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Giovedì, 25 Aprile 2024

Antonio Piccirilli

Giornalista

Alle terme a spese dello Stato: perché il nuovo bonus è una beffa

A Bonuslandia c'è sempre di che stupirsi. L'ultima in ordine di tempo è l'introduzione del bonus terme, "un'agevolazione - citiamo dal sito del ministero dello Sviluppo - di cui il cittadino può beneficiare prenotando i servizi termali di proprio interesse presso uno stabilimento termale prescelto". A scanso di equivoci va detto che la misura è stata introdotta lo scorso anno all'epoca del governo Conte, ma è divenuta operativa solo in questi giorni dopo il decreto attuativo firmato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

L'incentivo consiste in uno sconto del 100% "sul prezzo d'acquisto dei servizi termali prescelti, fino a un massimo di 200 euro". Piccolo dettaglio: non ci sono limiti di reddito, né serve la prescrizione medica. Per ottenere il bonus, che spetta di fatto a tutti gli italiani maggiorenni, basta scegliere uno dei servizi termali accreditati.

Quanto ci costerà? Il Mise ha fatto sapere che le risorse stanziate sono 53 milioni di euro, ma la misura mira "a sostenere un settore particolarmente colpito dall'emergenza Covid". Domanda: ce n'era proprio bisogno? Al netto delle perplessità sulla politica dei bonus a pioggia, ci si chiede se sia accettabile l'introduzione dell'ennesima agevolazione senza limiti di ISEE.

Era già successo con il bonus bici e monopattino, è risuccesso con il bonus Tv, ma la lista di incentivi a cui si può accedere a prescindere dal reddito è piuttosto lunga e comprende, tra gli altri, i vari bonus introdotti negli anni per la ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici. Misure che potranno avere anche una ratio (sostenere le imprese, favorire la transizione ecologica etc), solo che a guardare le cose da un'altra angolazione questa ratio è più sfuggente. E ci si chiede ad esempio perché chi non arriva a fine mese debba contribuire, con le sue tasse, agli agi di chi magari alle terme può andarci in Lamborghini. L'articolo 53 della Costituzione stabilisce che "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva". Ma i bonus, quelli no. Sono gli stessi per tutti.

Dal bonus per andare alle terme agli sconti su tv e mobili: benvenuti a bonuslandia

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