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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Borsa, Mib chiude in calo nel giorno della fiducia al governo in Senato

A Piazza Affari, il FTSE Mib ha chiuso in calo dell'1,2%. Fra i peggiori titoli figurano di nuovo gli istituti bancari

(Alliance News) - Piazza Affari ha terminato in negativo la seconda seduta settimanale, in seguito ai dati di IHS Markit che hanno mostrato che la crescita economica dell'Eurozona ha continuato a rallentare a maggio, ed estendendo così le perdite registrate lunedì in chiusura. Sul fronte politico, il futuro premier Giuseppe Conte si è presentato al Senato per ottenere la fiducia. Mercoledì sarà invece la volta della fiducia alla Camera dei Deputati.

A Piazza Affari, il FTSE Mib ha chiuso in calo dell'1,2% a 21.750,15, dopo aver terminato lunedì sera in calo dello 0,5%. Fra i maggiori indici, il Mid-cap termina poco sopra la parità a 41.167,46, dopo aver concluso la seduta precedente in verde dello 0,6%, mentre lo Small-Cap chiude poco sopra la parità a 21.965,24, contro il calo dello 0,1% della chiusura precedente. Infine l'AIM Italia guadagna lo 0,8% a 9.354,56, rispetto al rialzo dello 0,5% con cui ha concluso la prima seduta settimanale. Sul fronte societario, Azimut Holding è il peggior performer di seduta, in flessione del 4,1%. Oggi Timone Fiduciaria, in riferimento all'operazione di rafforzamento della partecipazione in Azimut Holding, ha reso noto che 1.206 azionisti aderenti al Patto hanno acquistato circa 7 milioni di azioni ordinarie Azimut Holding, pari al 5,0% del capitale sociale al netto delle azioni proprie.

Fra i peggiori titoli figurano di nuovo gli istituti bancari, con Banca Generali giù del 2,8% e BPER Banca in calo del 3,4%, in seguito a rating negativi ricevuti da Exane BNP. UniCredit perde il 3,6% nonostante in mattinata sia stato annunciato che Assicurazioni Generali - tramite la controllata Generali CEE Holding BV - e la banca hanno siglato un accordo di collaborazione per la distribuzione di soluzioni assicurative nell'Europa centro-orientale.

Anche Intesa Sanpaolo termina in territorio negativo, giù del 3,8%. Martedì Intesa ha annunciato di aver siglato un accordo con Autostrada Pedemontana Lombarda che consentirà agli automobilisti di pagare i pedaggi autostradali presso gli sportelli Bancomat del principale Gruppo bancario del Paese. Enel conclude in calo dell' 1,8% nonostante abbia annunciato oggi che la controllata brasiliana ha ricevuto conferma che la propria offerta pubblica volontaria per l’acquisto dell’intero capitale di Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo si è chiusa con successo, a seguito dell’adesione di 122,7 milioni di azioni, pari al 73,4% del capitale della società.

Infine, anche Mediaset finisce tra i titoli in perdita, in calo del 3,5%. Sul lato opposto dell'indice menghino si trova invece STMicroelectronics, che raccoglie il 4,3%, dopo il rating positivo di Société Générale che ha promosso la società a 'Premium List'. In territorio positivo anche Recordati, su del 3,7%, sulla scia dei guadagni riportati già a metà seduta. Buon risultato anche per Moncler, in verde del 3,8% dopo che UBS ha alzato il target price della società dei piumini a EUR39,00 da EUR30,00 con rating 'Neutral'. Bene anche per il titolo di Ferrari che chiude raccogliendo il 2,8% e Campari, su dell'1,8% e già fra i migliori performer della seduta di ieri.

Al di fuori del FTSE Mib, l'agenzia per il Lavoro quotata sul segmento STAR Openjobmetis finisce in calo dell'1,3%, dopo aver annunciato di aver firmato il contratto definitivo per l’acquisto del 100% del capitale di Coverclip Srl ad un prezzo pari a EUR1,0 milioni. Coverclip è una piattaforma specializzata nella selezione del personale, in particolare per le professioni digitali, che utilizza avanzati sistemi per il matching delle figure professionali ricercate. Passando alle Borse europee, il CAC 40 francese termina in calo dello 0,2%, mentre il DAX 30 tedesco chiude su dello 0,1%. A Londra, il FTSE 100 ha chiuso in calo dello 0,7%. Tra le peggiori performer si posiziona Royal Bank of Scotland, in calo del 4,1%, dopo che il governo britannico ha completato la vendita di una quota del 7,7% nella banca - con una perdita di oltre GBP2 miliardi a danno dei contribuenti britannici.

A Wall Street, a metà seduta, il Dow è sotto dello 0,2%, mentre il Nasdaq è in verde dello 0,1% e lo S&P 500 è in calo dello 0,1%. Sul fronte delle notizie economiche, il tasso di espansione dell’attività economica dell’Eurozona di maggio è rallentato ai minimi di un anno e mezzo, confermando il valore di 54,1 per quanto riguarda l'indice composito della produzione rispetto alla stima flash. Il dato si confronta con il valore di 55,1 di aprile. Nel settore dei servizi invece c'è stata una lieve flessione, con il valore che ha toccato 53,8 a maggio rispetto a 54,7 di aprile. La stima flash era di 53,9. Sempre nell'Eurozona, ma ad aprile, le vendite al dettaglio su base annua sono aumentate in linea con le stime, mentre su base mensile hanno registrato una crescita più lenta del previsto, come mostrano i dati dell'Eurostat resi noti martedì mattina.

Le vendite al dettaglio nella zona dell'euro sono aumentate dello 0,1% rispetto alle previsioni pari allo 0,5%, mentre hanno registrato un incremento pari allo 0,4% nell'UE a 28. Nel mese di marzo, invece, le vendite sono cresciute dello 0,4% nell'Eurozona e dello 0,2% nell'UE a 28. Su base annua, ad aprile le vendite al dettaglio hanno visto un aumento dell'1,7% in entrambe le aree, perfettamente in linea con le stime. Nell'area dell'euro, su base annua le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,5% nel mese precedente. In Italia, nel mese di maggio il settore terziario italiano è continuato a crescere ad un tasso leggermente più rapido rispetto ad aprile, come mostrato sempre da un report di IHS Markit pubblicato martedì mattina.

Il valore principale dell'indice destagionalizzato sulle attività economiche, che con una singola domanda chiede alle aziende campione di paragonare l’andamento dell’attività del mese in corso rispetto a quello precedente, ha indicato a maggio un valore di 53,1 da 52,6 di aprile, mantenendosi tuttavia di gran lunga inferiore a quelli registrati ad inizio anno. Nel mercato delle valute, la moneta unica scambia col dollaro a USD1,1676 rispetto a USD1,1681 della chiusura di lunedì. La sterlina vale invece USD1,3354 contro USD1,3301 della seduta precedente. Nelle commodities, il brent vale USD74,30 al barile contro USD75,28 di lunedì sera, mentre un'oncia d'oro si attesta a USD1.299,10 contro USD1.301,86 dell'ultima chiusura. Nel calendario economico di mercoledì, alle 0900 CET arriverà la produzione industriale annuale della Spagna, seguito dall'indice PMI al dettaglio dell'Eurozona alle 1010 CET.

Dagli Stati Uniti nel pomeriggio arriveranno le domande di mutui settimanali e l'indice sul mercato dei mutui alle 1300 CET, seguiti alle 1430 CET da esportazioni, importazioni, produttività non agricola del primo trimestre e il saldo della bilancia commerciale. Infine alle 1630 sono previsti gli inventari di prodotti petroliferi. Per quanto riguarda il calendario societario italiano, non ci sono eventi in programma.
 

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