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Venerdì, 29 Marzo 2024
Un aiuto concreto

I buoni per la spesa al supermercato fino a mille euro: come averli?

Quali sono i requisiti e gli importi erogati dai comuni, con le regole per l'accesso alla misura destinata alle famiglie in difficoltà economica

C'è chi, tra i comuni italiani, non ha ancora finito di erogare gli importi previsti nell'ambito del decreto Sostegni bis dello scorso anno. Altri enti locali, invece, hanno già rifinanziato le iniziative pensate per aiutare i cittadini in difficoltà economica. Fatto sta che anche durante il 2022 si potrà contare sui buoni spesa per acquistare alimenti e altri beni di prima necessità, una misura introdotta negli scorsi anni soprattutto per far fronte alle conseguenze economiche dell'emergenza Covid-19. Le risorse sono stanziate da ogni singolo territorio, che stabilisce regole precise per l'accesso ai benefici economici. Ma quali sono i requisiti per avere i buoni spesa? Dove fare domanda e come funzionano? Cerchiamo di fare chiarezza.

Lo scorso anno, il decreto Sostegni bis ha confermato l'impianto previsto ancora prima dal decreto Ristori sui buoni spesa. La norma faceva riferimento a 500 milioni di euro da stanziare per i comuni italiani, che a loro volta avrebbero provveduto a erogare i buoni spesa. Non tutti però lo hanno fatto entro la fine dello scorso anno. Attualmente, quindi, in alcune zone d'Italia è ancora possibile richiedere i buoni spesa previsti dal decreto Sostegni bis. In altre regioni sono state invece ripresentate e rifinanziate iniziative simili a favore dei cittadini in condizione di svantaggio economico, anche se slegate dal contesto di emergenza per il covid.

Importi e requisiti dei buoni spesa 2022

Come accertarsi se i buoni spesa nel proprio comune sono disponibili? È necessario controllare la pagina web del territorio di residenza (in altre parole, il sito istituzionale del proprio comune). Gli importi e i requisiti per l'accesso ai buoni spesa variano a seconda del territorio e sulla base dei fondi previsti. È possibile tuttavia tracciare un quadro generale con alcune regole comuni. In linea generale, i buoni spesa hanno un importo minimo di 100 euro, fino a un massimo di 600-700 euro, ma il valore del beneficio economico può crescere nel caso di famiglie particolarmente numerose, fino a superare anche i mille euro.

Anche sui requisiti minimi per l'accesso ai buoni non ci sono regole generali e comuni a tutti. Di solito, però, chi fa domanda per avere i buoni spesa deve essere residente nel comune presso cui inoltra la richiesta. E deve comunicare allo stesso ente anche il numero di componenti del nucleo familiare, l'Isee (indicatore della situazione economica equivalente), la situazione lavorativa e altre informazioni specifiche, come ad esempio lo stato del suo patrimonio immobiliare. Dopo aver inoltrato la domanda seguendo le modalità previste dal proprio comune, ciascun richiedente può controllare se rientra nella lista dei beneficiari attraverso gli avvisi pubblicati sempre sul sito istituzionale dell'amministrazione comunale. Di solito viene previsto un accesso prioritario a chi non è già percettore di altre forme di sostegno al reddito, come ad esempio l'indennità mensile di disoccupazione Naspi o il reddito di cittadinanza.

In genere i comuni italiani pubblicano sul proprio sito una lista di esercizi commerciali dove è possibile usufruire dei buoni spesa, spesso erogati sotto forma di voucher. Nella maggior parte dei casi, i buoni spesa sono utilizzabili negli esercizi convenzionati per l'acquisto di generi alimentari, prodotti per l'igiene della persona e della casa, prodotti farmaceutici e parafarmaceutici.
 

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