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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Boom dell'e-commerce, i prezzi "più bassi" tra realtà e bufale

Nell'indagine condotta dall'Unione Nazionale Consumatori, il l 96% degli utenti acquista online e il 75% lo fa perché ritiene che sul web i prezzi siano più bassi

L'evoluzione digitale sta cambiando la vita dei consumatori, che stanno diventando sempre più digital e social. Un cambiamento sottolineato anche dai risultati della survey UNC ‘E-commerce: quanto sei digitale?’ secondo cui il 96% dei partecipanti ha dichiarato di effettuare acquisti on line”. E’ quanto si legge in una nota dell’Unione Nazionale Consumatori che prosegue: “l’indagine è stata ideata nell’ambito del progetto ‘No problem – Assistenza, informazione, incontri con le Associazioni dei consumatori’, realizzato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi del Decreto del 6 agosto 2015 e, seppur senza valore statistico, traccia un chiaro profilo dei partecipanti nel loro approccio agli acquisti su Internet”.  

Nel dettaglio, su un campione di 528 persone, 96 su 100 hanno dichiarato di comprare on line e alla domanda “Perché?”, 75 su 100 individuano nel prezzo più basso la principale discriminante, mentre il 46% ritiene ci sia più scelta, al 42% piace poter leggere i feedback di altri utenti prima di procedere all’acquisto e il 35% dichiara di non avere abbastanza tempo per “girare per negozi”.

In merito alla frequenza degli acquisti, il 44% ha affermato di affidarsi all’e-commerce una/due volte al mese, il 27% meno di una volta al mese, il 17% una/due volte alla settimana, l’8% quasi mai e il 4% mai.

In cima agli acquisti preferiti dai partecipanti all’indagine, il 58% ha messo al primo posto il tempo libero (dai libri ai biglietti per cinema e teatro), il 48% i prodotti tecnologici a pari merito con i servizi; a seguire l’abbigliamento con il 46% delle preferenze e gli oggetti per la casa con il 42%.

In merito alla modalità di pagamento utilizzata, al primo posto troviamo ex aequo carta di credito e carta pregata (indicate da 46 consumatori su 100), mentre Paypal si classifica al secondo posto con il 40% delle preferenze e un 10% sceglie il contrassegno.

Lo studio ha poi indagato su cosa fanno i consumatori prima di procedere all’acquisto: quasi il 70% legge i feedback di altri utenti, il 64% guarda più siti possibili per confrontare le offerte e il 55% si informa sui tempi di spedizione e consegna. C’è chi poi fa un giro per negozi per verificare quali sono i prezzi negli store fisici (15% delle risposte) e chi non ci pensa su due volte: se trova un prodotto che gli piace a un prezzo che crede conveniente lo acquista e basta (15% delle preferenze).

In merito alla sicurezza e alla garanzia post vendita, l’83% sa che un lucchetto chiuso verde accanto all’indirizzo del sito vuol dire che il sito è sicuro e il 77% sa che ha 14 giorni di tempo per rispedire il prodotto al venditore e riavere i soldi indietro se non lo soddisfa, mentre c’è ancora un 19% che ritiene di avere a disposizione solo 8 giorni e un 2% che pensa che dopo l’acquisto non può più fare niente, dato che ormai l’ha effettuato!

“I risultati emersi -dichiara l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’UNC- evidenziano come l’e-commerce si stia man mano facendo strada nelle nostre abitudini di consumo, tanto da diventare per alcuni il luogo preferito dove effettuare gli acquisti. E’ inoltre un dato positivo -prosegue Dona- quello per cui più dell’80% dei partecipanti sa come capire se il sito che sta visitando è sicuro, il 70% legge le esperienze fatte già da altri (quale migliore prova di sicurezza e affidabilità?) e quasi l’80% è a conoscenza del diritto di recesso di 14 giorni per rimandare al mittente il prodotto,  a dimostrazione dell’efficacia del nostro costante lavoro di educazione e informazione ai consumatori.

“Il nostro obiettivo -conclude Massimiliano Dona- è continuare su questa strada con il massimo impegno affinché anche chi non ha ancora le idee chiare sull’e-commerce accresca le sue conoscenze e, senza demonizzarlo né ignorandone i rischi, impari a sfruttare a pieno le enormi potenzialità del web”.

GUARDA I RISULTATI COMPLETI DELL’INDAGINE

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