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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Milano in rosso, soffrono Buzzi e i bancari

Chiusura in negativo per Piazza Affari

(Alliance News) - Chiude con segno negativo la Borsa di Milano nella penultima seduta di settimana, in una giornata priva di particolari spunti economici.

Sul fronte della politica internazionale, giovedì la Commissione europea ha presentato un documento rivolto a 27 dei paesi membri, per informarli della necessità di porre in atto tutte le misure necessarie ad attutire l'impatto di una Brexit "senza accordo".

Lo scenario peggiore, come suggerisce l'organo esecutivo dell'UE, non deve trovare i paesi dell'Unione impreparati. In particolare, il documento mette l'accento sui possibili disagi e ritardi causati dalle file presso la frontiera e i porti, nonchè il potenziale limbo nel quale verrebbero lasciati i cittadini dell'Ue.

Il FTSE Mib, che mercoledì ha chiuso sulla parità, termina questa giornata in calo dello 0,4% a 21.885,40.

Il Mid-Cap, dopo lo 0,5% raccolto la sera prima, giovedì perde lo 0,3% a 41.505,79, mentre chiude lievemente sopra la parità lo Small-Cap a 22.085,86 dopo il rialzo dello 0,3% della seduta precedente. L'AIM Italia cede lo 0,4% a 9.648,89 mentre ieri ha chiuso in verde dello 0,7%.

Peggior performer di giornata è Buzzi, che resta al fondo del principale listino per gran parte della seduta e termina con un calo del 3,5%. Il titolo subisce inoltre il taglio di target price a EUR24,50 da EUR25,50 con valutazione 'Buy' da parte di Kepler Cheuvreux.

Giornata largamente negativa per il comparto bancario, con i cali maggiori segnalati da UniCredit, che lascia l'1,6% sul terreno. L'istituto di credito bancario ha sottoscritto un prestito obbligazionario da EUR10,0 milioni emesso da U-Invest srl, azienda che produce scarpe e abbigliamento per l'antinfortunistica, in una operazione volta in parte a rifinanziare l'attuale debito societario e in parte a supportare il programma d'investimenti.

Fa male anche Intesa, che chiude con una flessione dell'1,6%. In giornata, JP Morgan ha tagliato il target price sul titolo ad EUR2,90 da EUR3,10 con rating 'Neutral'. Banca Mediolanum cede invece lo 0,2% e BPM segna un negativo dell'1,4%, il giorno dopo aver collocato agli investitori istituzionali un covered bond per EUR500,0 milioni, nell'ambito del proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da EUR10,00 miliardi.

Lieve calo per Generali, che lascia lo 0,4% dopo aver reso noto di aver avviato la cessione di Generali Worldwide e di Generali Link in favore di Life Company Consolidation Group, in un'operazione del valore di EUR409 milioni.

Sul fronte dei guadagni si distingue invece FCA, che tiene una solida posizione per l'intera seduta e termina con un rialzo dell'1,4%. Solo mercoledì la casa automobilistica ha segnalato di aver firmato un memorandum d'intesa insieme ad Atlantia, che vedrà le due aziende collaborare a livello commerciale e tecnologico.

Fa bene anche Pirelli, in verde dell'1,2% senza subire l'effetto della decisione di Jefferies di tagliare il target price sul titolo ad EUR7,70 da EUR7,80 con valutazione 'Hold'. Positiva Campari, che porta a casa l'1,1%

Tra i bancari, si salva Mediobanca, con un aumento dello 0,4%.

Al di fuori del principale paniere, sull'indice delle mid-cap resta forte il titolo di Ovs, che domina la vetta per l'intera seduta chiudendo con un rialzo del 2,8%. Fa male invece Piaggio, che cede il 2,5% nonostante l'intesa appena raggiunta con Foton sui veicoli leggeri.

Sull'AIM a spiccare è Intred, che chiude con un guadagno del 15,5% al secondo giorno di scambi sull'indice.

Nelle notizie economiche di oggi, a maggio la produzione delle costruzioni in Italia è rimasta invariata su base annuale, secondo quanto riporta l'Istat. Su base mensile si è invece registrata una flessione dello 0,2% rispetto al 2,2% di aprile.

Sugli altri mercati, si segnalano cali dello 0,6% per il DAX 30 di Francoforte e per il CAC 40 di Parigi.

L'unico indice europeo in positivo è il FTSE 100 di Londra, che mette insieme lo 0,1%. Unilever è uno dei migliori performer di giornata, con un rialzo del 3,0% dopo aver battuto le previsioni sugli utili per azione nel primo semestre, sebbene la crescita delle vendite sottostanti sia diminuita.

Nei sei mesi chiusi il 30 giugno, infatti, la società di beni di consumo ha registrato un utile ante imposte di EUR4,34 miliardi, in calo del 6,3% rispetto a EUR4,63 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono diminuiti del 5,0% a EUR26,35 miliardi da EUR27,73 miliardi.

A metà giornata di scambi mostrano sofferenza anche gli indici newyorkesi, con il Dow Jones e lo S&P 500 sotto dello 0,3%, mentre il Nasdaq perde lo 0,2%.

Negli scambi valutari, l'euro scende a USD1,1613 dalla precedente quotazione di USD1,1644. La sterlina, che ha subìto il contraccolpo di dati deludenti sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, vale USD1,3004 rispetto a USD1,3052 della sera prima.

Nel commercio di materie prime, il brent si attesta a USD73,06 al barile contro USD72,06 segnalato mercoledì, mentre un'oncia d'oro è scambiata a USD1.217,35 rispetto a USD1.226,62 del giorno precedente.

Nel calendario economico di venerdì è previsto l'indice dei prezzi alla produzione della Germania per il mese di giugno alle 0800 CET, seguito dalla bilancia commerciale della Spagna alle 1000 CET. Sarà poi la volta dell'Eurozona, con le partite correnti per il mese di maggio e i dati trimestrali sull'indebitamento e deficit pubblico alle 1000 CET. Infine, il Regno Unito rilascerà l'indebitamento netto del settore pubblico per giugno, alle 1030 CET.

Nel pomeriggio dagli Stati Uniti è previsto il conteggio delle piattaforme petrolifere Baker Hughes alle 1900 CET.

Sul fronte aziendale italiano non sono in programma eventi rilevanti.

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