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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Italia

Borse europee positive su possibile tregua tariffe

A mettere di buonumore gli operatori la notizia del possibile raffreddamento della tensione sui dazi Usa-Unione Europea

(Alliance News) - Euforia, anche se controllata, nei principali listini europei. A mettere di buonumore gli operatori la notizia del possibile raffreddamento della tensione sui dazi Usa-Unione Europea. Mercato che ha preso bene anche i dati macro provenienti dagli States, che vedono un aumento dell'occupazione nel settore privato a giugno proveniente dalla stima ADP.

Il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dell'1% a 21.914,29 punti dopo aver chiuso la seduta precedente in calo dello 0,4%.

Tra gli indici minori, il Mid-Cap sale dell' 1,1% a 40.890,34 punti mentre ieri ha terminato in ribasso dell'1,2%. Lo Small-Cap guadagna lo 0,5% a 22.015,81 punti dopo aver guadagnato lo 0,1% nella seduta precedente. L'AIM Italia, infine, avanza dello 0,3% a 9.836,58 punti a fronte della chiusura di mercoledì in rialzo dello 0,7%.

In testa sul principale listino meneghino Fiat Chrysler, che termina la seduta allungandosi del 5,8%. Oltre alle notizie delle vendite - salite dell'8% a giugno - negli USA, a sostenere il titolo è l'upgrade di Jefferies di questa mattina, che ha portato il rating su FCA a 'Buy' da 'Hold' e tagliato il target price a EUR20,00 da EUR21,00.

Secondo gradino del podio per Stmicroelectronics con un verde del 3%. Titolo che sembra avere virato in territorio positivo dopo essere stato a lungo sotto pressione nelle ultime sedute per via delle tensioni commerciali che riguardano gli USA, mercato di riferimento per la società dei semiconduttori.

Bene quasi tutto il comparto bancario-creditizio. Generali sale del 2,3%, Bpm del 2%, UniCredit dello 0,3%, Ubi dello 0,5% e Intesa dell'1,3%, quest'ultimo titolo con il più alto volume di scambi quest'oggi. Giù Finecobank, che vira in rosso nel finale. Quest'ultima ha realizzato una raccolta netta positiva nel mese di giugno, segnando un aumento rispetto all'anno precedente, secondo quanto riportato dalla società giovedì pomeriggio.

Nel sesto mese dell'anno la raccolta netta si attesta infatti a EUR 674,0 milioni, con un incremento del 48% sullo stesso mese del 2017.

Nell'altro verso del listino chiude al fondo Salvatore Ferragamo con il 2,1% che tocca il valore minimo dal 2016. MainFirst ha tagliato il target price a EUR18,50 da EUR19,00 con rating 'Underperform'.

Segue Moncler con una perdita in chiusura dell'1,6% e Unipol che lascia sul parterre lo 0,7%.

Si segnala nelle Mid-Cap il balzo in lungo del titolo di Juventus FC che ha terminato la seduta in positivo dell'11%. Le voci più che fondate sull'arrivo del fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo hanno messo il turbo alle azioni dei campioni d'Italia.

Bene nel segmento STAR Sogefi, che termina la seduta in rialzo del 5%. Ieri, la società attiva nella componentistica per automobili, ha comunicato di aver siglato un contratto con Volvo Cars per la fornitura di pompe per liquido di raffreddamento motore per i modelli ibridi di futura generazione XC40, S60, V60, XC90 e S90. Uno sguardo più approfondito allo STAR vede due società, nello specifico Eurotech e Fiera Milano, che sono cresciute nel primo semestre raddoppiando il proprio market-cap.

Nel listino AIM Logino&Cardenal termina in doppia cifra al 14%. La società al suo secondo giorno di Borsa sfrutta ancora l'entusiamo per il nuovo ingresso.

In Europa, al termine delle contrattazioni il FTSE 100 termina in rialzo dello 0,4%, in attesa nell'importantissimo consiglio dei ministri convocato dal premier Theresa May per cercare di trovare la quadra su una posizione univoca per l'accordo di ritiro Brexit da presentare a Bruxelles. A Londra chiude in testa Evraz col 3,0%.

Il CAC 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,9% e il DAX 30 è salito dell'1,2%.

A New York si parte con piglio deciso, con la notizia di nuovi 177.000 posti di lavoro a giugno che mettono le ali ai listini. Wall Street riapre i battenti oggi dopo lo stop di mercoledì per via dell'Independence Day. Al momento nella Grande Mela, il Dow si sta allungando dello 0,4%, il Nasdaq dello 0,6% e l'S&P 500 sta guadagnando lo 0,4%.

Nel mercato delle valute, l'euro si apprezza leggeremente sulla banconota verde. Nel Forex, alla chiusura degli scambi in Europa, l'euro passa di mano col dollaro a USD1,1703 rispetto a USD1,1640 registrato alla chiusura di Piazza Affari di mercoledì. La sterlina, invece, viene scambiata a USD1,3220 rispetto a USD1,3215 della sera prima.

Nel commercio di materie prime, le quotazioni del petrolio continuano a salire senza sosta. Un alto funzionario iraniano ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di astenersi da pubblicare tweet sul greggio, in virtù del fatto che stanno ottenendo passo dopo passo il risultato opposto a quello auspicato, ovvero stanno facendo aumentare i prezzi del prezioso fossile. Il brent vale USD77,68 al barile contro USD77,84 al barile della chiusura precedente mentre un'oncia d'oro ha un valore di USD1.257,44 contro USD1.256,80 di mercoledì sera.

Nel calendario economico di venerdì, alle 0800 CET arriveranno i dati della produzione industriale tedesca, alle 1000 CET le vendite al dettaglio dall'Italia. Nel pomeriggio alle 1430 CET sarà la vota del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti e della bilancia ccommerciale. Alle 1900 CET saranno resi noti, sempre dagli Usa, i dati sugli impianti di trivellazione Baker Hughes.

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