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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Tonfo di Piazza Affari, spread in forte tensione tocca i 255 punti base

Il crollo della Borsa di Milano il più pesante tra quelli delle Borse europee che hanno tutte chiuso in ribasso sull'onda delle tensioni legate alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina

(Alliance News) - Piazza Affari ha chiuso in calo la penultima seduta settimanale, classificandosi come peggiore tra le europee e continuando sul trend di mercoledì. Sul fronte internazionale cresce la tensione a causa di una prolungata guerra dei dazi, con la possibilità sempre più concreta di portare le tariffe addizionali statunitensi dal 10% al 25% su USD200,00 miliardi di prodotti cinesi. La controparte cinese ha reso noto che non esiterà a procedere con le eventuali contromisure.

In mattinata la Banca d'Inghilterra ha aumentato i tassi di interesse al loro livello più alto da quasi 10 anni dopo che l'ondata di caldo estivo ha aiutato l'economia britannica a riprendersi da un inizio di anno innevato. I membri del comitato di politica monetaria hanno votato all'unanimità per alzare il tasso di riferimento dallo 0,5% allo 0,75%. La mossa vede i tassi salire sopra il minimo di emergenza dello 0,5% per la prima volta da marzo 2009.

Tornando a Milano, il FTSE Mib chiude in calo dell'1,7% a 21.414,72 dopo aver perso l'1,9% al termine della seduta di mercoledì.

Il Mid-Cap termina in calo dell'1,8% a 41.312,13 dopo aver terminato in calo dello 0,1% nella precedente seduta. Lo Small-Cap chiude giù dell'1,2% a 21.839,60 dopo aver chiuso in calo dello 0,2%. Infine, l'AIM Italia conclude la seduta in perdita dello 0,5% a 9.564,52 allungando il precedente rosso dello 0,5%.

Sul fronte societario, in fondo al listino principale scivola Tenaris, giù del 6,3%, dopo che durante la giornata ha comunicato che l'utile netto semestrale si attesta a USD166,0 milioni con un incremento pari al 127% sui USD73,0 milioni del secondo trimestre 2017. Il risultato è tuttavia in calo rispetto al primo trimestre di quest'anno, quando l'utile netto ammontava a USD235,0 milioni.

Tra i peggiori si posiziona anche Saipem, in calo del 5,3%, nonostante martedì Macquarie abbia alzato il target price della società ad EUR4,10 da EUR3,40 con valutazione 'Neutral'.

Continua la perdita di Poste Italiane, che chiude in rosso del 5,4%, dopo aver reso noto un aumento dell'utile netto a EUR 735,0 milioni da EUR 510,0 milioni del primo semestre 2017 ma un calo dei ricavi.

Tra i bancari, i peggiori sono Banco BPM, giù del 4,6%, in attesa dei conti semestrali che verranno rilasciati venerdì, UniCredit, in perdita del 4,3% e Intesa Sanpaolo, giù del 3,9%, entrambe colpite dai declassamenti da parte dei broker.

Seduta negativa anche per Buzzi Unicem, giù del 4,0%, dopo aver rilasciato giovedì i conti semestrali, riportando un utile di EUR123,4 milioni rispetto a EUR117,6 del primo semstre 2017, ma ricavi in lieve calo e pari a EUR1,34 miliardi rispetto a EUR1,36 miliardi fatti registrare nel primo semestre 2017.

Sul lato opposto del principale indice menegino si posiziona in testa Ferrari, su del 4,0% dopo che Morgan Stanley ha promosso la società a 'Equal Weight' da 'Underweight' con target price ad EUR120,00.

Campari riesce a raccogliere lo 0,1%, in linea con la pubblicazione della relazione finanziaria semestrale che ha evidenziato una solida crescita organica delle vendite e degli indicatori di profittabilità. Il titolo inoltre risente delle valutazioni positive dei broker che hanno premiato il titolo.

Tra i migliori anche STMicroelectronics che raccoglie lo 0,8% e ItalGas che raccoglie lo 0,1% dopo che mercoledì ha annunciato che sono cresciuti tutti gli indicatori del conto economico nel primo semestre del 2018, con i ricavi in crescita del 4,7% ad EUR591,3 milioni.

Sul Mid-Cap, tra i migliori titoli si segnala ancora De' Longhi, che guadagna lo 0,2% nonostante la lieve flessione dell'utile recentemente riportata per il primo semestre. In calo invece tra le società a media capitalizzazione Diasorin, che chiude in perdita dell'8,6% dopo aver comunicato in giornata i conti semestrali, con sia utili sia ricavi in aumento. L'utile netto del periodo ammonta a EUR80,9 milioni, in crescita del 21,7% rispetto a EUR66,4 milioni del pari periodo del 2017, mentre il fatturato ammonta a EUR331,2 milioni, in aumento del 3,7% riseptto a EUR319,3 milioni del pari periodo dell'anno precedente.

Sullo Small-Cap si segnala Fiera Milano tra i migliori, su del 4,3%, dopo che venerdì scorso ha riportato i risulati semestrali con ricavi in aumento a EUR157,7 milioni rispetto a EUR133,9 milioni e un utile netto pari a EUR31,7 milioni rispetto a EUR5,6 milioni. Perdite invece sullo stesso indice per Tiscali, in calo del 5,4%, allungando le perdite registrate mercoledì in chiusura.

Sull'AIM fa bene Net Insurance, su del 4,0% in chiusura, mentre Alfio Bardolla arriva a chiudere in calo dell'8,2% mentre mercoledì aveva terminato la seduta tra i migliori performer.

Passando alle altre principali piazze europee, il DAX 30 ha chiuso in rosso dell'1,5% e il CAC 40 ha terminato in calo dello 0,6%.

A Londra, il FTSE 100 chiude sotto dell'1,0%, con Barclays che si piazza tra i peggiori performer in rosso del 2,7% dopo che il gruppo ha registrato un brusco calo nel suo utile del primo semestre, a causa di una commissione di condotta pagata al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e alle disposizioni sull'assicurazione sulla protezione dei pagamenti. L'utile ante imposte della banca per i sei mesi finiti a giugno è diminuito del 29% a GBP1,66 miliardi rispetto a GBP2,34 miliardi un anno prima.

A New York, a metà seduta, i principali indici sono contrstati. Il Dow Jones è in calo dello 0,5% e l'indice S&p 500 è in flessione dello 0,2, mentre il Nasdaq guadagna lo 0,1%.

Nel mercato delle valute, a chiusura degli scambi la moneta unica vale USD1,1614 rispetto a USD1,1671 di ieri, mentre la sterlina ha un valore di USD1,3029 da USD1,3121 della precedente chiusura.

Nelle commodities, il brent vale USD72,78 al barile rispetto a USD72,98 di mercoledì, mentre l'oro è quotato a USD1.222,20 l'oncia contro USD1.218,52 della precedente chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, è previsto alle 0345 CET il PMI della Cina, seguito alle 0915 CEt dal PMI della Spagna. Alle 0945 CET sarà la volta del PMI italiano, mentre alle 0950 verrà pubblicato il PMI composito della Francia. Alle 0955 CET uscirà il PMI tedesco, mentre, sempre dall'Italia, alle 1000 CET verrà pubblicata la produzione industriale italiana, seguito alle 1000 CET dall'indice di fiducia dei consumatori spagnoli. Alle 1000 CET dall'Eurozona verrà pubblicato il PMI e alle 1030 CET il PMI del Regno Unito. Alle 1100 CET sarà la volta delle vendite al dettaglio italiane e sempre alle 1000 CET le vendite al dettaglio dell'Eurozona.

Nel pomeriggio, dagli Stati Uniti arriveranno alle 1430 CET i dati sul salario medio, le esportazioni e le importazioni e il saldo della bilancia commerciale. Alle 1545 CET sarà pubblicato il PMI composito degli USA, seguito alle 1630 CET dal rapporto ECRi settimanale e infine alle 1900 CET gli impianti di trivellazione USA Baker Hughes.

Nel calendario societario italiano, tra le varie aziende che rilasceranno i risultati semestrali si segnalano Atlantia, Banco BPM e UBI Banca.

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