"Brexit per l’Italia una grande occasione"
Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo dialoga con il direttore de "il Sole 24 ore" e indica i punti deboli da sanare e le “regole stupide” da correggere o eliminare
"Oggi il Paese ha tutte le condizioni per essere leader in Europa e vincere la sua partita in Italia". Lo ha detto Carlo Messina, Ceo di Intesa San Paolo al direttore de il Sole 24 ore Roberto Napoletano. "L’Inghilterra è uscita? Bene, noi possiamo aggredire alcuni suoi punti di forza, se esci da un ambiente finanziario e universitario dove tutti parlano in inglese, mi creda, lo puoi rifare anche in Italia, in tutti i campi. Prima, però, devi fare in modo che vengano sanati alcuni punti politici deboli dell’Europa di oggi..."
"Prima di tutto in Europa impera l’indicatore che misura il rapporto debito pubblico/pil ed esclude il risparmio privato - continua Messina - Qui non si chiede di cambiare le regole ma di seguire criteri seri di bilancio. Il rapporto debito pubblico/pil se lo sono inventati in Germania perché loro stanno meglio ma i debiti di un Paese sono pubblici e privati e, se li consideriamo entrambi, la Germania, l’Italia e la Francia sono i tre Paesi leader in Europa e, in questo caso, si parte da una regola di verità. Aggiungo: se confronti il debito pubblico con il patrimonio pubblico scrivi in modo serio le regole perché sono quelle del bilancio e scopri che la forza del risparmio privato italiano aiuta a trovare quelle risorse di cui abbiamo vitale bisogno per sostenere la crescita".
Tra i punti deboli da sanare e le “regole stupide” da correggere o eliminare, è breve, direi quasi automatico. "Siamo riusciti a non contrastare e a fare valere per i depositi e le famiglie uno strumento come quello del bail in che era stato concepito e si rivolgeva agli investitori istituzionali".