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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Poste Italiane multata per i buoni fruttiferi: "Risparmiatori tratti in inganno"

L'autorità garante della concorrenza e del mercato ha fatto scattare una sanzione di 1,4 milioni di euro. Il motivo. Cosa è successo ai titolari dei buoni

Maxi multa per Poste Italiane. L'autorità garante della concorrenza e del mercato ha concluso un'istruttoria facendo scattare una sanzione di 1,4 milioni di euro. Il motivo è da ricercare nella "sua attività di collocamento e di gestione dei buoni fruttiferi postali". Secondo l'Antitrust, la società ha "omesso e/o formulato in modo ingannevole informazioni essenziali relative ai termini di scadenza e di prescrizione dei titoli". "Grazie alle iniziative prese nel frattempo da Poste a favore dei consumatori, la multa è stata ridotta del 60%", si legge in una nota. 

La normativa, ricorda l'Antitrust, prevede che i diritti dei titolari dei buoni fruttiferi postali si prescrivano dopo dieci anni dalla data di scadenza del buono, con la conseguenza che né il capitale né gli interessi siano più esigibili. Le somme vengono devolute a favore dello Stato per i buoni emessi fino alla data del 13 aprile 2001 e a favore del Fondo per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie per quelli emessi successivamente. La condotta di Poste è stata dunque ritenuta idonea ad indurre in errore il consumatore per quanto riguarda l'esercizio dei diritti di credito relativi al buono sottoscritto.

L'Autorità ritiene che, riguardo ai titoli cartacei caduti in prescrizione almeno negli ultimi cinque anni, Poste "ha omesso di informare preventivamente, e in maniera adeguata, i titolari di buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, causando il mancato rimborso dei relativi importi", si legge nella nota. Si è ritenuto che questa condotta "violi i doveri di diligenza professionale ragionevolmente esigibili da Poste in base ai principi generali di correttezza e di buona fede e che sia idonea ad alterare il comportamento economico del consumatore in relazione all'esercizio dei diritti di credito relativi ai buoni".

Tuttavia, l'Autorità ha rilevato che, durante il procedimento, Poste ha messo in campo "diverse iniziative per migliorare l'informativa fornita ai consumatori sui termini di scadenza e di prescrizione dei buoni fruttiferi postali, tra cui le modifiche della documentazione precontrattuale e contrattuale, l'inserimento nel modulo cartaceo del buono di una dicitura che ricorda la possibilità di ottenere il rimborso del titolo solo entro il relativo periodo di prescrizione e un sistema di alerting individuale sulle date di scadenza e di prescrizione per i sottoscrittori di buoni emessi dal primo gennaio 2009". Proprio considerando queste iniziative a favore dei consumatori, l'Autorità ha deciso di ridurre del 60% l'ammontare della sanzione.

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