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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il governo vuole prorogare il bonus vacanze, ma molti non lo hanno ancora speso

"A luglio e agosto il bonus è andato benissimo perché i contagi andavano bene, poi quando i numeri tornano a essere preoccupanti come in questi giorni la gente rinuncia a fare il viaggio e il bonus lo tiene in tasca", ha detto il ministro Franceschini

Il bonus vacanze legato al coronavirus spendibile anche nei primi mesi del 2021? Il governo ci sta pensando, anche se molti cittadini non lo hanno ancora speso. Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Dario Franceschini ha spiegato che la copertura per il bonus vacanze "è di due miliardi per il 2020 e il 2021. Finora lo hanno ritirato più di un milione e seicentomila persone, famiglie. Non mi pare un numero basso. Ci sono circa un milione di famiglie o di persone che lo hanno ritirato, hanno il bonus in tasca, ma non lo spendono perché non si fidano ad andare a fare un weekend o un viaggio. Stanno aspettando come va la curva del contagio. Quindi, siccome il bonus vale fino al 31 dicembre io sto ragionando di prorogare la validità del bonus, in modo che chi lo ha ritirato possa continuare a usarlo anche nei primi mesi del 2021".

Secondo Franceschini, "a luglio e agosto il bonus è andato benissimo perché i contagi andavano bene, poi quando i numeri tornano a essere preoccupanti come in questi giorni la gente rinuncia a fare il viaggio e il bonus lo tiene in tasca. Quindi noi alla fine vedremo quanto sarà stata la minor copertura necessaria e quei soldi, mi sono già impegnato, resteranno nel settore del turismo".

"Bonus vacanze? Una misura fallimentare"

Antonio Zacchera, responsabile Turismo di Azione, ha affermato che "dopo il fallimento estivo del bonus vacanze il ministro Franceschini ha annunciato la volontà di estenderne la validità anche per i primi mesi del 2021. Una misura fallimentare che al 31 agosto ha visto soltanto 600 milioni utilizzati, contro i 2 miliardi e 400 milioni previsti. Restano quindi disponibili e inutilizzati quasi 2 miliardi di euro. In altre parole un fallimento preannunciato sia dal lato delle famiglie, perché complicato da poter ottenere, sia dal lato degli esercenti, che non ottengono liquidità immediata".

Per l'esponente del partito di Carlo Calenda "questo è il risultato della politica degli annunci, puro marketing politico di un Governo che pensa di risolvere una crisi così profonda con incentivi a pioggia e non con profondi investimenti per il settore più colpito dalla pandemia che vale oltre il 13% del Pil italiano". "Nonostante il fallimento, rilevabile anche dai numeri forniti dal Ministero, il Mibact pensa di estendere la durata del Bonus vacanza dimostrando poca sensibilità, e scarsa capacità di analisi, e nessun interesse alle richieste che invece arrivano dagli operatori del turismo. Franceschini - conclude Zacchera - spaccia come un successo l'estensione della durata del bonus, quando sa invece che prolungarlo significa nascondere l'incapacità del Governo nel programmare la destinazione delle risorse, già poche di per sé, per un settore che ha imboccato, senza responsabilità diretta, un tunnel oscuro".

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Cos'è il bonus vacanze e come richiederlo

Il bonus vacanze fa parte delle iniziative previste dal “Decreto Rilancio” e offre un contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Può essere richiesto e speso dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. È destinato ai nuclei familiari con ISEE fino a 40mila euro. Per il calcolo dell’ISEE è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. L’importo del bonus è modulato a seconda della numerosità del nucleo familiare: 500 euro per nucleo composto da tre o più persone, 300 euro da due persone, 150 euro da una persona.

Il bonus può essere richiesto e viene erogato esclusivamente in forma digitale. Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettonica). Al momento della richiesta del bonus, infatti, si dovranno inserire le credenziali SPID e successivamente fornire l’Isee. Il bonus attribuito al tuo nucleo familiare sarà identificato da un codice univoco, a cui sarà associato anche un QR code: non dovrai stamparlo, ma potrai averlo sempre a disposizione sul tuo smartphone. Ti basterà comunicarlo all’albergatore, insieme al tuo codice fiscale, quando dovrai pagare il tuo soggiorno alla struttura dove sceglierai di trascorrere le vacanze. Il bonus deve essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia (albergo, campeggio, villaggio turistico, agriturismo e bed & breakfast).

E' fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore; il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno (fattura, documento commerciale, scontrino/ricevuta fiscale). Lo sconto applicato come “Bonus vacanze” sarà rimborsato all’albergatore sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione, o cedibile anche a istituti di credito.
 

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