rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Borse, Piazza Affari chiude in rosso: Ferrari la peggiore

Giornata negativa per il Ftse Mib, che chiude un -1,9%. Ascopiave segna il miglior trend di sessione con un salto dell'11,3%

(Alliance News) - Sessione di mercoledì in negativo per Piazza Affari, con l'indice principale che chiude in ribasso in linea con gli altri mercati azionari europei, a seguito dei dati non positivi in merito alla crescita della produzione del comparto manifatturiero sia in Italia che nell'Eurozona.

Il FTSE Mib chiude in rosso dell'1,9% a 21.791,45, dopo aver chiuso la seduta precedente in rialzo dell'1,3%.

Tra gli indici minori, il Mid-Cap termina la sessione in rosso dello 0,1% a 42.068,31, dopo aver guadagnato lo 0,6% nella seduta di martedì. Lo Small-Cap chiude sotto dello 0,2% a 22.113,97, dopo il rialzo dello 0,4% nella sessione precedente. Infine, l'AIM Italia cede lo 0,5% a 9.611,94, dopo la perdita dello 0,1% al termine della seconda seduta di scambi della settimana.

In queste settimane, sono i risultati semestrali a spingere in rialzo o in ribasso i titoli sui listini di Piazza Affari.

Sul fondo del listino delle blue chip, Ferrari termina la sessione in rosso dell'8,4%. In merito alla relazione finanziaria per il primo semestre 2018 rilasciata oggi, la società ha riportato un utile netto pari a EUR309 milioni, in crescita del 19% rispetto a EUR260 milioni nel primo semestre 2017.

Secondo peggior performer tra le blue chip è il titolo di Intesa Sanpaolo che perde il 4,6%, nonostante l'utile netto del gruppo si presenti solido a fine giugno, attestandosi a EUR2,17 miliardi rispetto ai EUR1,73 miliardi riportati a fine primo semestre 2017. In miglioramento anche il risultato corrente lordo, che rispetto all'anno precedente vede una variazione positiva del 21,8%.

Segue in negativo, sempre sul Mib, il titolo di Enel che registra perdite pari al 3,9%, sebbene i risultati semestrali abbiano evidenziato andamenti positivi. Per i primi sei mesi del 2018, infatti, il risultato netto del gruppo ammonta a EUR2,02 miliardi, con un incremento del 9,4% rispetto a EUR1,84 miliardi dell'anno scorso. Tale incremento, è dovuto ai minori oneri finanziari - meno EUR193 milioni - e al minor carico fiscale registrato in Italia - meno EUR51 milioni. I ricavi del primo semestre 2018, pari a EUR36,02 miliardi, presentano un decremento dello 0,8% a EUR36,31 miliardi rispetto al 30 giugno 2017.

Su Enel, pesa anche il downgrade di Goldman che ha tagliato il rating a 'Neutral' da 'Buy' e il target price ad EUR5,25 da EUR6,00.

Male anche Banco BPM che a fine giornata cede il 2,7%.

Sul lato opposto, Mediolanum segna il miglior trend di giornata sul Mib con un guadagno del 3,9%. L'istituto di credito ha reso noto un utile netto di EUR175 milioni, seppur in calo dell'11% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno. Il totale delle masse gestite e amministrate è salito a EUR76,2 milioni, in aumento del 5% rispetto al 30 giugno 2017 e dell'1% da fine anno. La raccolta netta totale è stata positiva per EUR1,8 milioni. La raccolta in fondi comuni di investimento si è attestata a EUR1,5 milioni. Il margine operativo ed il margine di contribuzione si incrementano rispettivamente del 21% e dell’8% rispetto allo scorso anno.

Seduta positiva anche per il titolo di Campari, che chiude il trading di mercoledì in rialzo dell'1,9%, in linea con la pubblicazione della relazione finanziaria semestrale che ha evidenziato una solida crescita organica delle vendite e degli indicatori di profittabilità.

L'utile netto del gruppo prima delle imposte adjusted è stato pari a EUR144,8 milioni, in crescita del 5,0%. L’utile del gruppo prima delle imposte è stato di EUR166,0 milioni, in crescita del 53,0%. La società ha riportato un utile netto adjusted pari a EUR104,4 milioni, in crescita dell'11,6%. L’utile netto del gruppo è stato di EUR147,2 milioni, in aumento del 35,5%.

Bene anche Leonardo che segna un positivo 1,4%, estendendo i guadagni della seduta di martedì.

Bene anche Finecobank, in rialzo dell'1,4%, nonostante il titolo della banca del gruppo UniCredit abbia perso terreno dopo la pubblicazione dei conti non soddisfacenti.

Sul listino delle società a media capitalizzazione, Ascopiave segna il miglior trend di sessione con un salto dell'11,3% a seguito della relazione semestrale della società. Tuttavia, il titolo è stato sospeso per volatilità durante la mattinata. La società ha registrato un utile di EUR29,8 milioni, rispetto a EUR30,7 milioni registrato nello stesso semestre del 2017.

Il totale dei ricavi è stato di EUR310,6 milioni, in aumento rispetto a EUR297,6 milioni dell'esercizio precedente nello stesso periodo considerato.

Segue il titolo di De Longhi, che guadagna il 5,8% sebbene sia stato riportato per il primo semstre un utile netto del gruppo a EUR55,9 milioni, in lieve flessione rispetto a EUR57,6 milioni fatto registrare l'anno scorso nello stesso periodo.

In fondo al listino, Banca Ifis cede il 5,2%, seguita dal titolo di Flack Renewables che perde il 5,7% nonostante abbia chiuso il primo semestre con risultati particolamente positivi, in particolare in termini di utili, come ha reso noto la società martedì pomeriggio. L'utile netto ha visto infatti un incremento pari al 76%, passando a EUR34,3 milioni da EUR19,5 milioni dello stesso periodo di un anno fa.

Sullo Small-Cap, E-price guida il listino con un guadagno dell'15,1% dopo che in data odierna ha comunicato di aver iniziato la vendita di grandi elettrodomestici su Amazon.

Segue come secondo trend di sessione, il titolo di Banca Carige in positivo del 3,4%.

Sullo stesso indice, guidano al ribasso i titoli di Tiscali, in giù del 6,3%, e il titolo di Poligrafici Editoriale in rosso del 7% sebbene ieri la società abbia comunicato di aver riportato un utile netto pari a EUR253.000 rispetto alla perdita registrata al 30 giugno 2017 pari a EUR2,1 milioni, evidenziando diversi fattori di positività ed andamento migliore rispetto alla situazione generale del settore con incrementi di tutti i margini economici.

Infine, sull'AIM, guidano il listino il titolo di Alfio Bardolla, in rialzo del 14,3%, e il titolo di Gruppo Green Power in positivo del 12,8%.

Sullo stesso indice, male Visibilia Editore, in ribasso del 4,3%, e Poligrafici Printing, giù del 5,5%

Sul fronte delle notizie macro, l'ultimo report di IHS Markit rivela che la crescita dell'attività del settore manifatturiero a luglio in Italia è rallentata più del previsto, col PMI del comparto che tocca il livello più basso dall'ottobre del 2016. Il PMI manifatturiero dell'Italia è sceso a 51,5 a luglio da 53,3 di giugno, mentre gli economisti prevedevano un calo meno marcato a quota 53,1. Ogni dato superiore a 50 indica la crescita del settore. I tassi di crescita di produzione e nuovi ordini si sono indeboliti nel corso del mese fino alla quasi stagnazione, a causa di continui indebolimenti delle attività dei mercati sia domestici che internazionali, come spiegano gli esperti del think tank. Infatti, secondo gli ultimi dati, gli ordini destinati alle esportazioni sono aumentati al livello più debole da agosto 2016.

Per quanto riguarda l'indice PMI dell'Eurozona, l'ultimo report di IHS Markit rivela che rimane debole la crescita della produzione del comparto manifatturiero e dei nuovi ordini rispetto all'inizio dell'anno. Infatti il PMI finale del settore manifatturiero si attesta a 55,1 a luglio, mantenendosi invariato dalla stima flash, ma in aumento rispetto a 54,9 di giugno. Si è trattato di un recupero minimo dal livello più basso in 18 mesi di giugno di 54,9 e oltre cinque punti sotto il record massimo registrato alla fine del 2017.

Tornando al mercato azionario, le principali piazze europee hanno terminato il trading di mercoledì con il segno negativo. Il CAC 40 fracese cede lo 0,2%, il DAX 30 tedesco cala dello 0,5% mentre il FTSE 100 cede l'1,1%.

A Wal Street gli indici principali stanno facendo registrare trend contrastati, con il Dow che prosegue le negoziazioni di mercoledì di pchissimo sotto la linea di parità a 25.405,27, il Nasdaq guadagna lo 0,4% a 7.699,799912 e lo S&P 500 segna un rialzo dello 0,1% a 2.820,41.

In Asia, i principali indici terminano contrastati la seduta di mercoledì. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,9% a 22.746,70, lo Shanghai Composite ha ceduto l'1,8% a 2.824,53 e l'Hang Seng ha perso lo 0,9% a 28.340,74.

Nel mercato delle valute, l'euro scambia col dollaro a USD1,1671 rispetto ad USD1,1692 registrato alla chiusura di Piazza Affari di martedì, mentre la sterlina guadagna terreno contro il biglietto verde e viene scambiata a USD1,3121 rispetto a USD1,3102 della sera prima.

Per quanto riguarda il commercio di materie prime, invece, il brent viaggia a USD72,98 al barile contro USD73,22 di martedì sera, mentre l'oro è quotato a USD1.218,52 l'oncia contro USD1.221,95 l'oncia di martedì.

Da segnalare nel calendario economico di giovedì, alle 0900 CET sono in arrivo i dati della disoccupazione in Spagna, mentre alle 1030 CET sono previsti i dati sul PMI delle costruzioni dal Regno Unito per luglio. Alle 1100 CET da Eurostat sono attesi i dati sull'indice dei prezzi alla produzione per il mese di giugno. Alle 1300 CET, dal Regno Unito è atteso il rapporto della BoE sull'inflazione britannica, e la decisione sull'aumento del tasso d’interesse della banca centrale britannica. In seguito alla decisione della BoE, è prevista la conferenza stampa del governatore Carney. Alle 1430 CET, dagli Stati Uniti si attendono i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione settimanali, mentre alle 1600 CET sempre dagli Stati Uniti veranno rilasciati i dati sugli ordinativi industriali per il mese di giugno.

Per quanto riguarda il calendario societario italiano, sono attesi i risultati, tra gli altri, di Anima Holding, Monte dei Paschi, Buzzi Unicem, Enav, Cattolica Assicurazioni, Prima Industrie.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Borse, Piazza Affari chiude in rosso: Ferrari la peggiore

Today è in caricamento