rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Borse, Milano rossa paga lo scontro fra Roma e Bruxelles

Il braccio di ferro tra il governo e l'Europa continua a tenere banco sui mercati: Piazza Affari chiude in perdita dello 0,2%

(Alliance News) - Chiude in rosso martedì Piazza Affari, con il duro scontro fra Roma e Bruxelles che continua a tenere banco fra i dubbi degli investitori e l'incertezza dei mercati che tengono alta l'attenzione sul prossimo budget italiano per i tre anni a venire.

Il casus belli è da individuare nella distanza di posizioni fra l'Ue - che chiede disciplina di bilancio - e il governo Conte, che domanda flessibilità garantendo di essere un debitore affidabile.

L'Italia manterrà il rapporto deficit/Pil al 2,4% per tre anni, da 2019 al 2021, così come confermato dal vicepremier Luigi Di Maio.

"Noi abbiamo una sola parola, abbiamo già detto che non superavamo il 3% e siamo stati di parola, così come abbiamo detto che il 2,4% resta per tre anni, non è che resta solo per quest'anno", ha detto Di Maio, mentre lo spread con i Bund decennali ha superato i 300 punti in mattinata, chiudendo la seduta a quota 299.

Tornando a Milano, il FTSE Mib ha ceduto in chiusura lo 0,2% a 20.562,31 punti dopo aver terminato la seduta precedente in ribasso dello 0,5%.

Il Mid-Cap ha chiuso giù dell'1,0% a 40.060,45 punti mentre ha guadagnato lo 0,1% al termine della seduta di scambi di lunedì. Lo Small-Cap taglia il traguardo in rosso dell'1,3% a 20.590,81 punti rispetto alla flessione dello 0,7% dell'ultima chiusura. Infine, l'AIM arretra dello 0,6% a 9.324,19 punti dopo aver ceduto lo 0,7% nella seduta precedente.

Sul listino principe maglia nera per Pirelli, che termina le contrattazioni di martedì lasciando sul parterre il 2,8%.

Giù anche Unipol, con il 2,6%, e Telecom Italia, che perde il 2,5%.

Soffre il titolo di Buzzi, che segna sulla lavagna un rosso del 2,3%, con titolo che paga per le prese di profitto dopo aver beneficiato del nuovo accordo fra Messico, Canada e Usa, grande mercato di sbocco per il re del cemento italiano.

Chiude in verde Snam, con l'1,2%, dopo aver annunciato questa mattina di voler proseguire con il piano di riacquisto di azioni proprie attraverso un contratto stipulato con un intermediario di primario livello.

Bene anche STMicroelectronics, che sale dell'1,9%, dopo aver trascorso la mattinata fra i peggiori performers. Punta verso l'alto Atlantia, in risalita del 2,4%, chiudendo la giornata come miglior titolo delle blue-chip.

Si fa notare anche A2A, con l'1,2%, quest'ultima regina fra le utilities.

Fra le midcap, buona giornata per Banca Ifis, che porta a casa il 4,1%, con un'inversione di tendenza dopo essere stata in territorio rossso per buona parte della giornata. Su anche Rai Way, che termina la sessione con il 2,4% di rialzo.

Rosso per Salini Impregilo, con il 4,2%, e Credito Valtellinese, che balza all'indietro del 5,6%.

Sullo Small-Cap, in verde Aedes con il 3,9% e Aeffe con il 3,7%.

Il titolo di Astaldi è stato sospeso per eccesso di ribasso dopo aver toccato un calo del 28%. Lunedì, l'agenzia di rating Fitch ha ridotto il rating della società a 'C' da 'CCC-' e ha rimosso il 'Rating Watch Evolving' dopo la notizia data venerdì di richiesta di concordato preventivo. Inoltre, martedì mattina, la Consob ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto sul titolo Astaldi.

Buio pesto anche per Fiera Milano, che paga dazio e cede poco meno del 13%, confermando la chiusura negativa fatta registrae anche nella giornata precedente.

Infine, sull'indice delle PMI, ottima performance di Expert System che mette sul rimorchio l'8,3%. I risultati del primo semestre e le aspettative per il prossimo biennio fanno sì che la valutazione di Integrae Sim sulla società non cambino e, anzi, vengano supportate dal bilancio della prima metà dell'anno in corso. I ricavi delle vendite sono cresciuti del 52% su base annua ad EUR12,9 milioni, grazie soprattutto alla diversificazione del mix degli stessi, in linea con le strategie del gruppo che puntano ad aumentare il numero dei clienti multinazionali di grandi dimensioni e agenzie governative europee e statunitensi. La Sim ha alzato il target price su Expert System ad EUR2,10 da EUR1,90, consigliandone ancora l'acquisto delle azioni.

In verde anche Renergetica, con il 4,8%, in evidenza dopo i buoni dati del primo semestre.

Giù Energica Motor Company, con il 9,7%. La società comunicato lunedì che nel primo semestre la perdita netta di gruppo è pari ad EUR3,9 milioni, in peggioramento del 32% rispetto a EUR3 milioni del pari periodo dell'anno prima.

Giù nello stesso listino, Notorius Pictures, con il 4,8%.

Tra le notizie economiche della mattinata, si segnalano i dati dell'Eurostat sui prezzi alla produzione dell'Eurozona, risultati in calo ad agosto sia su base mensile sia su base annua. I prezzi alla produzione industriale su base mensile sono aumentati dello 0,3%, rispetto allo 0,7% di luglio, mentre su base annua sono aumentati del 4,2%, contro il 4,3% del mese prima.

Spostandoci nelle altre piazze europee, a Parigi il CAC 40 cede lo 0,7%, a Francoforte il DAX 30 è giù dello 0,5% e a Londra il FTSE 100 flette dello 0,3%.

Oltreoceano, a New York il Dow Jones viaggia in rialzo dello 0,4%, mentre l'S&P 500 sta salendo poco sopra la parità e il Nasdaq Composite segna un rialzo dello 0,3%.

Nel Forex, a metà seduta la moneta unica non beneficia certamente delle dichiarazioni anti-euro di Claudio Borghi, Presidente della commissiione bilancio alla Camera dei Deputati. L'Euro al momento della chiusura scambia con il dollaro a USD1,1557 in calo rispetto a USD1,1580 registrato lunedì in chiusura.

La sterlina, con il crescente rischio no-deal sulla bollente faccenda Brexit, perde ancora terreno, registrando un valore di USD1,2979 rispetto a USD1,3050 della precedente seduta.

Nel mercato delle commodities, il prezzo del Brent si attesta a USD84,85 al barile rispetto a USD83,58 di lunedì sera, proseguendo la sua lenta salita oramai intrapresa da diverse sedute.

I prezzi dell'oro sono saliti martedì dopo che l'iniziale euforia sull'accordo che ha sostituito il NAFTA è svanita e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha intensificato la sua guerra commerciale con Pechino dicendo che è "troppo presto" per negoziare con la Cina. Un'oncia d'oro scambia invece a USD1.206,81 rispetto a USD1.192,33 registrato all'ultima chiusura degli scambi.

Nel calendario economico di mercoledì, in arrivo dall'Italia alle ore 0945 CET l'indice PMI del settore dei servizi, alle 0955 CET l'indice PMI composito tedesco e del settore servizi.

Alle 1000 CET il deficit del settore pubblico italiano relativo al secondo trimestre. Dall'Eurozona, in arrivo alle 1000 CET l'indice dei direttori degli acquisti del settore servizi. Alle 1030 CET, dal Regno Unito l'indice PMI del settore servizi. Alle 1100 CET, dall'Eurostat la pubblicazione delle vendite al dettaglio. Domani saranno chiusi i mercati cinese e tedesco per delle rispettive festività nazionali.

Nel pomeriggio, dagli States, ale 1415 CET la variazione dell'occupazione non agricola, alle 1545 CET l'indice dei direttori degli acquisti del settore terziario. Alle 1600 CET l'indice degli ordini del settore manufatturiero e quello degli acquiasti del settore terziario.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Borse, Milano rossa paga lo scontro fra Roma e Bruxelles

Today è in caricamento