misure
Ma il bonus mobilità non è l'unica misura del decreto legge sul clima a subire modifiche. Nell'ultima riscrittura ha trovato nuovamente spazio il contributo fino a 5.000 euro per gli esercenti che attrezzano green corner per prodotti sfusi o alla spina, alimentari e per l'igiene personale, nei propri negozi. Una misura presente nella prima bozza, tagliata in quella successiva e adesso ritornata in quest'ultima versione. Per quanto riguarda i prodotti sfusi e alla spina, il testo stabilisce inoltre che il contenitore offerto dall'esercente non debba essere monouso e che il periodo di durata di questo tipo di vendita deve essere di minimo tre anni. Il dl Clima destina anche 40 milioni alla creazione, il prolungamento e ammodernamento di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale. Cancellata invece la riduzione dei sussidi ambientali dannosi, che però dovrebbe trovare spazio nella legge di Bilancio