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Venerdì, 29 Marzo 2024
La nuova misura

Arriva il bonus trasporti: cosa è e come funziona

L'agevolazione è inserita del dl aiuti. Lo scopo è quello di "mitigare l'impatto del caro energia sulle famiglie". Ci sono però regole ben precise per averlo

Aiutare chi ogni giorno usa i mezzi pubblici per andare a scuola o raggiungere il posto di lavoro. E' lo scopo del bonus trasporti, inserito nel dl aiuti. E' il pacchetto studiato dal Governo per fronteggiare i rincari che stanno mettendo a dura prova famiglie, imprese ed enti locali. Il decreto è nato formalmente lunedì, ma oggi 5 maggio è tornato all'esame del Consiglio dei ministri per "aggiustamenti tecnici". Sul tavolo ci sono misure di impatto come il bonus 200 euro una tantum, provvedimenti relativi al Superbonus e, appunto, il buono trasporti. Vediamo cosa è e come funzionerà questa misura.

Le novità del decreto aiuti

A cosa serve il bonus trasporti

Lo scopo è quello di "mitigare l'impatto del caro energia sulle famiglie, in particolare in relazione ai costi di trasporto per studenti e lavoratori".

Quante risorse ci sono

Viene istituito un fondo nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, con dotazione pari a 100 milioni di euro per l'anno 2022, "finalizzato a riconoscere, nei limiti della dotazione del fondo e fino a esaurimento delle risorse, un buono da utilizzare per l'acquisto, a decorrere dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del decreto interministeriale di cui al comma 2 e fino al 31 dicembre 2022, di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale".

Quanto vale il buono

"Il valore del buono di cui al primo periodo è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l'acquisto dell'abbonamento e, comunque, non può superare l'importo di euro 60. Il buono di cui al primo periodo può essere riconosciuto esclusivamente in favore delle persone fisiche diverse da quelle che, nell'anno 2021, hanno dichiarato un reddito personale ai fini Irpef superiore ai 35.000 euro".

Nel decreto si specifica che il buono è personale e utilizzabile "per l'acquisto di un solo abbonamento". Inoltre non è cedibile, "non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell'indicatore della situazione economica equivalente".

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