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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il caso

Buoni fruttiferi postali senza scadenza (e con la nota scritta a mano): cosa succede?

Sui buoni note scritte a mano, niente data di scadenza né foglio informativo all'acquisto. Il caso di un risparmiatore di Roma che è riuscito ad ottenere il rimborso

Sui buoni postali fruttiferi c'erano alcune note scritte a mano, una scadenza incomprensibile e nessun foglio informativo. Cosa succede in questi casi e come si fa ad ottenere il rimborso? Nei giorni scorsi Confconsumatori Roma ha ottenuto una vittoria in materia di buoni fruttiferi postali presso l'Arbitro bancario e finanziario (Abf), un organismo indipendente e imparziale per la risoluzione stragiudiziale delle controversie tra i clienti e le banche o gli altri intermediari finanziari. In questo caso, l'Abf ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno relativo a buoni fruttiferi considerati prescritti da Poste Italiane. Ma andiamo con ordine.

Il caso dei buoni postali fruttiferi senza scadenza (e con la nota scritta a mano)

Nell'agosto del 2001 un risparmiatore di Roma aveva acquistato dei buoni dell'importo complessivo di 2.582,28 euro sui quali compariva la nota, scritta semplicemente a mano, "serie AA2". Inoltre, questi buoni non contenevano alcun elemento dal quale si potesse evincere la data di scadenza: di fatto non era possibile comprendere la loro durata in quanto, tra l'altro, non era mai stato consegnato alcun foglio informativo e/o documento illustrativo del buono che consentisse di far valere i propri diritti.

Convinto di possedere dei buoni postali ventennali, il risparmiatore in questione si è recato nell'ufficio postale, ma ha ricevuto il rifiuto dell'impiegato che gli ha detto che il buono si era prescritto nel dicembre 2018. Il risparmiatore si è quindi rivolto a Confconsumatori Roma: tramite l'associazione ha inviato un primo reclamo a Poste Italiane. In un secondo momento, in mancanza di riscontro, ha deciso di portare la questione dinnanzi all'Arbitro bancario e finanziario.

L'Arbitro del collegio di Roma, con una recente decisione, ha accolto il ricorso del risparmiatore, disponendo il pagamento dei buoni a titolo di risarcimento danni per l'inadempimento contrattuale. "L'Arbitro bancario e finanziario - ha dichiarato l'avvocato Barbara d'Agostino, presidente Confconsumatori Lazio - ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per la violazione della normativa di trasparenza e l'inottemperanza da parte di Poste Italiane al dovere di informazione. Il collegio si è attenuto a quanto è stato già rilevato dal collegio di coordinamento, e cioè che la mancata indicazione della scadenza sul buono, e quindi la mancata consegna al sottoscrittore al momento dell'acquisto dei buoni del foglio informativo, cagiona un danno mediante la violazione del dovere di informazione".

Cosa sono i buoni postali fruttiferi

I buoni fruttiferi postali sono prodotti di investimento finanziario: insieme ai libretti di risparmio postale costituiscono il cosiddetto risparmio postale. Si presentano sia nella forma tradizionale cartacea, sia in quella dematerializzata, ovvero come registrazioni contabili di un credito in favore del titolare nei confronti dell'emittente. Sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP), società di proprietà dello Stato italiano e sono collocati in esclusiva da Poste Italiane. 

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