rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Borse, Piazza Affari in rosso: Def alla prova dei conti

Giornata negativa per Milano che chiude con una perdita dell'1,8% la penultima seduta della settimana: ecco come è andata la giornata sui mercati

(Alliance News) - Piazza Affari termina ampiamente in calo e lontana dalla soglia dei 20.000 punti la seduta di giovedì, poche ore dopo la chiusura negativa delle Borse asiatiche che hanno seguito il sell off di ieri degli indici americani.

Proprio in questi minuti, intanto, in Italia è in corso la discussione con votazione finale alla Camera dei Deputati sulla Nota di aggiornamento al Def, che prevede un rapporto deficit-Pil al 2,4% nel 2019, al 2,1% nel 2020 e all'1,8% nel 2021.

Con lo spread anche oggi stabilmente intorno a quota 300, va sicuramente registrato il punto di vista controcorrente della banca d'affari Usa, che resta ottimista sull'Italia. Come spiegato infatti nell'Affari in Piazza di Francesco Bonazzi pubblicato oggi, Jp Morgan ha fatto sapere che "i fondamentali dell'Italia restano buoni, nonostante l'incertezza politica, e per questo, per noi, l'impennata dello spread italiano rappresenta un'opportunità di investimento".

Il FTSE Mib perde l'1,8% a 19.356,61 dopo aver chiuso la seduta di mercoledì in calo dell'1,7%.

Il Mid-Cap cede l'1,4% a 36.507,81 punti mentre ieri ha chiuso in calo dell'1,8%. Lo Small-Cap registra un calo del 2,4% a 19.040,06 punti dopo aver terminato in rosso dell'1,2% la seduta di ieri. Infine, l'AIM Italia cede l'1% a 9.059,10 punti dopo aver archiviato la seduta del giorno prima attorno alla parità.

A pagare di più dazio sono i titoli petroliferi, su cui pesa anche l'abbassamento del prezzo del petrolio, con il Brent tornato intorno a quota USD81 al barile. Tenaris perde il 4,2% ed Eni cala del 2,8%. Saipem cede invece il 3,3%, anche se Barclays ha alzato il target price sul titolo a EUR6,60 da EUR5,20 con rating 'Overweight'.

Ancora in rosso il lusso, con Moncler e Salvatore Ferragamo che perdono l'1,4% e il 3,4% rispettivamente. Sul comparto pesa il downgrade a "Underperform" di Morgan Stanley, che parla di un settore "non più di moda". Morgan Stanley ha tagliato la raccomandazione sui titoli del settore del lusso invitando gli investitori a 'sottostimarli' nei loro portafogli a causa di un previsto rallentamento degli utili. I titoli del lusso starebbero inoltre accusando i timori legati al calo dei consumi cinesi a causa, soprattutto, della guerra commerciale innescata dagli USA.

Negativo anche il resto dell'automotive e della componentistica, con Ferrariin calo del 2,2%, Pirelli in rosso del 2,8%, Brembo dell'1,9% e Fiat Chrysler Automobiles in ribasso dello 0,7%. A trascinare in calo il titolo del Cavallino, è stata la decisione di Jefferies di tagliare il rating sulla società di Maranello a 'Hold' da 'Buy'.

Flettono anche i bancari, con Banco BPM giù dell'1,3, Intesa in calo del 2,5% e UniCredit in rosso dell'1,8%.

Sul versante positivo del Mib, trova spazio solo Stmicroelectronics che guadagna il 2,0% dopo il sell off dei tecnologici registrato mercoledì.

Tra le società a media capitalizazione, Biesse è in rialzo del 4,9% e Dobankdell'1,7%, mentre Juventus riprende fiato con un rialzo del 2,0% dopo le accuse di molestie sessuali a Cristiano Ronaldo che avevano pesato sul titolo.

Male, nello stesso indice delle Mid-Cap, Anima - che cede l'8,3% - e Cementir, in rosso del 4,1%.

Tra le Small Cap, Bialetti segna un rialzo d% nel giorno della firma di un term sheet con Och-Ziff Capital Investments LLC per disciplinare i termini e condizioni di un'operazione di investimento di OZ a favore della società, che comporterà la sottoscrizione di distinti prestiti obbligazionari non convertibili per complessivi EUR35 milioni, nel contesto di un processo di ristrutturazione dell'indebitamento di Bialetti.

In rosso Carige, che dopo il declassamento di Fitch a 'CCC+' ha arginato parzialmente le perdite precedenti al 6,1%. L'agenzia di rating vede la possibilità del fallimento come "reale".

"Vediamo più un possibile arrivo di un socio forte straniero, rispetto a un salvataggio italiano, perché anche le banche italiane più grandi o hanno qualche problema di capitalizzazione o hanno già fatto la loro parte per il sistema", osserva un analista indipendente citato nell'Extra di Francesco Bonazzi pubblicato giovedì.

Tra le PMI, WM Capital guadagna il 5,8%, Mondo TV Suisse sale del 3,0% mentre Innovatec e Biodue cedono oltre il 10% e il 9,3% ciascuna.

Tra le notizie economiche di oggi, l'Istituto di statistica INSEE ha rilevato questa mattina che in Francia l'inflazione dei prezzi di consumo per settembre si è attenuata. L'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,2% su base annua, dopo un aumento del 2,3% ad agosto, secondo l'ufficio statistico. Su base mensile, l'IPC è sceso dello 0,2% dopo un rimbalzo dello 0,5% ad agosto

In Europa, il CAC 40 francese cede l'1,1% mentre il DAX 30 di Francoforte cala dell'1,5%.

A Londra, il FTSE 100 chiude giù dell'1,9%. Tra i peggiori, Barratt Developments cede oltre il 10% dopo aver annunciato un ex dividendo, il che significa che i nuovi acquirenti non saranno qualificati per ricevere gli ultimi pagamenti. Male anche Hargreaves Lansdown, che flette del 4,9% dopo aver registrato nel primo trimestre un calo degli afflussi netti a GBP1,3 miliardi rispetto a GBP1,54 miliardi raggiunti nello stesso periodo un anno fa.

Negli Usa, a metà seduta, i principali indici registrano performance contrastate riprendendosi almeno in parte dalle forti perdite del giorno prima. Mentre il Nasdaq è in rialzo dello 0,3%, il Dow Jones è in calo dello 0,1% e l'indice S&P 500 è in rosso dello 0,2% a 2.779,22.

Nel Forex, alla chiusura dei mercati di giovedì, contro il biglietto verde la moneta unica vale USD1,1553 rispetto a USD1,1532 registrato alla chiusura degli scambi di mercoledì mentre la sterlina vale USD1,3191 contro USD1,3197 di ieri.

Nel commercio di materie prime, il Brent viaggia a USD81,32 al barile da USD83,45 di ieri in chiusura mentre l'instabilità dei mercati globali - dopo la chiusura in netto ribasso delle Borse asiatiche di giovedì - sta portando gli investitori a tornare all'acquisto del bene rifugio per eccellenza come l'oro, con un'oncia d'oro che viene è quotata a USD1.218,58 rispetto a USD1.191,00 di mercoledì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, in Germania sarà pubblicato l'indice dei prezzi al consumo alle 0800 CET. In Europa, alle 1100 CET l'Eurostat renderà noti i dati sulla produzione industriale e quelli sul Pil e sui principali aggregati economici.

Nel pomeriggio, dagli Usa arriveranno gli indici dei prezzi alle importazioni e alle esportazioni alle 1430 CET e la fiducia dei consumatori del Michigan alle 1600 CET.

Non figurano eventi significativi nel calendario societario di domani.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Borse, Piazza Affari in rosso: Def alla prova dei conti

Today è in caricamento