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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Il bonus vacanze è un flop? Lo useranno solo 2 italiani su 10

Secondo una indagine di Confesercenti, solo il 21% dei nostri connazionali sfrutterà il contributo fino a 500 euro introdotto dal dl Rilancio. Il motivo? Pesano l'incertezza, i requisiti e l'attuale assenza del portale per accedere al servizio

Il bonus vacanze, il contributo da 500 euro previsto dal decreto Rilancio per rilanciare il turismo in Italia, sembra non affascinare molto gli italiani. La misura prevede una somma (da 150 euro per i single a 500 euro per le famiglie) da poter spendere, in un'unica soluzione, nelle strutture ricettive della penisola, verrà utilizzata soltanto da 2 italiani su 10, ossia il 21%. Il dato emerge da un sondaggio condotto da Swg con Confesercenti, su un campione di consumatori distribuiti sul territorio nazionale a proposito di questa misura indirizzata alle famiglie, ma anche alle coppie e ai single (rispettivamente 300 euro e 150 euro) con Isee fino a 40.000 euro.

Bonus vacanze, il problema dell'incertezza

Inoltre, dal sondaggio risulta che per la metà degli intervistati (il 51%) la decisione di utilizzarlo non è maturata, mentre un 28% dichiara di essere indeciso in merito. Ma come mai solo il 21% degli italiani vorrebbe usufruire di questo contributo? E' probabile che l'incertezza giochi a sfavore. Il recepimento delle informazioni su come richiedere e ottenere il bonus è ancora limitato: il 57% degli intervistati afferma infatti di non essere informato a sufficienza sulle modalità e i requisiti per la fruizione. Del resto, il Bonus vacanze potrà essere richiesto e sarà erogato esclusivamente in forma digitale ma, al momento, non è ancora possibile accedere al beneficio. Sul sito dell'Agenzia delle Entrate c'è scritto: "presto ti forniremo indicazioni precise sull'app per smartphone a cui dovrai accedere per ottenerlo".

Per usufruirne, comunque, è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un'identità digitale Spid o della Carta d'Identita Elettronica. Inoltre, al ricerca evidenzia ancora questa scarsa propensione a usufruire del bonus: alla domanda 'andrebbe in vacanza se non ci fosse il bonus', il 43% del campione risponde affermativamente, mentre un altro 36% si mostra indeciso sulla scelta di prenotare una meta vacanziera per l'estate ed il 21% dichiara, infine, che senza il contributo rinuncerebbe. In particolare, sono le persone residenti in centri medio-piccoli e di condizione economica media a pensare di utilizzarlo. Sono i giovani a dimostrare una maggiore disponibilità e chi è in una condizione economica positiva. Come dire chi ha proprio voglia di muoversi e chi aggiunge il bonus a una sua esistente capacità economica.

Bonus vacanze come funziona e come richiederlo

Il Bonus vacanze è per i vacanzieri che prenotano presso strutture ricettive italiane ed è utilizzabile a partire dal primo luglio fino al 31 dicembre 2020, all'80% come sconto immediato sul costo del soggiorno e al 20% come detrazione. Sarà rimborsato all'albergatore sotto forma di credito d'imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione, o cedibile anche a istituti di credito.  Gli importi di questa agevolazione sono tre: 150 euro per i single, 300 per due persone e 500 per i nuclei familiari da tre componenti in su.

Come specificato nel testo del decreto Rilancio, il bonus vacanze spetta alle famiglie con Isee fino a 40mila euro, motivo per cui è fondamentale dimostrare il proprio reddito per ottenere il contributo. La procedura per richiederlo può essere scomposta in tre semplici fasi. La prima riguarda appunto l'Isee: il cittadino che intende presentare la domanda deve munirsi di Isee aggiornato. 

La seconda tappa sarà, per chi non l'avesse già, procurarsi un'identità digitale come lo Spid, il sistema unico di accesso con identità digitale necessario per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione italiana e dei privati aderenti nei rispettivi portali web. Se questi due primi passi possono già essere attuati, per il terzo step bisognerà attendere ancora qualche giorno: la terza fase infatti prevede l'utilizzo di un'apposita app per il bonus vacanze. Secondo il ministero dei Beni culturali e del Turismo l'app verrà lanciata a metà giugno e servirà per registrare i dati del beneficiario e generare un Qr Code per usufruire del bonus. 

Come accennato ad inizio articolo, il bonus potrà essere speso in un'unica soluzione. Le strutture ricettive avranno il rimborso dello sconto effettuato ai turisti sotto forma di credito di imposta, da usare in compensazione da subito oppure da cedere a terzi o alle banche.

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